sabato 8 novembre 2014

Lucy



Il cervello umano è un organo veramente straordinario, giunto all'attuale livello di perfezione grazie a milioni di anni di evoluzione. Nonostante rappresenti soltanto il 2% di tutto il corpo umano, per funzionare correttamente al meglio delle sue possibilità il cervello necessita del 20% del complessivo fabbisogno energetico dell'organismo. Al più alto livello delle sue potenzialità un cervello normale sviluppa una quantità di energia pari a quella di un quadricipite al massimo dello sforzo o, come nel caso di alcuni, di un dito medio. Nonostante questo enorme dispendio di risorse il cervello umano non è mai in grado di far funzionare più del 2% dei suoi neuroni contemporaneamente, altrimenti la quantità di glucosio necessaria si esurirebbe in modo da mandare in collasso il corpo e ci farebbe svenire. In alcuni casi si attivano nel cervello aree che di solito non sono utilizzate, questo succede nei soggetti affetti di "Sindrome del savant" per esempio, capaci di attività spesso eccezionali, al limite del miracoloso ma al prezzo di notevoli difficoltà che rendono loro pressochè impossibile un'esistenza normale. Luc Besson nel suo ultimo film, interpretato da Scarlett Johansson, parte dall'ipotetico ma generalmente conosciuto assunto per il quale ognuno di noi userebbe solo una minima parte delle proprie capacità cerebrali. In realtà ognuno di noi usa esattamente la parte di cervello che gli è possibile, no, questo non è vero, molti ne usano meno. Comunque, il film di Besson è una travolgente corsa di un'ora e mezza, corredata di grande quantità di violenza sanguinaria, inseguimenti spettacolari e immagini di una natura meravigliosa sparse qua e là che sono forse il vero senso di quello che Besson vuole dire allo spettatore. La storia non è fondamentale, godetevi lo spettacolo, non fatevi troppe domande di carattere eminentemente scientifico, neppure la Lucy preistorica che si vede ad un certo punto è veramente la prima donna, in realtà appartiene ad un ramo evolutivo che non ha portato a Sapiens. Besson usa strumenti tipici del cinema d'azione che gli appartengono e usa sapientemente perchè gli interessa dirci che in fondo non siamo altro che una piccola cosa in questo universo che è immenso, meraviglioso e non riusciremo mai a comprendere del tutto. Questo dovremmo tenerlo sempre presente.

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