giovedì 14 marzo 2013

Barzelletta gesuita

Pare che i gesuiti siano persone con un senso dell'umorismo molto pronunciato, non so, io sono un vecchio miscredente senza Dio ma osservo con interesse. Questa barzelletta, pare appunto di un gesuita, la pubblicai un po' di tempo fa. Sono andato a riprenderla perchè è carina.
Un uomo, ateo convinto, cammina in un bosco, e mentre vaga rapito dagli odori e dai colori della natura, ad un certo punto sente alle sue spalle un movimento fra i cespugli: non fa in tempo a voltarsi che subito un grosso orso gli è addosso. L'uomo accenna ad un tentativo di fuga ma inciampa e l'orso con un balzo in un attimo gli è sopra, allora l'ateo d'istinto grida: “Mio Dio, aiutami”. D'improvviso il tempo si blocca, tutto diventa immobile e silenzioso e dal cielo una voce tonante dice: “Come sarebbe, fino ad un momento fa hai sempre negato la mia esistenza, adesso perchè dovrei aiutarti?”. “Hai ragione” risponde l'uomo “non potrei essere così ipocrita, però tu potresti rendere cristiano l'orso.” “Questo si può fare” dice la voce. Subito il tempo riprende a scorrere, in lontananza si ode una musica soave, l'orso, che era già pronto a colpire, abbassa la zampa assassina, poi le alza entrambe accostate a mò di preghiera, abbassa il capo e dice: “Signore, benedici questo pasto che sto per prendere”.

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