mercoledì 6 marzo 2013

E poi ancora

Ecco, io continuo ad essere perplesso, e più passano i giorni meno sono convinto che questa cosa possa davvero essere buona. Certo spesso mi sbaglio e le alternative sono quelle che sono, quindi perchè non provare anche così (pare che parole simili le avesse usate anche Vittorio Emanuele III, a proposito). Comunque, che il movimento cinque stelle non goda del mio consenso l'ho già scritto altre volte, innanzitutto per l'uomo, Grillo, che proprio, ma lasciamo perdere. Poi, fra le altre cose, anche per i criteri di selezione dei candidati, che se davvero sono stati scelti per i curriculum mi piacerebbe davvero conoscere chi ha selezionato questo per esempio. E ora più di un dubbio me lo sta facendo venire il tipo di modalità con la quale i grillini hanno scelto di rendere pubbliche le loro decisioni e i loro incontri, lo streaming in rete. Mi spiego, in questo paese l'uso della rete è in costante aumento da tempo e certamente molti italiani ormai sono collegati ad internet (non state troppo a fare i sottili se vi fanno notare che per la maggior parte sono maschi fra i 35 e 55 anni e Roma e Milano sono le città al mondo più connesse a youporn. Senz'altro molti si informano anche sul movimento a 5 stelle), ma le statistiche dicono anche che la maggior parte dei cittadini di questo paese trae ancora le sue informazioni e forma le proprie scelte politiche attraverso i media tradizionali, principalmente la televisione. Questo significa, secondo me, che se scegli di rendere pubbliche tutte le tue manifestazioni tramite un mezzo adottato solo da una minima parte della popolazione per informarsi e magari parli solo con giornalisti di altre nazioni e non della tua perchè sono tutti complici del sistema marcio e putrescente, tutte quelle persone che internet non sanno proprio da dove cominciare o sono brave a scaricare film, musica e pornazzi saranno informate solo dalla selezione di notizie che passeranno attraverso il filtro dei media tradizionali, il che è un ottimo sistema, fra l'atro, per farsi prendere per il culo.

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