sabato 24 maggio 2014

Volete l'Europa?



Torno su questa cosa delle elezioni ancora una volta e poi basta, giuro. E' che proprio questa cosa di votare per un istituzione di cui evidentemente non frega niente a nessuno perchè sono tutti preoccupati di contarsi per poi farsi la guerra in casa dopo proprio non mi va giù. Vogliamo fare davvero l'Europa cominciando dalle elezioni? Cominciamo con il mettere le forze politiche in condizione di non poter mischiare le faccende europee con quelle interne, è facile, si può cominciare da quello che già esiste. Non è un problema solo italiano probabilmente, in tutti i paesi queste elezioni vengono svolte con sistemi proporzionali e i singoli partiti se ne servono per valutare le proprie "forze". Per disinnescare questo sistema e mettere tutti in condizione di pensare in prospettiva europea basterebbe che tutti si presentassero sotto le insegne di forze politiche esclusivamente europee. Esistono già. Le due grandi forze principali a cui fanno riferimento i principali partiti di ogni nazione sono il Partito Socialista Europeo e il Partito Popolare. Basterebbe che tutte le forze che vi si riconoscono abbandonassero per un momento i loro colori e le loro insegne nazionali per convogliare all'interno di forze più ampie e quelli che non si riconoscono in queste potrebbero federarsi in forze più consone alle loro caratteristiche, chessò, gli euroscettici, i verdi o le sinistre europee, i nazionalisti, quello che gli pare. In Italia quest'anno la cosa che ci va più vicina è l'agglomerato di forze che si è riunite attorno al greco Tsipras, ma in queste condizioni equivale più o meno ad un suicidio politico, ed è un peccato. Sarò pure un sempliciotto, ma penso che per costruire un patrimonio comune questa sarebbe una delle cose da cui cominciare e così, fino a quando le elezioni per il parlamento europeo saranno solo un pretesto per risolvere questioni di cortile, io non ci starò.

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