
chiude la Hummer.
Era chiaro che sarebbe andata così: se in paese fondato sulla telecrazia dai al popolo "democraticamente" la possibilità di eleggere un vincitore, la scelta molto facilmente cadrà non su chi vale, ma su chi si vede più spesso. Questa è una cosa che dovremmo sapere molto bene qui in Italia da quindici anni a questa parte. E così succede che appena scatta il televoto ecco che la fanno da padroni i prodotti televisivi in barba alla musica. Allora, se vogliono un festival della musica italiana qualcosa devono cambiare, se no bisogna chiamarlo in un altro modo. Soluzioni semplici, come cambiare il criterio di scelta dei cantanti oppure la dinamica del voto. Certo, se l'unica cosa che conta è lo share, allora non c'è speranza. Altro segnale allarmante, ma perfettamente coerente con i tempi che corrono: gli "amici" sardi di Maria De Filippi continuano a dominare.
(Pupo) Io credo sempre nel futuro, nella giustizia e nel lavoro,

Quest'anno l'ho fatto, ho messo da parte la tendenza un po' snob di non guardare Sanremo per poi dire: "Ah, io quella roba lì non la vedo mai!"; mi sono messo lì e l'ho guardato proprio tutto (con qualche pausa, non è che mi si possa chiedere di resistere tanto). Per la verità l'avevo fatto anche negli anni passati, però ascoltando la Gialappa che aiutava molto a digerire l'evento. Ma quest'anno qualcuno ha deciso che la Gialappa non andava bene e così "Rai dire Sanremo" è stato tagliato.
E che, si fa così? Si va via così senza dire niente, che uno lo deve venire a sapere per strada? Come un ladro nel buio? Come una volpe dal pollaio? Dopo tanti anni di onorata carriera da infiltrata così ben mimetizzata che nessuno aveva neppure per un minuto sospettato che tu col centro sinistra non ci azzeccavi neanche un po'. Come minimo dovranno darti un posto da dirigente lì dove vai. E noi, vabbè, scusa se non sentiremo la tua mancanza, mi pare di respirare già meglio.

Il film non lo so, ma sembra interessante, la barzelletta che si sente nel trailer è strepitosa:
Il mese prossimo ricorre il centesimo anniversario della morte di Gaspard Felix Tournachon, in arte Nadar. Nadar, che è il padre della fotografia, morì il 21 marzo del 1910 a 90 anni, significa che era nato nel 1820. L'altra sera mentre stavo leggendo un articolo che ne parlava pensavo che, tecnicamente, oggi potrebbe essere ancora in vita una persona che avrebbe potuto conoscerlo. Voglio dire, uno nato un anno prima che morisse Napoleone, un uomo che ha fotografato tutti i più importanti personaggi della cultura francese dell'ottocento. Sembra roba lontana mille anni luce e invece è qui dietro. Non vuol dire niente, però mi ha fatto impressione.
Anche quest'anno mi ero ripromesso di riuscire a guardare il superbowl, ma cavolo, con quegli orari, poi uno la mattina è uno straccio. Comunque, memore dello show di Bruce Springsteen l'anno scorso mi sono detto, almeno gli Who all'intervallo. Niente, chi l'ha visto l'intervallo. Per fortuna c'è you tube. La partita mi pareva meno interessante sembrava cosa fatta per Indianapolis e invece ha vinto New Orleans. Vedi un po'.
Ernest Shackleton è il mio eroe tragico preferito, grande esploratore, fallì tutte le imprese a cui partecipò, ma ne uscì sempre in modo grandioso. Nei primi anni del novecento chiunque si fosse trovato nelle peste durante qualche spedizione avrebbe voluto Shackleton con sè. Nel 1901 partecipò con Scott al primo tentativo di conquistare il Polo Sud, fallirono e lui quasi ci rimase, ma era giovane e inesperto. Nel 1908 ci riprovò con due compagni, arrivarono ad un pelo dalla meta ma dovettero rinunciare. Il viaggio di ritorno fu estenuante, si salvarono grazie alla carne dei loro pony e Shackleton fu accolto in Inghilterra come un eroe. Nel 1912 al Polo Sud ci arrivò per primo Amundsen, Scott arrivò poco dopo ma morì sulla strada del ritorno. L'inghilterra battuta necessitava di grande impresa così Shackleton organizzò un'attraversata a piedi dell'Antartide, e lì raggiunse l'apice. La spedizione non arrivò neppure a toccare terra, la nave su cui viaggiava Shackleton con i suoi 27 compagni fu imprigionata dai ghiacci e vagò alla deriva per mesi fino ad affondare. Da quel momento gli uomini vagarono sui ghiacci. Fu un'epopea che durò venti mesi, , sopravvissero mangiando foche, pinguini e (questo non piacerà a qualcuno) anche alcuni dei loro cani da slitta, Schackleton li riportò a casa tutti vivi.
Ho già parlato qui dei camion a gas a Chelmno, questa è un' informativa classificata segreta delle SS, è un po' lunga, ma vale la pena leggerla.
“Berlino, 5 giugno 1942. modifiche da apportare ai veicoli speciali attualmente in servizio a Kulmhof, Chelmno e a quelli attualmente in costruzione.
Dal mese di dicembre 1941 97000 sono stati “trattati” dai tre veicoli in servizio senza incidenti degni di nota. Tuttavia, tenuto conto delle osservazioni fatte fin qui, si rendono necessarie le seguenti modifiche tecniche:
1 Il carico normale dei camion è generalmente di nove o dieci per metro quadrato. Nei mezzi Saurer, che sono molto voluminosi, non è possibile l'utilizzazione totale dello spazio. Non a causa di un eventuale sovraccarico, ma perchè il carico alla capacità massima avrebbe ripercussioni sulla tenuta di strada del veicolo. Sembra quindi necessaria una diminuzione dello spazio di carico. Si dovrebbe assolutamente ridurre questo spazio di un metro, invece di cercare di risolvere il problema come si è fatto finora, diminuendo il numero dei “pezzi” da caricare. Quest'ultimo procedimento ha lo svantaggio di richiedere un tempo di funzionamento più lungo, poiché lo spazio vuoto deve essere ugualmente riempito di ossido di carbonio. Per contro, se si diminuisce lo spazio di carico, pur caricando al massimo il veicolo, il tempo di funzionamento può essere notevolmente ridotto. I costruttori del mezzo ci hanno detto (…) che la riduzione della parte posteriore del camion provocherebbe un pericoloso squilibrio. L'avantreno sarebbe infatti sovraccarico. Ma in realtà l'equilibrio si ristabilisce naturalmente per il fatto che la “merce” caricata, durante il funzionamento mostra una tendenza naturale a pigiarsi verso gli sportelli posteriori e alla fine dell'operazione si trova pigiata soprattutto in quel punto. Così non si produce nessun sovraccarico all'avantreno.
2 Occorre proteggere l'impianto di illuminazione interna più di quanto sia stato fatto finora. Delle griglie di ferro devono circondare le lampadine per evitare che vengano danneggiate. La pratica ha dimostrato che si potrebbe fare a meno delle lampadine, in quanto esse non sono apparentemente mai utilizzate. Tuttavia si è potuto notare che al momento della chiusura degli sportelli il “carico” preme sempre fortemente verso questi appena sopraggiunge l'oscurità. Ciò risulta dal fatto che il “carico” si precipita naturalmente verso la luce quando viene il buio, il che rende difficile la chiusura degli sportelli. Inoltre si è potuto notare che a causa del carattere inquietante dell'oscurità le grida scoppiano sempre al momento della chiusura degli sportelli. Sarebbe dunque opportuno accendere le luci prima e durante i primi minuti del funzionamento.
3 Per una pulizia agevole del veicolo si deve praticare al centro del pianale un foro di svuotamento a tenuta stagna. Il coperchio del foro di un diametro da 200 a 300 mm, sarà munito di un sifone inclinato, in modo che i rifiuti liquidi possano già disperdersi durante il funzionamento. Al momento della pulizia il foro di svuotamento servirà allo scarico dei rifiuti solidi. Le modifiche tecniche menzionate qui sopra devono essere apportate ai veicoli un servizio unicamente al momento in cui questi avranno bisogno di essere riparati. Quanto ai dieci nuovi veicoli ordinati alla Saurer, dovranno nella misura del possibile essere allestiti con tutte le innovazioni e modifiche dettate dalla pratica e dall'esperienza.
Sottoposto alla decisione del Gruppenleiter II D, Obersturmbannfuhrer SS Walter Rauff
Firmato Just.
Le virgolette alle parole che si riferiscono al carico le ho aggiunte io.
Cari amici Strac....Estra...insomma, quella roba lì, avete capito. Grazie, grazie ancora per aver preferito il nostro paese e in particolare la nostra città per la vostra permanenza qui. Ci dispiace che non è come pensavate, ma noi ve lo avevamo detto che non era mica il Bengodi questo. C'abbiamo già i nostri problemi: parcheggi per i SUV, la crisi, il lavoro, le tasse. Ci mancavate solo voi altri. Ma non vogliamo che pensate che non siamo generosi, così se volete tornare a casa vostra non dovete fare altro che dircelo e sarete esauditi. Pensate, con tutti i problemi che già abbiamo vi daremo dei bei soldi (500 euri) un biglietto di solo ritorno (eh sì, perchè se andate poi dovete promettere che per cinque anni non vi fate più vedere) per i vostri bei paesi dove vi rivedremo volentieri quando noi verremo a farci le vacanze. Avete visto che generosità? E poi non dite che noi siamo senof....csenof... insomma razzisti, che brutta parola, non ci si addice. Quindi aderite numerosi, vi accompagneremo all'aereoporto per augurarvi buon viaggio vi saluteremo sventolando fazzolettini.....verdi.
Se voi foste un resposabile locale della lega lombarda, magari di un collegio elettorale non proprio capitale ma comunque importante e qualcuno vi chiamasse dicendo qualcosa del tipo: "Guarda candidiamo il figlio dell'Umberto, ma tu non ti preoccupare, deve farsi le ossa, niente liste chiuse, deve guadagnarsi i voti..." Come vi comportereste? Fareste come vi è stato suggerito con il rischio un domani di coordinare al massimo le ronde del vostro quartiere oppure stendereste tappeti rossi davanti al giovane e brillante figlio d'arte, sgombrando magari pure il campo da potenziali e fastidiosi concorrenti? Vedete un po', intanto il ragazzo, 22 anni di belle speranze, pare sarà candidato a Brescia alle prossime regionali. Niente da dire, un bel colpo piazzare uno che si è diplomato con un calcio in culo dopo tre tentativi nella città del ministro della pubblica istruzione, la quale ha peraltro appena dato mandato alle scuole di non ammettere alla maturità studenti che abbiano anche una sola materia insufficente. il "trota", come fu definito dal padre a chi gli chiedeva se lo considerasse il suo delfino, è un degno rappresentante del futuro quadro dirigente della nostra politica e d'altra parte, scuola esclusa, annovera già nel suo carniere grandi successi come l'organizzazione dell mondiale di calcio per nazioni che non esistono oppure la presenza nell'organico dell'osservatorio sulle fiere lombarde, che non si sa bene cosa sia a parte che è un'invenzione della lega.