domenica 24 marzo 2013

Se ne sono andati (nel mondo)

Mettetela come vi pare, grande leader popolare o dittatore illiberale e populista, quando un capo di stato è venerato come un padre da almeno metà della popolazione del suo paese è uno con il quale bisogna comunque fare i conti, in particolare se dotato di un ego strabordante come quello che aveva Hugo Chavez.
Chavez aveva un profilo su Twitter che era (ed è tuttora) seguito da più di quattro milioni di persone (più del Papa, quello di prima), me compreso. Quando è morto il mio modo di fargli un funerale è stato defollowarlo, ma adesso ho scoperto che forse sono stato intempestivo. Ho letto in questi giorni che esiste un'applicazione di Twitter che si chiama LivesOn, non so se sia ancora qualcosa di sperimentale o sia già attiva; in pratica consiste in un algoritmo che è in grado, analizzando tutti i tweet precedenti, link e interazioni, di continuare a generare tweet anche dopo la vostra dipartita. Il primo passo verso la vita eterna, un po' inquietante. Ad ogni modo forse adesso vado a rifolloware Chavez

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