Dormire è un’attività che ci impegna per un terzo della nostra vita e nonostante questo i neuroscienziati non hanno ancora molto chiari i motivi per cui ne abbiamo bisogno; la cosa certa è che il cervello lavora molto anche mentre dormiamo. Gli studi più recenti hanno accertato che sonno e veglia sono regolati da equilibri molto delicati di forze composte da una parte da neuroni, ormoni e altre sostanze che fanno di tutto per tenerci svegli, contrastate da altre che fanno esattamente il contrario. Fortunatamente nessuno vince mai. Oggi molti scienziati sono convinti che l’abbiocco pomeridiano non abbia a che fare con quello che avete mangiato a pranzo, o a ore piccole notturne, ma che risponda ad un momento in cui queste forze opposte si trovano in stallo: questa situazione di stallo richiede molta energia da cui deriverebbe lo stato di sonnolenza. In poche parole il sonnellino pomeridiano risponderebbe ad una reale esigenza del nostro cervello di schiacciare una pennichella.
Oggi la mia compagna si è svegliata molto presto, ha preso un aereo, ed è volata in Spagna, a Madrid. Lì giunta ha noleggiato un’automobile con l’intenzione di andare a Salamanca dove è arrivata intorno alle 4 del pomeriggio per visitare un suo cliente in carcere, cosa che le è stata impedita fino alle 4,30, perchè stavano facendo la siesta. Noi ci trasferiremo laggiù molto presto.
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