sabato 13 aprile 2013

Il grande Sertao

Ci sono alcune cose che mi fanno estremamente piacere, come imbattersi in qualcuno con il quale condividere la passione per un libro per esempio. Mi è successo recentemente leggendo un'untervista a Guido Tonelli che sarebbe uno dei fisici più importanti al mondo e una mente eccelsa prodotta dal nostro paese. Il libro è "Il grande Sertao" di Joao Guimaraes Rosa e se non l'avete letto fatelo. Io lo lessi durante un lungo viaggio in Brasile senza sapere assolutamente di cosa si trattava, ero semplicemente spinto dall'idea di dover viaggiare attraverso un paese straniero leggendo un testo della sua produzione letteraria. L'avevo scelto per caso, più che altro perchè pareva della lunghezza giusta per durarmi tutto il viaggio. Per la verità la lettura fu inizialmente parecchio difficile: nessuna divisione in capitoli e strutturato come il lungo racconto di un uomo ad un altro della sua vita,  in un fluire ininterrotto dell'io narrante, scritto in una lingua ricca di iperboli e piuttosto complessa. Francamente mi aspettavo qualcosa di più semplice e non una specie di poema epico. Ma  fu proprio questo, in fondo da bambino sono cresciuto giocando a soldatini con in mano l'Iliade; le prime cento pagine furono un po' uno strazio e meditai di abbandonare la lettura, ma poi, piano piano entrai nella corrente della narrazione e in un attimo ne venni risucchiato e trascinato, e infine mi abbandonai all'epopea di un popolo e di un paese vasto e selvaggio descritti come si trattasse davvero di un poema omerico. Guido Tonelli lo descrive proprio così, con le stesse parole che avrei potuto usare io e inoltre mi ha messo anche voglia di rileggerlo. La mia copia è semidistrutta (viaggio difficile), ma fortunatamente dopo anni Feltrinelli ha deciso di ristamparlo e oggi si trova facilmente.

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