mercoledì 5 dicembre 2012

stupidità sapiens

Uno studio pubblicato da un genetista dell'università di Stanford dice in sintesi che oggi siamo più stupidi (o meno intelligenti se preferite) dei Sapiens che ci hanno preceduto, in particolare durante la preistoria. Non ci voleva molto, basta guardarsi un po' intorno e se lo chiedevano a me gli facevo risparmiare un po' di quei denari che avranno speso per le ricerche. A parte gli scherzi è evidente, l'uomo si è evoluto e ha passato più del 90 % del suo tempo da quando è apparso più o meno 200000 anni fa occupato a risolvere ben altri problemi che procurarsi una cena congelata al centro commerciale o riavviare un computer bloccato. Se un cacciatore-raccoglitore che viveva nella savana non riusciva a risolvere con i pochi strumenti di cui disponeva problemi essenziali legati alla sopravvivenza sua e della sua progenie in breve tempo sarebbe diventato lui la cena di qualcos'altro e presto si sarebbe estinto, altro che non sapere come andare a lavorare se c'è sciopero dei benzinai o ci sono le targhe alterne. L'evoluzione ci ha prodotto così come siamo per risolvere problemi complessi legati alla necessità e lo ha fatto anche con qualche conseguenza spiacevole come i mal di schiena legati ad una postura eretta imperfetta o un grande sviluppo cerebrale che, come dice un altro professore di Stanford provoca disperazione esistenziale a causa della corteccia cerebrale autocontemplativa. E questo è il punto, la modernità ci ha messo a disposizione un sacco di strumenti che ci semplificano la vita e forse ci hanno impigrito il cervello, che però è ancora quello lì, basta usarlo.

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