martedì 4 agosto 2009
Verso Santiago I: castillo della vega 53 km circa mercoledì 22 luglio 2009
La piccola Astri, che mi è molto cara parente, ha di recente tentato, senza purtroppo arrivare alla fine per alterne vicende, il Cammino di Santiago. Nei suoi giorni di viaggio, quando ha potuto, ha scritto alcune bellissime note sul suo profilo di facebook che qui, previo consenso, riporto a partire da oggi e per qualche giorno, perchè ne vale la pena.
"circa 25 km ieri, un po di piu oggi
non ci sono gli accenti per cui niente
sveglia alle ore cinque e quarantacinque, indicibile eppure vero
baldanzosa attraverso la meseta ieri ho goduto del paesaggio, arrogante nella falcata e trasognata nell'osservare una miriade di farfalle colorate, che sono diventate ufficialmete il mio animale preferito.
fantastiche, enormi, bianche e nere a pois, gialle, arancio, viola ( c'e n'era anche una giallo e blu, sardi, giuro!...). stupende, superiori nella leggiadria che piano piano a me veniva meno.
sono arrivata all'arroyo san bol, scosigliato fortemente dalla mia minchia di guida super cattolica che gia odio, e ivi m'aspettava l'assenza di elettricita e di doccia calda...ma la presenza lenitiva di una fonte di acqua gelata e un'albergue bellissimo gestito da un'ungheresa che alle 8 ci ha fatto la cena ( ungheresa).
buona compagnia, per lo piu. qui divento amica del mio primo amico di camino: sebastian di lyon.
insieme a lui riparto alle 7.
meseta meseta e ancora meseta, campi di colore che si intersecano e danno le allucinazioni. dopo 6 ore di cammino la mia andatura e(accentato) elegantemente a gambe larghe e dentro la mia testa ci sono i tears for fears in persona che cantano sciaut, sciaut ledidolaut!!!
dopo 7 ore e mezza giungo morta e dolorante in todo el cuerpo a castillo della vega, luogo molto consigliato dalla mia minchia di guida cattolica.
ivi m'aspetta un albergue di merda, quasi senza finestra e sebastian, disperato.
quando apre il suo zaino poi divento disperata anch'io, conservandovi lui un camabert francese che puzza di piedi marci e purulenti.
tre minuti fa e arrivato un tedesco. diperato puru lui.
sto castillo della vega ci fa soffrire, nn c'e' supermercato, no ristorante, nessuno, niente, ma come fa sta michia di guida a consigliarlo????
la titolare dell'unico bar,che odia chiaramente i pellegrini, ci ha detto spiano che per cena ci fa un boccadillo di presiutto della meseta
che culo!
(zio can, e mi trattengo...)
to be continued...
hasta siempre amigos"
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento