domenica 9 settembre 2012

Mantova non trema


Il festivaletteratura è stato un appuntamento splendido anche quest'anno e nonostante il terremoto ne abbia un po' cambiato la geografia la città era ugualmente piena di belle facce alla ricerca di nutrimento per la mente. E come ogni anno anche io ho vagato per le strade di Mantova, ed è stato proprio bello. Lo è stato ascoltare i racconti in un italiano un poco faticoso di un anziano signore che lasciò l'Italia da giovane per andare in Inghilterra dove la sorte lo ha condotto a diventare per trent'anni l'uomo di fiducia di uno dei più grandi registi di sempre. Lo è stato ascoltare un altro regista, anche lui anziano e grande, a cui devo l'idea per la mia tesi di laurea, che parlava di un mondo ideale forse utopistico a cui si dovrebbe tornare: una civiltà contadina illuminata capace di ricreare un rapporto equilibrato con la madre Terra e poi anche di come nonostante tutto prendere un caffè con un amico sia ancora meglio di tutti i libri del mondo, con buona pace degli intellettuali (che tanto il libro puoi finire di leggerlo anche dopo il caffè). E' stato bello ascoltare i sintetici e ironici racconti sulla vita di un grande scrittore di fantascienza inglese così come i dotti e un po' logorroici confronti fra un  disegnatore novelliere e uno storico sul modo di raccontare la guerra di Spagna e più in generale la storia, fra ricerca delle fonti e finzione narrativa. Ed è stato fantastico poi ascoltare racconti di evoluzione ed estinzione, ciclicità che si succedono e toccheranno anche a noi, trattati in modo leggero e profondo con gli intermezzi splendidi e cialtroni di quattro "anziani" musicisti. E poi altre cose, scoperte per caso oppure cercate, belle sorprese. Grazie Mantova.

Nessun commento:

Posta un commento