La pianura Padana rappresentata da
Ermanno Olmi ne “L'albero degli zoccoli” in fondo non è poi così
lontana. Se uno passa giornate intere in giro per la campagna, e io
le passo, riesce ancora a scorgere tracce del mondo antico; mi era
capitato quando assistetti all'uccisione del maiale, mi è ricapitato
un paio di giorni fa (con qualche fondamentale variante per la
verità) con l'abbattimento di un albero nella reazione del suo
proprietario.
L'archeologia preventiva consiste
essenzialmente nel guardare ruspe, un po' come fanno gli umarell che
osservano i lavori stradali, è un lavoro che può anche diventare
noioso, spesso lo diventa, quasi sempre, se uno non si organizza
bene, ma qualche volta da la possibilità di godersi spettacoli
inconsueti, al limite del surreale come per esempio un ruspista
campano e un contadino bresciano che discutono per ore, ognuno nella
propria lingua, senza capirsi e dicendo sostanzialmente le stesse
cose. Oppure quello offerto da una ruspa che entra in un campo di
mais già alto due metri passando in un varco troppo stretto
attraverso un filare di bellissimi gelsi che limitano un viale
d'accesso ad una cascina e ne aggancia uno sradicandolo, un attimo
prima che arrivi l'infuriatissimo (ex)proprietario del campo
minacciando di chiamare la forza pubblica e invocando richieste di
risarcimenti per i danni già subiti nel campo dove la ruspa era
passata poco prima. La mia esperienza mi dice che raramente i
carabinieri arrivano, di solito arriva prima un geometra o roba del
genere che si occupa di arrivare a qualche tipo di accordo, e così è
successo anche questa volta, quando alla fine delle solite
interminabili discussioni lo scavatore è stato tolto dal campo in
attesa di tempi migliori. Ma il gelso non è passato inosservato:
quell'albero reciso che nel film di Olmi era stato causa della
cacciata dalla cascina di un'intera famiglia in questo caso è
costato ai preoccupatissimi operatori che seguivano il mezzo
meccanico la sua risistemazione dove stava prima, pena una denuncia
per l'abbattimento non autorizzato. Non sono proprio sicuro che
l'albero abbia gradito la sistemazione, già non era messo bene, ma
in pochi minuti con la ruspa è stata scavata una buca (più o meno
dove stava prima, ma non proprio) l'albero è stato sollevato in un
modo che non spiegherò perchè è contrario a tutte le norme di
sicurezza sul lavoro del pianeta e piazzato nel buco. Successivamente
intorno è stata fatta pulizia per nascondere le tracce
dell'intervento e il posto è stato lasciato che pareva fosse passato
l'uragano Katrina cinque minuti prima. Certe volte le interminabili
giornate in campagna diventano proprio divertenti.
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