lunedì 19 marzo 2012

I see dead people


Ho rivisto da poco "Hereafter" il bel film di Clint Eastwood che tratta una certa idea di vita dopo la morte in modo molto toccante seguendo le vicende di personaggi ed esperienze molto differenti. Mi è piaciuto molto, mi era piaciuto molto già quando l'ho visto al cinema, bravo il vecchio Clint, niente da dire, ci azzecca sempre. In questo caso mi pare abbia voluto anche un po' restituire una certa dose di speranza rispetto alla tragica fatalità della vita che ci aveva mostrato in molti dei suoi ultimi film, grandi film, come "Mystic River", "Million Dollar Baby" o "Gran Torino". Chissà forse in questo caso c'è anche il riflesso del pensiero di un uomo che giunto nella parte finale della sua vita comincia a porsi grandi interrogativi su quello che ci aspetta, il che è assolutamente legittimo. Il film, lo ripeto, mi è piaciuto molto, ma in qualche caso l'ho trovato eccessivamente consolatorio, perchè in fondo tutti vorremmo che ci fosse un luogo pieno di luce e di grande pace e serenità dove quello che di noi lascerà il corpo dopo la morte se ne andrà, ma la verità è che nulla ne sappiamo davvero di tutto questo. La nostra mente è capace di grandi costruzioni e può realizzare infinite varietà di mondi fantastici e spiegazioni per dare un senso all'inspiegabile, ma tutto quello che posso fare guardando quello che di un essere umano rimane ogni volta che mi ci trovo di fronte è solo una grande quantità di domande a cui lui non da mai delle risposte.

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