giovedì 4 marzo 2010

Si sente un rumore, come di stracci che volano

Per natura non sono un complottista, normalmente non cerco spiegazioni astruse in quello che succede. Però qui stanno capitando cose strane e non posso davvero credere che si spieghino solamente con la faciloneria e la superficiale strafottenza di poche persone. I casi sono due: o davvero siamo di fronte ad un tentativo di prova di forza del tipo: "siamo talmente forti e padroni del campo che possiamo fare come ci pare fregandocene delle regole", oppure, vista la non proprio pacifica e fraterna atmosfera che spira dalle parti delle forze di governo da un po' di trempo, è in corso un giro di vite definitivo e finale.
Le regole che determinano l'ammissione delle liste elettorali e dei candidati alle elezioni non le hanno inventate ieri, sono le stesse da un bel po'. Ogni anno (perchè in questo paese si vota quasi ogni anno e quindi non è che ci si possa dimenticare come si fa tanto facilmente) succede che per qualche magagna qualcuno venga escluso, di solito capita a liste o candidati sconosciuti, improbabili o comunque inesperti. Non mi risulta che simili incidenti siano mai occorsi alle grandi formazioni politiche. E così invece ora succede che la principale forza di governo del paese veda saltare la sua candidata presidente nella regione della capitale perchè uno era uscito a mangiarsi un panino. Candidata che ricordo essere stata per anni segretario del principale sindacato di destra vicino all'ex partito del presidente della camera. Curiosamente pochi giorni dopo questi fatti, per banali questioni di irregolarità delle firme necessarie per la presentazione delle liste rischia di saltare l'eterno governatore della Lombardia, misteriosamente eleggibile per la terza volta pur in presenza di una legge che glielo impedirebbe e da sempre fedelissimo del presdelcons con addirittura qualche segreta (più o meno) vocazione a succedergli. Comunque, abituati come siamo a vedere penosamente gente che si scanna a sinistra, per una volta godiamoci lo spettacolo.

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