Quest'uomo, affabulatore, sicuramente divertente (un tempo di più), da anni attrattore a pagamento di pubblici spazientiti e incazzati, va ormai da tempo affermando se stesso e il movimento di cittadini che a lui si rifanno come il nuovo che avanza per spazzare via la vecchia e marcescente mala politica. Va bene. Certamente in Italia ormai milioni di persone hanno perso la pazienza con un sistema che da anni prende molto e da sempre troppo poco ed è giusto che ognuno senta di voler e dover fare qualcosa; ma certi leader carismatici non sempre si rivelano nel tempo buoni punti di riferimento. A me Grillo non piace, posso anche essere d'accordo con le cose che dice, ma certi modi iperbolici di porre le questioni vanno bene per far ridere e pensare, non si può correre il rischio che poi la gente prenda ogni parola per vera. Nei giorni scorsi avevo già pensato che Grillo avesse comiciato a sbroccare quando dopo il 25 aprile aveva detto che oggi i partigiani avrebbero preso le armi contro questa classe politica, un po' eccessivo e fuori luogo. Più recentemente ha proprio esagerato con quella battuta sulla mafia che ai suoi clienti prende solo il pizzo e non li strangola. Ecco, se proprio pensate che Grillo sia meglio di quello che c'è ora pensate che negli ultimi anni il nuovo che avanzava cavalcando l'antipolitica si chiamava Berlusconi, Di Pietro e anche Bossi.
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