Il paese è semi paralizzato, nei mercati cominciano a scarseggiare i prodotti freschi, le fabbriche rischiano il fermo per mancanza di componenti necessari alle linee di produzione, in molte città del sud la gente passa la giornata in coda dal benzinaio, i camionisti stanno bloccando strade un po' dappertutto e c'è già scappato un morto. Di fronte a questa situazione il piccolo re del nostro giornalismo televisivo è assolutamente sul pezzo e ci propina la seconda puntata consecutiva sul naufragio della Concordia, questa volta non l'ho guardato, non ce l'ho fatta, è troppo anche per me. C'è da capirlo però, la frustrazione di aver condotto tutto uno speciale in prima serata con un modellino di quindici centimetri deve essere stata enorme, ora che ne ha uno veramente grosso ci tiene a giocarci più che può. Oltretutto negli ultimi tempi scarseggiano delitti sanguinosi e mancano notizie gustose di zio Michele. la politica poi, sai che strazio, da quando ci sono questi tecnici al governo è diventata una noia mortale, non si riesce più ad organizzare uno di quei bei dibattiti di un tempo con le opposte fazioni che si sbranavano da poltrona a poltrona sotto lo sguardo deliziato del conduttore. A pensarci bene, forse, un complotto all'origine del disastro dell'Isola del giglio c'è stato davvero. Vuoi vedere?
P.S. Questa cosa la aggiungo qualche ora dopo la pubblicazione del post perchè mi fa impazzire.
La funzione "parole chiave della ricerca" che si trova nelle origini del traffico delle statistiche di blogger a volte può essere molto divertente; qualcuno stamattina per esempio è arrivato a questo post digitando nella finestrella di google le seguenti parole: come acquistare il modello su scala della costa concordia. Bruno, sei tu? che c'è, ne vuoi uno ancora più grosso?
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