sabato 30 luglio 2011

Sembra ieri


Foto inedita dell'attacco terroristico a Londra nel 2005? No, bombardamento tedesco del 14 ottobre 1940: le bombe sfondarono una stazione della metropolitana uccidendo 68 persone. Questa e altre immagini a colori restaurate e piuttosto impressionanti sono riemerse da alcuni archivi in occasione del settantesimo anniversario della campagna "V" for Victory che fu promossa da Churchill nel luglio 1941. Vedere certe immagini del recente passato in bianco e nero come siamo abituati tende normalmente a rendere quegli eventi molto lontani, quasi fossero materia di vecchi film e mai avvenuti realmente. I colori, all'improvviso, restituiscono al tutto una drammatica attualità. Le foto sono state pubblicate dal "Dailymail" e sono visibili qui.

lunedì 25 luglio 2011

25 luglio 1943


Ecco, ora provate a immaginare se domani lo stesso giornale titolasse così, solo cambiando poche piccole cose, come qualche nome e mettesse Presidente della Repubblica al posto di sovrano. Chiudete gli occhi e provate. Ahhh, che liberazione.

Se ne sono andati

Alcuni anni fa Flavio Caroli, lo storico dell'arte che si vede spesso nella trasmissione di Fabio Fazio, scrisse un libro che intitolò "37". Si trattava delle biografie di una decina di grandi artisti fra cui Raffaello, Parmigianino, Toulouse Lautrec e Van Gogh: tutti protagonisti geniali della pittura e tutti morti a trentasette anni. Il libro non mi piacque un granchè, trovai il nesso di genialità, ansia di vivere e disperazione che avrebbe dovuto essere il tratto comune di ognuno, piuttosto stiracchiato e forzato. Ma evidentemente qualche cosa che li accomuna deve esserci nel fuoco che divora così rapidamente le vite di alcuni soggetti creativi e geniali. Forse è arrivato il momento che qualcuno scriva un nuovo libro e lo intitoli "27!". Dopo Janis Joplin, Jim Morrison, Brian Jones, Jimi Hendrix e più recentemente Kurt Cobain, ecco che ora li ha raggiunti Amy Winehouse. Chissà se in un ultimo momento di lucidità della sua mente disperata, prima che la micidiale miscela di sostanze le strappasse la vita, Amy si è resa conto che qualche istante dopo sarebbe definitivamente approdata all'Olimpo o agli inferi delle divinità musicali. Chissà se le ombre di chi l'ha preceduta erano già lì ad accoglierla.

giovedì 21 luglio 2011

errori giudiziari


Papi, era Papi, non Papa.

E' proprio finita

D'accordo, lo sbarco sulla Luna avvenne il 20 luglio 1969, ma prima che Neil Armstrong mettesse fuori le zampette dal modulo lunare passarono parecchie ore e nel frattempo era diventato il 21. Così posso dire con tutta la presunzione che mi pare di essere nato il giorno che il primo uomo mise piede sulla Luna. Questa cosa mi lega da sempre emotivamente a tutto ciò che riguarda lo spazio e la sua conquista. E quindi oggi non posso che essere pervaso da un po' di malinconia guardando lo Shuttle atterrare per l'ultima volta nel giorno del mio compleanno e chiudere così un'epoca senza che si sappia un granchè di ciò che succedera in futuro. Insomma mi pare di essere nato e aver vissuto i miei primi 40 anni in un mondo che era molto più proiettato verso il futuro di quello nel quale vivrò l'ultima parte di questa mia vita.

martedì 19 luglio 2011

lunedì 11 luglio 2011

sabato 9 luglio 2011

The shape of things to come

Il muso dello Shuttle Atlantis visto dalla stazione orbitale MIR nel 1997 (AP Photo/NASA)

Quando nel 1981 lo Shuttle Columbia decollò per la sua prima missione io ne sapevo già un sacco. Avevo già costruito un modellino in scala della navetta con tutti i suoi serbatoi e ammenicoli vari e ne avevo anche uno in metallo ispirato al film di James Bond "Moonraker",  che era uscito tre anni prima. Tutto quanto sapeva terribilmente di futuro e anche un po' di fantascienza. Sembrava l'inizio di una nuova era nella conquista dello spazio, almeno vista dagli occhi di un tredicenne affamato di cose dello spazio. Poi, pochi anni dopo, lo stesso Columbia fece un bel botto decollando e lo spazio oltre la terra sembrò molto più lontano. Il programma si interruppe ma dopo un periodo di stop le missioni poi sono continuate fino a oggi, con in mezzo un altro  falò di navetta e astronauti nel 2003 (2 su 5 non è proprio una bella percentuale per la sicurezza). Quando fra qualche giorno l'Atlantis tornerà sulla terra finirà in un museo assieme alle altre due navette superstiti e non ci sarà nulla che le sostituirà. Un sacco di progetti sulla carta e le buone vecchie navicelle russe, tecnologia ex sovietica a basso costo. Le promesse di futuro che si erano create nella mente di quel tredicenne non si sono proprio mantenute e questo genera un po’ di malinconia

giovedì 7 luglio 2011

Concerto? Com’era il concerto? Boh, te lo dico poi, quando lo rivedo a casa.

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Credo che sia una cosa che ormai succede tutte le volte: la star della serata fa il suo ingresso sul palco, una selva di mani si alza all’improvviso e decine di piccoli schermi si attivano. Più o meno due ore dopo il tutto è già visibile on line.  Mi dicono che un’applicazione dell’I-Phone carica automaticamente i file su you tube in tempo reale, quindi in teoria l’evento è di fatto comodamente visibile sul proprio computer nel tinello di casa. L’impressione però è che uno passando tutto il tempo preoccupandosi di fare un bel video si perda tutto quello che di magico può arrivare dal palco. Specie se su quel palco c’è la Polly Jean che c’era ieri sera a Ferrara. Vestito bianco attillato che non scopriva neanche un centimetro di pelle, copricapo di piume, movenze un po’ da folletto e niente parole oltre a quelle delle canzoni. PJ è sempre lei, voce brividosa e suoni sporchi e graffianti quanto basta per far salire brividi di piacere lungo la schiena. E’ durato troppo poco e c’era un sacco di roba ancora che avrei voluto sentire. Ma va bene così è stato bellissimo lo stesso, anche se, forse, un po’ preferivo il vecchio look da bassifondi della vecchia arrabbiata dark lady di una volta. Io me lo sono goduto, spero abbiano avuto il tempo di goderselo anche tutti quelli che hanno passato il tempo a fare video, se no cavoli loro.

martedì 5 luglio 2011

Che non abbiamo mica fatto le scuole insieme


Sarà che è il presidente delle pacche sulle spalle, amico di tutti, anche dei personaggi più imbarazzanti. Sarà che sui giornali amici è tutto un Silvio di qua, Silvio di là. Sarà che anche per la strada chiunque lo apostrofa come se fosse uno che ti gira in casa da sempre e anche lui risponde dando del tu a tutti. Insomma, sarà per queste cose o per chissà che altro, ma io ho trovato stridente che il giovane neosegretario del principale partito di governo si rivolgesse per tutto il tempo del suo discorso di investitura al suo capo dandogli del lei e chiamandolo signor presidente. Che succede Angelino, è il caso di mantenere le distanze fin da subito? Specie ora che dopo tutta quella bella favola del partito degli onesti, ce stanno a provà n'artra vorta?

I bei tempi che verranno e l'oceano di ignoranza

Michelle Bachmann è l'astro nascente dei Tea Party americani. Dopo l'eclissarsi di Sarah Palin la Bachmann è una dei potenziali candidati repubblicani che potrebbero opporsi a Obama nel 2012. Una delle sue prime, infelici, uscite ufficiali è avvenuta recentemente a Waterloo nell'Iowa, che sarebbe pure la sua città natale; nel suo discorso la candidata ha sostenuto ( e non era neppure la prima volta pare) che lo spirito che la muove è lo stesso del suo più illustre concittadino, John Wayne. Ora, ci sarebbe da preoccuparsi già così, considerando le tendenze un po' reazionarie del grande attore, ma il problema vero è che la Bachmann ha preso una grossa cantonata. Il John Wayne suo concittadino non è l'indimenticato regista e protagonista di "Berretti verdi" il più vetero militarista film mai girato sulla guerra nel Vietnam e di decine di altri film con indiani selvaggi e crudeli, bensì John Wayne Gacy: serial killer condannato a morte nel 1994 con l'accusa di 33 omicidi. Complimenti Michelle, continua così, puoi farcela.

lunedì 4 luglio 2011

L'eterno dilemma

Come dice il mio amico Trivigante Scrivere sui muri è arte sopraffina e dovrebbero farlo solamente coloro che sanno ciò che scrivono. Ma è estate e si sa, i corpi si scoprono e i contenuti precipitano. Così uno dei dilemmi che da sempre attanaglia l'uomo si ripropone: meglio le tette o il culo? L'ignoto estensore di quanto sopra non ha dubbi.