lunedì 30 marzo 2009

Si sentiva la poesia come una scossa elettrica...



Ascoltare Sandro Bondi è sempre un'esperienza interessante; ascoltarlo sapendo che è il ministro dei beni culturali del paese col più importante patrimonio artistico del mondo a me provoca dei brividi non proprio piacevoli. Se poi conversando amabilmente dice che nel piano casa previsto dal governo non c'è assolutamente nulla di cui preoccuparsi, la sensazione che mi prende è di lieve panico. Vabbè, penso, intanto lui adesso si dimetterà da ministro per fare il coordinatore nazionale del nuovo PDL, poco male....Ma chi ci va al suo posto? Nella peggiore e più probabile delle ipotesi potrebbe esserci l'interim e allora addio. Oppure, chissà, la Michela Vittoria: turismo e beni culturali potrebbero andare benissimo insieme e perché non accorpare tutto sotto il controllo di Tremonti? Prepariamoci alle collette per ricomprarci quello che si venderanno.

sabato 28 marzo 2009

Volti nuovi



No! E' la risposta che Debora Serracchiani ha dato a Daria Bignardi quando le ha chiesto se dopo il suo intervento all'incontro dei circoli del PD ( http://www.youdem.tv/VideoDetails.aspx?id_video=7d41e695-4803-41ea-8127-f595e2bf1899) con i dirigenti nazionali qualcuno da Roma l'avesse chiamata. Andate pure avanti così.

Storiella Zen III



Qualunque monaco girovago può fermarsi in un tempio Zen, a patto che sostenga coi preti del posto una discussione sul Buddhismo e ne esca vittorioso. Se invece perde deve andarsene via. In un tempio nelle regioni settentrionali del Giappone vivevano due confratelli monaci. Il più anziano era istruito, ma il più giovane era sciocco e aveva un occhio solo. Arrivò un monaco girovago e chiese alloggio, invitandoli secondo la norma a un dibattito sulla sublime dottrina. Il fratello più anziano, che quel giorno era affaticato dal molto studio, disse al più giovane di sostituirlo. “Vai tu e chiedigli il dialogo muto” lo ammonì.
Così il giovane e il forestiero andarono a sedersi nel tempio. Poco dopo il viaggiatore venne a cercare il fratello più anziano e gli disse: “Il tuo giovane fratello è un tipo straordinario. Mi ha battuto.” “Riferiscimi il vostro dialogo” disse il più anziano.
“Bè” spiegò il viaggiatore “per prima cosa io ho alzato un dito, che rappresentava il Buddha, l'Illuminato. E lui ha alzato due dita, per dire il Buddha e il suo insegnamento. Io alzato tre dita per rappresentare il Buddha, il suo insegnamento e i suoi seguaci, che vivono la vita armoniosa. Allora lui mi ha scosso il pugno chiuso davanti alla faccia, per mostrarmi che tutti e tre derivano da una sola realizzazione. Sicchè ha vinto e io non ho nessun diritto di fermarmi”. E detto questo, il girovago se ne andò.
“Dov'è quel tale?” domandò il più giovane, correndo dal fratello più anziano. “Ho saputo che hai vinto il dibattito”. “Io non ho vinto un bel niente. Voglio picchiare quell'individuo”. “Raccontami la vostra discussione” lo pregò il più anziano. “Accidenti, non appena mi ha visto lui ha alzato un dito, insultandomi con l'allusione che ho un occhio solo. Dal momento che era un forestiero, ho pensato che dovevo essere cortese con lui e ho alzato due dita, congratulandomi che avesse due occhi. Poi quel miserabile villano ha alzato tre dita per dire che tra tutti e due avevamo soltanto tre occhi. Allora ho perso la tramontana e sono balzato in piedi per dargli un pugno, ma lui è scappato via e così è finita”.

venerdì 20 marzo 2009

So, say we all



Questo sarà il primo fine settimana dopo parecchio tempo nel quale non potrò vedere un episodio nuovo di Battlestar Galactica, almeno finchè non riuscirò a mettere le mani sulla quarta (e ultima) stagione che si sta concludendo in questi giorni negli USA. Intanto ingannerò l'attesa rimettendo mano ai vecchi episodi di una saga che a mio parere è uno dei prodotti migliori della televisione d'intrattenimento degli ultimi anni. Dietro a quello che a prima vista potrebbe essere solo un serial fantascientifico, remake di un successo della fine degli anni settanta, in realtà c'è qualcosa che ti costringe a rivedere tutti i parametri di valutazione della fantascienza. Un prodotto che si pone al massimo livello nella lettura e interpretazione dei fantasmi americani del dopo undici settembre. Tutto questo nella storia di una flotta di astronavi civili guidate da un'unica nave da guerra alla ricerca nello spazio di una “casa chiamata terra”. A bordo di queste navi ciò che resta della razza umana dopo la distruzione dei loro pianeti da parte dei Cylons: sostanzialmente dei robot creati dagli uomini stessi (e cominciano le chiavi di lettura) che in qualche modo riescono a sviluppare una tecnologia per sembrare umani. Lungo la strada, il serial sviluppa diverse linee guida che includono ogni genere di cosa: dalle lotte politiche intestine dei superstiti per la gestione del potere alle guerre di religione, occupazioni militari, colpi di stato, la questione etica della tortura durante la guerra, mistiche profezie, diritto all'aborto, nascite, morti, separazione fra chiesa e politica. Ah e naturalmente un sacco di battaglie nello spazio, amore e la giusta quantità di sesso. Il quadro di un'umanità “sporca”, colpevole e che alla fine uno si chiede se veramente meriti di sopravvivere e giungere salva alla meta.
Ma il tutto è realizzato con così grande realismo che oggi al Economic and Social Council Chambers delle Nazioni Unite (http://www.guardian.co.uk/culture/tvandradioblog/2009/mar/16/battlestar-galactica-united-nations ) si è tenuto un convegno con lo scopo di valutare come la serie tv abbia trattato questioni tipo: diritti umani, bambini e conflitti armati, terrorismo, riconciliazione e dialogo tra civiltà e fede religiosa. Con tutti i problemi urgenti che ha il mondo e una classe politica globale incapace di trovare soluzioni forse non è così sorprendente che l'ONU si rivolga ai creatori di una serie di fantascienza per avere una piccola illuminazione sui dilemmi globali.

martedì 17 marzo 2009

Attenti all'uomo nero



Domenica nella mia città si è corsa una maratona. Trovo che sia una cosa molto bella e lodevole. Naturalmente la gara è stata vinta da tre atleti africani, neri, ma proprio neri. Ero in piazza all'arrivo e ho seguito la premiazione. Lo spettacolo più godevole mi è parso alla fine quello offerto dalle espressioni di alcuni membri dell'amministrazione comunale nel congratularsi e premiare gli atleti vincitori; gli stessi amministratori che la gente di quel colore per le strade proprio non la vorrebbe vedere o al massimo in fabbrica e poi chiusi di sera da qualche parte e nel dubbio, ad ogni modo, “gli vietiamo di giocare a cricket nei parchi così lì non ci vanno più.” Tutto ciò mi ha portato a fare qualche riflessione sulle “razze” superiori e inferiori, non è una cosa del tutto scientifica ma il senso è questo: il genere Homo è nato e si è evoluto in Africa circa sette milioni di anni fa con tutta una serie di ramificazioni di specie e sottospecie . La sua natura nomade lo ha portato ad uscire dall'Africa varie volte: lo ha fatto prima Erectus, poi Neandertal ed infine Sapiens. Sapiens alla fine ha prevalso, tutte le altre ramificazioni si sono estinte. L'uomo moderno ha così colonizzato l'intero pianeta, seguendo la sua natura nomade (insisto su questo punto), si è diffuso sull'intero pianeta e si è adattato via via alle varie situazioni climatiche che ha incontrato. Ma alcuni sapiens sono rimasti e hanno continuato la loro evoluzione nel continente dove il genere era nato e dove evidentemente esistevano le condizione perché ciò accadesse. Ora, la domanda è questa, se proprio vogliamo parlare di razze, qual è quella veramente superiore?

sabato 14 marzo 2009

Piano sicurezza



Sarà proibito:
-Incatenarsi alla segnaletica stradale o ad una colonna per protesta.
-Andare su altalene o tagadà se maggiori di 14 anni, adulti sorpresi a usare attrezzature da gioco per bambini saranno sanzionati.
-Praticare giochi di qualsivoglia genere su aree pubbliche o aperte al pubblico.
-Lasciare depliant su auto in sosta, distribuirli ai semafori o nelle cassette della posta.
-L'accattonaggio molesto servendosi di animali, in particolare presso chiese, ospedali e cimiteri.
-Lavarsi o immergersi nelle fontane.
-Ostacolare o indirizzare il parcheggio negli stalli predisposti alla sosta.
-Richiedere oboli o proporre l'acquisto di qualsiasi oggetto agli occupanti dei veicoli.
-Rovistare nei cassonetti delle associazioni umanitarie.
-Collocare striscioni, disegni o foto ricordo nei luoghi pubblici.
-Bere alcolici per strada e frequentare in stato di ubriachezza luoghi pubblici o aperti al pubblico.
-Sdraiarsi o sedersi in suolo pubblico occupando in maniera smodata parte del suolo circostante con giacigli di fortuna, vassoi scatolette, coperte bottiglie o altro.
Sarà possibile, bontà loro, consumare in modo composto e ordinato panini e bevande analcoliche, ma lontano da zone monumentali.
Ordinari regolamenti di polizia nel Paese delle Libertà...
P.S. La lega lombarda è attualmente il partito più antico presente nel parlamento italiano. Buon Fine settimana

giovedì 12 marzo 2009

Strategia della tensione


Le forze dell'ordine ci sono, sono dappertutto e discretamente vegliano sulla nostra sicurezza. Stasera sul treno Mi-Ve, a Lambrate (uno non ha proprio idea delle cose che succedono a Lambrate), sul primo vagone di un convoglio pieno all'inverosimile, ad un certo punto c'è un gran movimento e dal fondo della carrozza (dalla testa per la verità) una voce ferma e decisa dice più o meno queste parole. "signori, prego, spostatevi verso il fondo della carrozza, c'è uno zaino abbandonato con sopra un volantino sospetto. Sono un poliziotto, non c'è un capotreno, scendete alla prossima stazione (Pioltello). In verità non succede granchè altro, se non un ulteriore ammassamento di persone verso le estremità del vagone. Io non intendo lasciare il mio posto, nessun altro si alza. Il treno, con calma, si ferma a Pioltello, nessuno scende, qualcuno si sporge dal finestrino e chiama il capotreno, questo arriva e fa notare al poliziotto che quella è la sua borsa di servizio e sta sul posto a lui riservato. Il treno riprende il suo viaggio, il tutore dell'ordine si siede e comincia a leggere il giornale. Vogliamo prepararli un po' meglio?
P.S. E mi chiedo cosa cavolo fosse il volantino sospetto

martedì 10 marzo 2009

Trombeur de femme


Roba di oggi durante una assemblea dei gruppi parlamentari del pdl, rivolgendosi al ministro degli esteri:"Frattini, quando lasci le fidanzate distribuisci qualche numero di telefono!" . Altro che militari a far la guardia alle ragazze...(dal blog di Selvaggia Lucarelli)

lunedì 9 marzo 2009

E che c'ho scritto?


Ferruccio De Bortoli "Ringrazio Dario Franceschini e Gianni Letta per l'offerta di presiedere la Rai, azienda patrimonio del Paese. Un incarico di grande prestigio per il quale mi ero reso disponibile. Dopo attenta riflessione ho però deciso di restare dove sono: a fare solo il giornalista".
Leggi: Ma chi cacchio me lo fa fare?

venerdì 6 marzo 2009

Storiella Zen II

Ikkyu un famoso maestro Zen, era molto intelligente anche da bambino. Il suo insegnante aveva una preziosa tazza da tè, un oggetto antico e raro. Sfortunatamente Ikkyu ruppe questa tazza e ne fu molto imbarazzato. Sentendo i passi dell'insegnante, nascose i cocci della tazza dietro la schiena. Quando comparve il maestro Ikkyu gli domandò: "perchè la gente deve morire?"."Questo è naturale" spiegò il vecchio. "Ogni cosa deve morire e deve vivere per il tempo che le è destinato". Ikkyu, mostrando la tazza rotta, disse: "Per la tua tazza era venuto il tempo di morire".

mercoledì 4 marzo 2009

The Sun King

L'avete notato? Un tempo quando una categoria di lavoratori doveva rivendicare diritti mancati o migliori condizioni di lavoro, di solito organizzava manifestazioni e proteste nei pressi dei centri del potere preposti: Palazzi del governo, ministeri o sedi di grandi aziende. Adesso cominciano a farle davanti alla villa di Arcore; ci sono già stati gli agricoltori e stamattina rappresentanti delle polizie municipali. Cosa vorrà dire?

domenica 1 marzo 2009

Not in my back-yard, please


Il dibattito sulle centrali nucleari è appassionante. Il governo è deciso, l'accordo fatto. Il ministro Scajola dice che "gli italiani ce l'hanno chiesto col loro voto", nel 2020 saremo pronti con le centrali di terza generazione. Il referendum sul nucleare è del 1987, ormai troppo datato rispetto agli attuali problemi energetici del paese. Il dibattito sulle centrali di IV generazione è inutile, avverte il ministro, si tratta solo di studi. Tutto molto bello, tutto molto giusto. Noi vogliamo la nostra indipendenza economica, certo non siamo produttori di uranio che dovremo comunque importare, ma che problema c'è. Il neo governatore della Sardegna e quello della Lombardia (mica pericolosi eversori comunisti) hanno già fatto sapere che non vogliono neppure vederne l'ombra, ma vedrete che quando Silvio li convincerà saranno entusiasti. Insomma, non vedo l'ora, non vedo l'ora di vedere tutti questi italiani bramosi di energia nucleare quando saranno manganellati dalle forze dell'ordine perchè non vogliono la centrale dietro casa...