lunedì 27 aprile 2009

Sinistra e libertà (di satira)



Ai tempi della sofferta svolta della Bolognina Achille Ochetto, durante uno dei suoi interventi, ad un certo punto disse questa frase:”Compagni, ho un grosso peso sullo stomaco.” Staino, che era presente, su questa cosa ci fece una striscia per l'Unità; nella vignetta appariva l'allora segretario del PCI steso con un enorme sasso sullo stomaco che ripeteva questa battuta. In una seconda vignetta si vedeva Bobo steso sotto a Ochetto e al suo macigno che diceva: “Io ne ho due di pesi sullo stomaco”. Dopo aver inviato la striscia al giornale Staino ricevette una telefonata dal direttore del giornale, Massimo D'Alema, questi tentò in ogni modo di convincere Staino che la vignetta era assolutamente fuori luogo, volgare e controproducente. Gli disse che come minimo Ochetto avrebbe pensato che gliela aveva suggerita lui, al che Staino replicò che ciò significava che allora a lui piaceva. D'Alema provò anche a giocare sull'amor proprio di Staino sostenendo che era capace di cose molto migliori e poi gli diede mezz'ora per ripensarci e pensarne un'altra. In quella mezz'ora il vignettista telefonò a Ellekappa e ad Altan per chiedere consiglio, perchè in effetti gli erano venuti dei dubbi sull'opportunità di pubblicare la striscia; entambi gli dissero che era molto bella, così quando D'Alema richiamò, Staino gli disse che non l'avrebbe cambiata. Il direttore non insistette ma lo accusò di essere un signorotto di campagna (Ha una casa sui colli fiorentini) lontanissimo dal popolo, forse allora lui ancora non girava il Mediterraneo in barca a vela. La vignetta fu pubblicata ma D'Alema non rivolse più la parola a Staino per diversi anni. Questa storia l'ha raccontata ieri lo stesso Staino alla biennale della democrazia a Torino, rispondendo ad una signora che gli chiedeva se avesse mai avuto tentativi di condizionamento o limitazioni nel suo lavoro.

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