sabato 31 ottobre 2009

Dorothy


Chi conosce gli scimpanzè afferma che tutto sono tranne animali silenziosi, ma è il silenzio che domina in questa foto dove gli ospiti di un centro specializzato per il soccorso agli scimpanzè in Camerun osservano atterriti la sepoltura di Dorothy che aveva quarant'anni e da nove viveva nel centro dove è morta di infarto. La foto ha già un anno ma il National Geographic la pubblica nel numero di novembre. Un'altra piccola lezione per i creazionisti.

sabato 24 ottobre 2009

Ghe pensi mi!


Ieri mattina alle 6,30 seduto su un treno e mezzo rincoglionito dal sonno mi cade l'occhio sulla prima pagina del giornale che stava leggendo il tizio seduto al mio fianco e ho un sussulto improvviso, giuro che ho letto: "Berlusconi: cancellero l'Iraq!"

Se ne sono andati


Fra l'aprile e il maggio del 1943 si verificò uno dei più significativi atti di rivolta compiuti dagli ebrei nei confronti dei nazisti: la rivolta del ghetto di Varsavia. Per quasi un mese gli insorti tennero in scacco i soldati incaricati di reprimere la rivolta, morirono in migliaia e si portarono con loro alcune centinaia di tedeschi. Furono sconfitti, non è che avessero molte possibilità, ma il segnale che diedero a tutto il mondo, il coraggio e la volontà di reazione allo sterminio e all'occupazione tedesca valsero il sacrificio e non si può non ammirare e continuare a ricordare questi uomini e donne. Pochi giorni fa è scomparso Marek Endelmann che fu vicecomandante della rivolta, riuscì a sopravvivere e fu tra i protagonisti anche della successiva rivolta che coinvolse anche gli ariani (Di ebrei in Polonia non ce n'erano già più). Purtroppo queste persone stanno scomparendo tutte mentre tristemente aumentano i negazionisti, anche in casa nostra. Sarà l'aria che tira.

Un senso a questa storia

Ho visuto in Emilia Romagna un numero di anni sufficiente per rendermi conto che Vasco Rossi è una sorta di divinità infallibile e indiscutibile il cui culto supera ampiamente i confini regionali. Io per parte mia proprio non ce la faccio a farmelo andar giù troppo anche se ammetto che nei suoi primi album c'erano pezzi che mi piacevano; la canzone recente che mi gusta di più comunque non è sua, l'ha scritta Irene Grandi. Tutta questa manfrina per dire che il singolo che si sente in questi giorni, un'offensiva cover di "creep", a me fa veramente cagare.

giovedì 22 ottobre 2009

Ai confini della realtà XIII

-Pronto?

-Vlodia, carissimo

-Ah, presidente, che sorpresa, come stai?

-Guarda, non me ne parlare è un periodaccio.

-Sì, ho visto qualche giornale.

-Buoni quelli, un complotto ordito da quei comunisti..

-Che cosa?

-Oh, scusa...non intendevo, voglio dire, bè, sai cosa intendo te ne ho già parlato.

-Certo certo. Cosa posso fare da te?

-Senti, è una cosa un po' delicata...

-Dimmi pure.

-E' una linea sicura questa?

-Certo

-Scusa ma sai coi tempi che corrono.

-Allora dimmi.

-Guarda, vengo subito al punto, qui ormai non si batte più chiodo, qui a Roma, in Sardegna, sono spiato dovunque, la mia intimità è andata a farsi friggere.

-E io cosa c'entro?

-Tu sei un amico, mi chiedevo, non è che potrei fare un salto da te qualche giorno?

-In che senso?

-Non ce la faccio più, ho bisogno di scaricarmi, magari con due o tre di quelle ragazze che c'erano l'ultima volta, Natasha, e come si chiamava quell'altra?

-Capisco...

-Potresti ospitarmi in quella bellissima baita in campagna

-E' una dacia.

-Sì quella..

-E come la metti con la versione ufficiale?

-Oh, per quello non c'è problema, qui posso raccontare quello che mi pare si bevono tutto. Basterà dire che c'è da concordare qualche accordo commerciale, cose così.

-Per me non c'è problema.

-Ti ringrazio, davvero, sei un amico. Ah senti magari potremmo parlare anche di quei dossier che ti avevo chiesto tempo fa, c'è un po' di gente qui che ha bisogno di una regolata.

-Controllerò e poi ti faccio sapere.

-Grazie, a presto.

-Ciao, ciao.



mercoledì 21 ottobre 2009

space cowboys

Solo dodici uomini hanno camminato sulla Luna, tre di loro sono già morti gli altri sono tutti ormai arzilli vecchietti sull'ottantina. Ognuno di questi uomini è ritornato dall'eccezionale esperienza molto diverso da com'era prima di partire e le vite di tutti in seguito sono molto cambiate, alcune anche in modo drammatico. Alan Bean fu il quarto uomo sulla Luna, con Apollo 12, il 19 novembre del 1969. Una volta tornato sulla terra rimase alla Nasa fino al 1975, partecipò ancora ad una missione e poi si ritirò a vita privata dedicandosi alla pittura. (http://www.alanbeangallery.com/) Soggetto pressochè unico dei suoi quadri la Luna e i colleghi che condivisero con lui la magnifica esperienza. In qualche modo è come se non fosse mai tornato da lassù.

lunedì 19 ottobre 2009

Made in China

La puntata di Report di ieri sera è stata molto interessante, le puntate di Report lo sono sempre, specie se a me serve un divano nuovo. Nel forlivese esiste un distretto artigianale nel quale molte piccole imprese producono divani, da qualche anno sono arrivati i cinesi e i cinesi hanno fatto quello che fanno di solito in questi casi: hanno messo in ginocchio i produttori locali, lo hanno fatto impiantando attività con 20/30 operai, in parte clandestini, inquadrati come part-time, mentre in realtà lavorano anche 12 ore al giorno. In questo modo hanno abbattuto i costi mantenendo inalterata la qualità. Alcuni grandi distributori nazionali e stranieri annusando l'affarone ci si sono buttati a pesce dimenticandosi in un nanosecondo di collaborazioni ventennali con i produttori del posto che si sono trovati messi in un angolo a cercare di sopravvivere. Chi ha avuto il coraggio di denunciare questa forma di concorrenza sleale si è vista togliere ogni possibilità di lavorare. Alla fine se andate nei punti vendita di alcuni grandi distributori potreste trovare divani da 4000 euro sui quali il produttore ha portato a casa meno di trecento euro; su questi divani si trova l'etichetta del made in Italy anche se sono stati prodotti da aziende gestite da cinesi, con manodopera cinese e modalità di organizzazione cinese, vale lo stesso? La Cina non è vicina, la Cina è già qui.

Credo al posto fisso


Cos'è ci sta prendendo per il culo? Oppure si sta candidando per un'altra poltrona?

venerdì 16 ottobre 2009

Il presidente faraone

Ieri sul corriere c'era una vignetta di Giannelli che mostrava un Berlusconi in mezzo a strani geroglifici, vestito da faraone che diceva qualcosa che non ricordo a proposito del ponte sullo stretto; lì per lì l'ho trovata un po' banalotta e scontata e ho pensato che Giannelli avesse avuto un calo di creatività, poi, dopo qualche minuto, manco ci pensavo più, mi è tornata in mente e ho pensato che era vera, assolutamente vera. A quello là non gli frega proprio nulla del ponte come opportunità per migliorare la vita dei siciliani, avvicinarli all'Italia e chiudere l'annosa questione dell'incompiuta unità d'Italia. Se gli importasse tutti quei soldi verrebbero spesi per evitare che le montagne franino sulle case. Lo scopo del ponte è esclusivamente la celebrazione di se stesso, il desiderio di lasciare un'opera alla quale i posteri associeranno sempre il suo nome. Se Cheope non si fosse fatto fare la grande piramide oggi che ne sapremmo di lui? E il nostro deve accellerare perchè ha già una certa età, siamo in Italia dove certe realizzazioni richiedono tempo e per tutto il resto verrà dimenticato in fretta.

mercoledì 14 ottobre 2009

Ma vattene

Non è che adesso se dici che voti Bersani improvvisamente diventi di sinistra, anzi, non fai proprio un favore a Bersani.

Non ci faremo intimidire


Il vigliacco attacco di pochi e disperati terroristi perpetrato pochi giorni orsono alle nostre forze armate non ci coglie deboli e impreparati, lo stato è seriamente intenzionato a mostrare i muscoli e proteggere il suo territorio dalle orde islamiche. Grazie ad un felice e solidale coordinamento fra ministero dell'interno e ministero della guerra...pardon, della difesa, tutti gli obiettivi sensibili sono già stati messi in sicurezza; stasera la stazione di Caravaggio, nel bel mezzo del nulla padano bergamasco, era presidiata da due alpini e un carabiniere.

martedì 13 ottobre 2009

Daddy don't go


Non sono a priori contrario al nobel per la pace a Obama, ho solo qualche perplessità. Gli Stati Uniti sono un paese in guerra, dal 2001 fra Afghanistan e Iraq sono morti già più di cinquemila americani, ben di più di quelli che stavano nelle due torri e non parliamo di quelli che in quei paesi ci vivono, numeri che non sapremo mai. La piccola Paige Bennethum, nella foto (http://www.nbcphiladelphia.com/news/local-beat/Little-Soldier-Girl-Didnt-Want-to-Let-Go-63629627.html) , è stata fortunata, pare che il suo papà sia tornato sano e salvo.

Kindle is coming, soon

L'invasione del mondo è cominciata, mettete al sicuro i vostri libri, compratene più che potete, raccogliete quelli abbandonati

sabato 10 ottobre 2009

E adesso chi lo sente?

Ultimamente non gli va bene niente, quello là è l'ultimo arrivato, è alto, bello, abbronzato e adesso gli ha pure soffiato il nobel per la pace.

mercoledì 7 ottobre 2009

Noi sognamo un'Italia romana

L'edificio nella foto è la casa del fascio di Caravaggio, nel bel mezzo della padania, circondata da una marea di bandiere con sole celtico, ecco un magnifico esempio della trionfante architettura di regime: volumi solidi e compatti, materiali semplici ispirati alla tradizione italica e simboli imperiali quanti ne volete. Recentemente un'asta pubblica è andata deserta; forse ci si riproverà. Con settecentomila euri vi portate a casa il capolavoro di autarchico razionalismo con archi annessi e poi ci potete fare quello che vi pare, pensateci: una gigantesca casa del popolo nel bel mezzo del territorio nemico, oppure un centro commerciale che in zona mancano e chissà quante altre cose.

martedì 6 ottobre 2009

Se ne sono andati


Il rapporto dei giapponesi con l'alcol è piuttosto particolare, nel senso che non c'è partita: l'alcol vince sempre. Fra un campei e un altro ricchi uomini d'affari, venerati maestri di arti marziali corrono il rischio di trasformarsi da rispettabili e distaccati misteriosi uomini orientali in patetiche macchiette; più o meno la fine che fece Shoichi Nakagawa, ex ministro delle finanze, che in febbraio al G7 di Roma si presentò ad una conferenza stampa in condizioni quantomeno imbarazzanti (il video è ancora cliccatissimo su Youtube) dicendo poi che un bicchiere di vino e alcuni medicinali assunti per le sue condizioni fisiche non buone lo avevano messo in quello stato. Tornato in patria aveva rassegnato le dimissioni e alle recenti elezioni era stato trombato. Pochi giorni fa il politico giapponese è stato trovato morto dalla moglie nel suo letto, pare non si sia trattato di suicidio come forse noi occidentali saremmo portati a pensare per un giapponese, luoghi comuni, chissà. Esiste anche un altro episodio, meno conosciuto, avvenuto a Roma nei giorni del G7: poco tempo dopo la famosa conferenza stampa l'allora ministro si recò in visito ai musei vaticani e fece scattare il sistema d'allarme tentando di arrampicarsi sulla barriera che protegge il Laocoonte nel tentativo di toccarla, ci provò anche con altre statue ma fu sempre prontamente fermato dai guardiani, il museo non protestò. Il giapponese che non ti aspetti

domenica 4 ottobre 2009

A saperlo

Come dice il mio amico Trivigante (http://www.trivigante.it/public/tregenda/) scrivere sui muri è arte sopraffina e dovrebbero farlo solo coloro che sanno ciò che scrivono. Assolutamente d'accordo. L'anonimo scrittore qui sopra forse non sarà un fenomeno letterario ma certamente sa quello che scrive e per noi che leggiamo è impossibile ignorare il disperato lamento di un uomo profondamente segnato dall'aver scoperto che quella leggiadra creatura nascondeva qualcosa.

Il presidente veggente

Dal sito dell'ANSA:

"Il nubifragio che si e' abbattuto sulla zona di Messina ''era stato previsto con anticipo: tutto era stato previsto, era stato previsto che si sarebbero verificato delle situazioni in queste zone. Avevamo dato avviso per tempo'', ha detto il premier, precisando pero' che ''poi la precipitazione e' stata ancora piu' intensa del previsto''. Berlusconi ha poi sottolineato che si e' comunque trattato di una ''emergenza idrogeologica eccezionale, che sarebbe sempre potuta accadere''.

venerdì 2 ottobre 2009

Chi ha cominciato prima?

Prima stavo ascoltando alla radio l'intervento ad una trasmissione di un funzionario dell'ente che gestisce l'autostrada che va da Messina a Catania. Durante la descrizione molto drammatica degli avvenimenti e delle condizioni del territorio travolto dal maltempo quest'uomo ha usato l'espressione "attacco della natura", connotandola di una carica estremamente negativa, come se stesse parlando di terroristi. Naturalmente l'atteggiamento di chi si trova, impotente, ad affrontare la furia degli elementi è comprensibile, però pensavo, ci attacca la natura? La natura fa il suo mestiere, fa la natura, caso mai c'è da chiedersi se si poteva fare qualcosa per prevenire tristi conseguenze, tipo costruire case e strade da un'altra parte o meglio. Un po' lo stesso discorso dei terremoti. A proposito di terremoti un paio di giorni fa quasi tutti gli organi di informazione nostrani riportavano le notizie dall'estremo oriente commentando sollevate la mancanza di italiani fra le vittime. Bene, tutti gli altri non contano, tanto sono lontani e poi sono tanti. Per i miracoli loro si rivolgano a qualcun altro. E a proposito dei miracoli si potrebbe parlare anche di uso e abuso di questa parola...