venerdì 12 ottobre 2012
Ai confini della cialtroneria
L'ineffabile Giacobbo colpisce ancora. Stasera, dopo un impresentbile e superannunciato specialone pieno di vaghezze, allusioni, ripetizioni e sostanzialmente fuffa sulla cattedrle di Chatres, nel quale fra l'altro abbiamo potuto vedere anche dove si cambia il prete, ha presentato un servizio anche potenzialmente decente sui reparti di donne pilota russe che combatterono eroicamente contro i tedeschi durante la seconda guerra mondiale. A metà servizio, bello bello, commentando la differenza di potenza dei mezzi posseduti dalle due parti mostra un caccia italiano che si trova in un museo e dice che per forma e caratteristiche era molto simile ai mitici BF109 della Luftwaffe. Purtroppo talmente simile che i piloti alleati, che vedevano tedeschi dappertutto, (dice lui) quando se lo trovavano di fronte lo abbattevano. Ha detto proprio così, e in un attimo ci ha messi dalla parte dei buoni senza specificare che quell'aereo veniva buttato giù perchè era nemico pure lui. Io non ci credo che queste sviste accadano per caso, specie se uno tanto attento ai simboli chiude il servizio posizionandosi attentamente sotto l'ala di un aereo sulla quale si vedono chiaramente come un simbolo di partito i fasci littori. Ricordo a tutti coloro non lo ricordassero che Voyager viene prodotto con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali e mentre lui per mesi segue dall'Italia l'operato dei cacciatori di fantasmi di Chicago il nostro patrimonio va in pezzi
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