La cosa peggiore che può capitare ad un uomo o a una donna nella vita probabilmente è la perdita di un figlio, se poi di quella perdita si è pure responsabili, ecco, non riesco neppure immaginare cosa possa significare. Io non ho figli, ma così, a sensazione penso che forse non vorrei più vivere. La settimana scorsa un bimbo ha perso la vita in questo modo, dimenticato dal padre nel seggiolino sull'auto tutto il giorno. Ho la più totale e umana comprensione per quest'uomo, il dramma che si porterà con se per il resto della sua vita sarà senz'altro terribile e senza cura.
Quando succedono cose così terribili pochi se la sentono di accusare il genitore di irresponsabilità, per lo più ci si chiede increduli come sia potuto accadere, quasi tutti sono poi convinti che a loro una cosa così non potrebbe mai succedere. Non è vero. Può succedere a chiunque. Anni fa lessi su un numero di Internazionale un interessante articolo sull'argomento che trattava i casi avvenuti negli Stati Uniti negli ultimi anni. Più o meno le stesse cose le ha scritte domenica Armando Massarenti sul Sole24 ore, citando un libro di Arnaldo Benini, La coscienza imperfetta. Le neuroscienze e il significato della vita. Nessuno è stato ancora in grado di stabilire quale sia il criterio secondo il quale il cervello stabilisce le priorità sui compiti da svolgere, forse eè casuale. La cosa certa è che l'energia a disposizione della nostra mente non è sufficiente per farlo funzionare a pieno regime e se fosse possibile usare più energia di quella massima a disposizione collasseremmo. In un caso come quello tragico di cui si parla capita che il cervello di un genitore sia concentrato sulle attività da svolgere, facendo questo il cervello riduce i meccanismi che presiedono al funzionamento della memoria. Il cervello è una macchina, meravigliosa, ma non perfetta e il suo funzionamento a volte può tradirci. Andare a cercare la causa di avvenimenti simili indagando situazioni sociologiche o psichiatriche è fuorviante, sono perfettamente d'accordo con Massarenti.
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