martedì 6 marzo 2012

Io veramente non lo sono


La vicenda che coinvolge i due fucilieri italiani in India è di quelle delicate assai e ho l'impressione che più che un fatto legato a questioni interne solo indiane come vicende elettorali o cose simili, qui si tratti di tentativi di manovre su più vasta scala che puntano a cominciare a spostare gli equilibri di forza fra nazioni del cosidetto "primo mondo" e le nuove nazioni emergenti come Cina, Brasile e India appunto che in futuro saranno sempre più deteminanti nel mondo, un po' per tutto. Sensazione mia lo ripeto, magari mi sbaglio ma è come se ci volessero dire, ehi avete finito di venire dalle nostre parti a sparare a tutto quello che vi pare senza pensare di subirne delle conseguenze solo perchè appartenete al (non più) ricco e vecchio mondo occidentale. Poi magari quelli erano pirati veri e stavano assalendo la nave, io non lo so, di questa vicenda non è che ci abbiano fatto capire molto. Io vorrei solo che fosse chiara una cosa, per quel che mi riguarda;  con tutto il rispetto dovuto ai militari che fanno il loro non facile mestiere in quella parte del mondo, in questo caso mi permetto di dissociarmi dal ministro della difesa, io non sono al loro fianco, almeno finchè qualcuno  mi garantirà che non hanno ammazzato dei pescatori in acque internazionali o indiane; confido che vengano garantiti i loro diritti e tutto il resto, ma le espressioni di solidarietà che arrivano dall'Italia e dalle istituzioni sembrano già averli scagionati da ogni colpa. O sanno bene cose che all'opinione pubblica non sono state dette oppure dovrebbero essere più cauti perchè se poi si scoprisse che i nostri militari ammazzano pescatori indiani perchè "sembravano pirati" la cosa sarebbe piuttosto imbarazzante.

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