venerdì 30 dicembre 2011

Anche loro


Ieri sera ho visto per la prima volta "Marie Antoinette" di Sofia Coppola e mi è piaciuto abbastanza, soprattutto per l'uso assai spregiudicato di pezzi anni ottanta nella colonna sonora che magari non c'azzeccano con la coerenza storica ma sono effettivamente molto efficaci per sottolineare la volontà della Coppola di fare della regina di Francia passata sotto a una ghigliottina un'icona pop. A proposito della colonna sonora poi ho scoperto anche un aneddoto carino. Evidentemente non sono l'unico che non ha digerito la frase sussurrata da Bill Murray a scarlett Johansson in "Lost in translation"; pare che quando Sofia ha chiesto al gruppo The Radio Dept. il permesso per usare tre loro brani nel film le abbiano risposto che l'avrebbero fatto solo se avesse rivelato loro il contenuto di quella frase. I pezzi nel film poi c'erano, ma la frase?

Se ne sono andati

Il post oggi pubblica un elenco di chi ci siamo persi quest'anno che se ne va, a cui non aggiungo altre parole.

giovedì 29 dicembre 2011

Is there anybody out there?

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Kepler 22-B potrebbe essere il primo di una lunga serie di pianeti individuati nella nostra galassia che hanno tutte le carte in regola per ospitare la vita. La notizia ha fatto il giro del mondo nelle settimane scorse con la consueta dabbenaggine tipica dei media generalisti, con titoli sul genere: “Scoperto il gemello della terra” o cose evergreen come, “La NASA scopre ET”. La verità è che Kepler 22-B è un pianeta distante da noi 600 anni luce (in termini astronomici praticamente qui dietro), grosso quasi due volte e mezzo la terra , che orbita attorno alla sua stella, simile al Sole, in una zona nella quale l’acqua potrebbe trovarsi allo stato liquido, con tutte le conseguenze del caso. Ma allo stato attuale delle cose gli scopritori non sono ancora in grado di dire se il pianeta sia prevalentemente roccioso, liquido o allo stato gassoso, anche perchè farlo non è proprio facile, non è che lo vedono come nella fantasiosa immagine qui sopra, tanto accattivante quanto irreale. La notizia comunque è straordinaria e se si considera che sono già centinaia i pianeti giganti simili a Giove e a Saturno scoperti fino adesso, questo significherebbe che l’universo è un posto piuttosto affollato. Intanto il programma SETI, che si occupa della ricerca di vita extraterrestre attraverso l’analisi delle onde radio provenienti dalle stelle ha già annunciato che analizzerà i dati provenienti da Kepler 22-B, non si sa mai.

Il programma di ricerca Kepler, che ha portato nel 2009 al lancio del satellite che sta rivelando questo universo fitto fitto di pianeti era cominciato nel 1996 e per arrivare in porto ha dovuto affrontare ogni tipo di problema dovuto ai periodici tagli di fondi a cui la Nasa è stata sottoposta negli ultimi anni, in particolare negli otto anni di amministrazione Bush che i soldi li ha spesi per fare guerre un po’ dappertutto o anche in altre cazzate, come l'episodio, raccontato in un libro da un astronomo che faceva parte del programma, avvenuto allo US Naval Observatory di Washington, uno degli osservatori più antichi e prestigiosi degli Stati Uniti, dove si trova anche la residenza del vicepresidente. Durante la presidenza Clinton il vice presidente Al Gore spesso si recava all’osservatorio a curiosare, il suo successore, Dick Cheney, non ci è andato mai, ha trasformato il luogo in una fortezza rendendo infernale la vita per gli astronomi che ci lavoravano e per dare un’idea di quanto il suo interesse fosse rivolto alle stelle vi ha fatto costruire un bunker gigantesco. Una notte uno degli astronomi lo incontrò con la sua scorta e non resistette alla tentazione di salutarlo con un dito medio. il giorno dopo venne bandito e mandato forse a lucidare specchi di telescopi in Alaska. L’universo è un posto veramente grande, forse non riusciremo mai veramente a scoprire un granchè di più di quello che sappiamo, ma considerando che questo pianeta dove ci troviamo sta diventando sempre più piccolo io penso che non sarebbe male se si destinassero un po’ risorse in più per vedere dove sono tutti quanti là fuori.

martedì 27 dicembre 2011

Se ne sono andati

Ieri sera Rai3 ha mandato in onda un dibattito fra Bocca e Montanelli avvenuto nel 1978: altra Italia, altri tempi, altro stile. Ancora un pezzo di un mondo passato che aveva qualche contenuto in più che ci lascia, sempre più soli.

venerdì 23 dicembre 2011

Lovejoy


quest'anno lo spirito del Natale non l'ho colto proprio da nessuna parte. Più fortunato di me è stato il comandante della Stazione Spaziale Internazionale, quando ha incrociato la cometa Lovejoy

Tropici padani

Se pensate che in questi giorni sia arrivato il vero freddo dell'inverno probabilmente vi state sbagliando. I segnali della prossima tropicalizzazione delle nostre latitudini si stanno moltiplicando in modo preoccupante. Io per esempio da qualche giorno avevo notato una cosa grossa e verde che volava insieme a uno stormo di passeri in un campo fra alberi e sterpaglie. Ieri sono riuscito ad arrivargli abbastanza vicino da fargli un po' di foto. Pensate quello che vi pare, magari sarà pure scappato da qualche casa vicina, ma molti esperti del clima sostengono che i primi segni di cambiamenti epocali sono rappresentati anche dall'arrivo di nuove specie animali che riescono ad insediarsi in contesti ambientali che non appartengono loro. Come il verde parrocchetto dal collare, un altro pappagallo, che è ormai una presenza abituale nei parchi urbani in Italia e in Europa, dove ha creato vere e proprie colonie ed entra in competizione con passeri e gli storni, soffiando loro l'habitat. Il nostro qui invece è più furbo, si è introdotto nella comunità e pare pure che l'abbiano acettato dimostrandosi molto più tolleranti di certi esseri umani che vivono alle stesse latitudini. Chissà, forse troveranno il modo di incrociarsi e nascerà una nuova specie di pennuti in grado di vivere bene nel mondo che verrà, magari senza umani.

Se ne sono andati

Anche io avrei voluto aggiungere la mia voce al coro di dolore che nel mondo si è levata per la prematura dipartita del caro leader; ma il dolore era troppo e l'angoscia impediva ai pensieri di ordinarsi e trovare le parole giuste, così ho passato giorni a macerarmi elaborando il lutto. Per fortuna ci ha pensato Marco Rizzo.

domenica 18 dicembre 2011

Gente incollata alla poltrona che pensa in grande


Hai visto mai che questi qui le province le aboliscono davvero. Bisogna cominciare a pensare delle alternative. Il presidente di quella dove abito io si è già messo al lavoro. A padania nazione corrisponde Brescia regione, et voilà!

sabato 17 dicembre 2011

Io li odio i nazisti dell'Illinois (sempre di più)

Quest'anno lo spirito del Natale si è fatto sentire in modo piuttosto particolare: la crisi economica ha probabilmente qualche responsabilità nella mancanza del solito repertorio di inutili luminarie, e questo è un bene. Poi ci sarebbe anche la questione del siamo tutti più buoni, tolleranti e vicini ai nostri fratelli meno fortunati. Così a poche settimane dalla celebrazione della nascita di Cristo orde di squadristi (che quello sono) hanno devastato un campo rom dopo che una ragazzina imbecille aveva raccontato di essere stata violentata dagli zingari. Qualche giorno dopo un idiota imbottito di idee deliranti si è messo a fare il tiro al bersaglio sui venditori ambulanti senegalesi di Firenze ammazzandone due. Ad aggiungere poi il suo carico di autorevolezza ci si è messo un ex capo di governo che non citerò, il quale ha candidamente affermato che il fascismo è stato "una democrazia minore". Io non ho veramente parole, l'unica cosa che mi viene da fare qui è riportare alcune frasi che avevo scritto in questo post alcuni mesi fa, a proposito dell'origine della "superiore razza bianca".
All’inizio dell’era agropastorale ci fu un piccolo cambiamento biologico che ci crea qualche problema ancora oggi. Quando in Medioriente si diffuse l’agricoltura il grano divenne l’elemento fondamentale della dieta umana. Il grano ha un sacco di proprietà importanti ma non contiene vitamina D e La carenza di vitamina D è una grossa iattura. L’organismo umano però fortunatamente produce un enzima che trasforma in vitamina D uno steroide che sta nel grano. Il problema è che questo enzima è sottocutaneo e viene attivato dai raggi UV; quando la melanina prodotta dall’organismo per proteggerlo dalla radiazione solare filtra i raggi UV per prevenire altri gravi danni alla pelle ne impedisce l’attivazione. Perchè il meccanismo funzioni è necessario che la pelle sia sufficientemente chiara per permettere il passaggio dei raggi UV. Questo è in sintesi il motivo per cui noi oggi, in questa parte del mondo, siamo bianchi. Perchè prima eravamo neri, capito? Neri, tutti, e venivamo dall’Africa.

venerdì 16 dicembre 2011

The time machine


I viaggi nel tempo sono una cosa veramente affascinante. Io per esempio fin da quando ero bambino sono sempre stato veramente rapito da mille emozioni nel guardare la volta celeste stellata pensando che la luce di ogni singola stella che vedo in quel momento è partita centinaia o migliaia di anni fa. Guardare il cielo notturno è l'unico vero modo che abbiamo di viaggiare indietro nel tempo, ogni altra cosa è pura speculazione, buona per la fantascienza o per interessanti teorie formulate dalla fisica moderna. C'è però un modo per provare la sensazione di un viaggio all'indietro nel tempo, a disposizione di chiunque di noi, è molto semplice: basta entrare da un qualunque fotografo, chiedere un rullino di stampe in bianco e nero e osservare la sua espressione.

mercoledì 14 dicembre 2011

Cent’anni oggi

Roald Amundsen

Per fare qualcosa del genere oggi bisognerebbe proprio andare su Marte!

Siesta!

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Dormire è un’attività che ci impegna per un terzo della nostra vita e nonostante questo i neuroscienziati non hanno ancora molto chiari i motivi per cui ne abbiamo bisogno; la cosa certa è che il cervello lavora molto anche mentre dormiamo. Gli studi più recenti hanno accertato che sonno e veglia sono regolati da equilibri molto delicati di forze composte da una parte da neuroni, ormoni e altre sostanze che fanno di tutto per tenerci svegli, contrastate da altre che fanno esattamente il contrario. Fortunatamente nessuno vince mai. Oggi molti scienziati sono convinti che l’abbiocco pomeridiano non abbia a che fare con quello che avete mangiato a pranzo, o a ore piccole notturne, ma che risponda ad un momento in cui queste forze opposte si trovano in stallo: questa situazione di stallo richiede molta energia da cui deriverebbe lo stato di sonnolenza. In poche parole il sonnellino pomeridiano risponderebbe ad una reale esigenza del nostro cervello di schiacciare una pennichella.

Oggi la mia compagna si è svegliata molto presto, ha preso un aereo, ed è volata in Spagna, a Madrid. Lì giunta ha noleggiato un’automobile con l’intenzione di andare a Salamanca dove è arrivata intorno alle 4 del pomeriggio per visitare un suo cliente in carcere, cosa che le è stata impedita fino alle 4,30, perchè stavano facendo la siesta. Noi ci trasferiremo laggiù molto presto.

lunedì 12 dicembre 2011

Cose che è meglio tenere a mente (ogni anno di più)

Il mio amico Trivigante oggi pubblica la foto di una lapide e dice una cosa sacrosanta: dopo tutti questi avvilenti anni senza giustizia o verità, l'unica cosa sensata è ricordare solo i nomi dei sacrificati, tutto il resto è vuota e ipocrita retorica.

venerdì 9 dicembre 2011

Know your enemy!

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Miyamoto Musashi è uno dei personaggi più famosi e celebrati della storia giapponese, vissuto a cavallo fra il XVI e il XVII secolo d.C. combattè, prima di ritirarsi intorno ai quarant’anni ad una vita di studio, più di 60 duelli, vincendoli tutti. Decine di film, romanzi, fumetti e serie tv ne hanno raccontato (esagerandole anche un pochino) le gesta. Le sue tecniche di combattimento hanno esercitato una grande influenza nei secoli che seguirono, in qualche caso anche per la strategia che adottò. All’inizio del ‘600 Musashi si impegnò in una serie di duelli con un clan di famosi spadaccini responsabili forse della morte di suo padre; nei primi due duelli, contro i fratelli a capo del clan, Musashi si presentò sul luogo fissato per il duello sempre in ritardo, quando quelli innervositi non lo aspettavano neppure più; in entrambi i casi colpì di sorpresa senza attardarsi in scuse e spiegazioni e uccise gli avversari con una spada di legno. Successivamente fu sfidato dal figlio di uno dei due capoclan, in quel caso adottò un metodo diverso: si nascose nel luogo del duello prima dell’appuntamento e sbucò fuori all’improvviso quando l’avversario arrivò, uccidendolo all’istante. Questi, insieme ad altri scontri fecero di Musashi una leggenda che dura ancora oggi. due giorni fa si è celebrato l’anniversario dell’attacco di Pearl Harbour, gli americani definirono il 7 dicembre 1941 “il giorno dell’infamia”. Io penso che fu un colpo di genio degli strateghi giapponesi, forse ispirati proprio da Musashi e che, in ogni caso, alla lunga non portò loro bene. Se poi vogliamo parlare di modi scorretti e disonesti di dare inizio ad una guerra possiamo sempre parlare dell’esistenza delle armi di distruzione di massa in Iraq, oppure del golfo del Tonchino in Vietnam.

martedì 6 dicembre 2011

safety car


Se dovessi usare un esempio ispirato alla F1 immagino che le cose potrebbero andare più o meno così: durante un gran premio l'auto che segue arrancando il leader della corsa riesce finalmente a superarlo e a staccarlo involandosi verso la vittoria perchè quello davanti ha parecchi prolemi e fatica a stare in strada; dopo poco però rimane coinvolta in un qualche incidente, mettiamo pure causato da altri, che so, dei doppiati. A quel punto fa il suo ingresso in pista la safety car, grigia e dalla velocità rassicurante; col suo incedere lento questa macchina costringe tutti i piloti a raggrupparsi lentamente in fila dietro di lei annullando tutti i distacchi e rimettendo più o meno tutti alla pari, magari dando anche a chi aveva problemi la possibilità di fermarsi ai box per risolverli. Dopo qualche giro, una volta che sono stati risolti i problemi in pista, la safety car se ne esce dal circuito lasciando che la gara riprenda, a quel punto tutti ripartono dallo stesso punto e così la macchina che aveva un sacco di problemi e li ha risolti fermandosi ai box ritorna in testa alla corsa e quell'altra che aveva già la vittoria in pugno se la prende in quel posto.

lunedì 5 dicembre 2011

domenica 4 dicembre 2011

Eccesso di zuccheri

Il cervello umano è un organo veramente straordinario, giunto all'attuale livello di perfezione grazie a milioni di anni di evoluzione. Nonostante rappresenti soltanto il 2% di tutto il corpo umano, per funzionare correttamente al meglio delle sue possibilità il cervello necessita del 20% del complessivo fabbisogno energetico dell'organismo. Al più alto livello delle sue potenzialità un cervello normale sviluppa una quantità di energia pari a quella di un quadricipite al massimo dello sforzo o, come nel caso di questo signore qui, di un dito medio. Nonostante questo enorme dispendio di risorse il cervello umano non è mai in grado di far funzionare più del 2% dei suoi neuroni contemporaneamente, altrimenti la quantità di glucosio necessaria si esurirebbe in modo da mandare in collasso il corpo e ci farebbe svenire. Ma questo signore nella foto può stare tranquillo, lui questo rischio non lo correrà mai.

sabato 3 dicembre 2011

Se ne sono andati

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Anni fa a Firenze un ragazzo salì sul campanile di Giotto  in pieno giorno e fece chiaramente capire di essere intenzionato a buttarsi di sotto. In pochissimo tempo sotto si radunò una folla composta da poliziotti, vigili del fuoco, ma anche da gente comune. La trattativa andò avanti per ore e così molta gente si organizzò con bibite e panini, qualcuno si portò anche una sedia per godersi comodamente lo spettacolo. Quando alla fine il giovane cedette e rinunciò al suo intento molti nella folla lo fischiarono e insultarono quasi avesse rovinato loro la giornata privandoli di un finale spettacolare. In questa storia la cosa che fa più impressione non è tanto la scelta del ragazzo di anticipare, esercitando il proprio libero arbitrio, il momento della morte, quanto il comportamento della folla che aveva manifestato il lato più bestiale e assurdo dell’essere umano reagendo in modo scomposto di fronte all’intenzione di un suo simile di togliersi la vita. Il suicidio imbarazza i benpensanti della nostra società conformista più dell’omicidio. Società che hanno stabilito che la proprietà della vita appartenga a uno stato o a una divinità trovano questa morte paurosa e inspiegabile e un rischio in quanto sfugge al controllo delle loro autorità. Questa settimana hanno scelto di lasciare la loro vita due persone note molto diverse per età, storia, condizione e chissà per quanto altro ancora. Entrambe le storie mi hanno molto impressionato: quella di Gary Speed, ex calciatore e allenatore del Galles, perchè si trattava di un ragazzo della mia età apparentemente nel pieno del successo e quella di Lucio Magri invece per la lucida determinazione con la quale lo storico fondatore del “Manifesto” ha definito ogni dettaglio della sua scelta. Non intendo entrare nel merito dei motivi che li hanno indotti a questo gesto, rientra nell’esercizio del libero arbitrio che ritengo essere sacrosanto diritto di ogni essere umano. Il suicidio, e mi rendo conto di addentrarmi in un territorio molto delicato, non va visto solo come il semplice desiderio di darsi la morte, ma forse anche come, anticipando un momento al quale in ogni caso nessuno di noi potrà sfuggire, il modo di affrontare un mondo inesplorato, forse attraente come una terra promessa, un ritorno alle origini, a quel nulla da cui noi tutti veniamo.