Fritz Haber fu un eroe di guerra, la
prima guerra mondiale, e vinse pure un premio Nobel per aver scoperto
come produrre azoto dall'aria, utile per la produzione di
fertilizzanti e incidentalmente di polvere da sparo. Haber non
divenne eroe di guerra combattendo sul campo di battaglia, non aveva
il fisico adatto, ma nel suo laboratorio, dove inventò una formula
chimica molto carina che applicata e ben distribuita sui fronti
avrebbe messo fine, nelle intenzioni dei comandi tedeschi, allo
stallo della guerra di trincea. La formula mostrava più o meno come
l'esposizione per lungo tempo ad una bassa concentrazione di gas
fosse equivalente ad una breve esposizione ad alte concentrazioni; fu
testata ad Ypres contro i francesi nel 1915. Sua moglie fu così
orgogliosa del suo successo che si suicidò una settimana dopo.
Haber era convertito al protestantesimo
ma era ebreo, così quando i nazisti salirono al potere venne
licenziato dal suo istituto nonostante i suoi patriottici trascorsi.
Si presentò all'ambasciata americana chiedendo un permesso di
espatrio che gli venne negato ma riuscì ad emigrare in Inghilterra
per insegnare a Cambridge dove morì di infarto dopo sei mesi a causa
del clima e delle sue condizioni fisiche e psicologiche non troppo
buone. La sua opera sarebbe però tornata utile anche alla nuova
Germania: dieci anni dopo infatti, partendo da un pesticida
sperimentato proprio da lui a base di acido cianidrico e chiamato
Zyklon A, i chimici tedeschi ne ricavarono una variante che
chiamarono Zyklon B con la quale riuscirono a far fuori ancora un
discreto numero di persone, alla salute del premio Nobel ebreo.
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