Georges Braque è stato uno dei padri del cubismo e uno dei pittori più importanti del novecento. Braque non era ebreo ma quando i tedeschi invasero la Francia e arrivarono nei pressi della sua casa raccolse le sue opere più belle, le cose più preziose che possedeva e fuggì con la moglie presso un noto gallerista suo amico, Paul Rosenberg, vicino a Bordeaux. Le sue opere erano classificate come arte degenerata dai nazisti e temeva che avrebbero fatto una brutta fine. Più probabilmente sarebbero finite nella collezione privata di Goering o gente così. Una volta sistematosi nel suo rifugio provvisorio Braque depositò su consiglio dell'amico i suoi preziosi in una cassetta di sicurezza della banca locale che purtroppo però non sfuggì al saccheggio dei tedeschi una volta che arrivarono anche lì e forzarono la cassetta di sicurezza impadronendosi del contenuto. Nel 1942, un anno dopo questi fatti, la banca inviò a Braque una lettera nella quale chiedeva a lui il risarcimento dei danni per la serratura scassinata dai nazisti: 1000 franchi per la sostituzione e 200 per il disagio arrecato. Avrei voluto esserci per cogliere i francesismi con i quali probabilmente il pittore commentò la lettera.
P.S. Rosenberg, che invece era ebreo, fortunatamente per lui riuscì a lasciare la Francia e si salvò dallo sterminio con la sua famiglia negli Stati Uniti
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