mercoledì 15 settembre 2010

quarto potere deficiente

Il tanto temuto “reverendo” Terry Jones (solo omonimo del grande monty python, questo qui non fa ridere neanche un po'), l'uomo che ha tenuto col fiato sospeso tutto il mondo minacciando di bruciare il Corano senza poi farlo, e la cui vicenda forse è all'origine dei casini che stanno capitando in questi giorni, non è neanche un reverendo vero: è uno sfigato. Uno a cui la sua stessa figlia non lascerebbe portare fuori il cane a pisciare. La sua schiera di seguaci non arriva a 80 persone e il soggetto ha una spiccata tendenza a mischiare la religione con gli affari, approfittando delle esenzioni totali dalle tasse di cui negli Stati Uniti godono le congregazioni religiose, per vendere mobili su internet insieme alle tazze con il logo della setta e intascarsi i proventi. Intanto alcuni suoi ex adepti di quando viveva in Europa e lì professava le sue farneticanti idee religiose si trovano in terapia e hanno incubi notturni farciti di demoni con le fruste interessati ai loro portafogli.

Leggendo le cronache di questi giorni non posso fare a meno di domandarmi chi sia veramente pericoloso in tutta questa faccenda. Questo cialtrone in cerca di notorietà o i media di tutto il mondo che con scellerata leggerezza gli hanno acceso attorno dei riflettori che lo si vedeva anche da Marte?



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