Qualche volta mi vado rileggere cose che avevo scritto qui in passato in occasione del ricordo di certi eventi. Questo l'avevo scritto l'anno scorso, trovo che vada ancora bene.
La scorsa estate sono stato quasi un mese a Pechino, che è una città
straordinaria della quale si potrebbe parlare ore, così come della Cina
contemporanea per la verità. Naturalmente sono stato anche a Tien An
Men. La piazza è veramente enorme, ed è una fortezza, nella quale si
entra solo dopo controlli come quelli di un aereoporto. Le telecamere di
sorveglianza uno ha la sensazione di averle attaccate anche al sedere e
la quantità di poliziotti in borghese è senz'altro maggiore di quella
dei poliziotti in divisa che sono già un'enormità. La sensazione precisa
è che una cosa come quella del 1989 nella Cina di oggi sia
assolutamente impossibile da ripetersi. Probabilmente una rivolta
popolare in quella piazza lo sarebbe anche se i controlli non fossero
così maniacali, alla maggior parte dei cinesi sembra che le cose vadano
bene così come sono. Piazza Tien An Men non sembra proprio lo stesso
posto dove avvenne una strage della quale probabilmente non conoeceremo
mai le vere dimensioni, i cinesi sono bravissimi a ripulire le tracce.
La foto quassù è impressionante, siamo sempre stati abituati a vederne
un particolare in dettaglio, ma quell'omino laggiù non si stava
"semplicemente" opponendo a due o tre carri armati. Se possibile questo
ne accresce ancora il coraggio e quando a qualcuno viene da usare la
parola "eroe" un po' così, a cazzo direi, sarebbe utile si guardasse
questa foto.
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