giovedì 4 giugno 2009

E' il mercato bellezza



Nel 1991 o nel 1992, non ricordo bene ma il periodo è quello, partecipai ad una serata organizzata dalla FGCI modenese (che nostalgia) nella quale un importante funzionario della ambasciata cinese parlò lungamente ed esaustivamente delle recenti aperture economiche della repubblica popolare. A fine serata, al momento degli interventi dei partecipanti, vi fu chi , visto l'argomento ancora caldo, chiese conto e spiegazione di quanto era successo pochi anni prima in piazza Tien An Men. Il funzionario, piuttosto rabbuiato, replicò che si trattava di fatti riguardanti la politica interna cinese e concluse dicendo che comunque al resto del mondo e all'occidente conveniva che più di un miliardo di cinesi continuassero a non voler pretendere di avere ognuno un auto o un frigorifero in casa.
Sarebbero passati vent'anni dai fatti di piazza Tien An Men, ma nessuno ha troppo interesse a ricordarlo. Piazza Tien An Men ai cinesi gliela ricordi se vuoi far loro presente che ancora non sono troppo democratici e ai cinesi non fa troppo piacere sentirsi dire certe cose; perciò, siccome a tutti piace far affari coi cinesi, nessuno lo ricorda, o meglio, ce lo diciamo fra di noi, ma silenziosamente, che se ci sentono s'incazzano.

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