venerdì 30 novembre 2012

Il peso della fede


Cito Paolo Nori che cita Daniil Charms, non me ne vogliano.
"Un uomo era andato a dormire che era credente, si era svegliato che era ateo. Per fortuna, nella stanza di quest'uomo c'era una bilancia medica decimale, e quest'uomo era abituato a pesarsi tutti i giorni, mattino e sera. Così, andando a dormire il giorno prima, l'uomo si era pesato e aveva scoperto che pesava 4 Pud e 21 funt. E il giorno dopo al mattino, dopo essersi svegliato che era ateo, l'uomo si era pesato ancora e aveva scoperto che pesava in tutto 4 pud e 13 funt."
Il funt è un'antica unità di misura russa, corrisponde a circa 453,59237 grammi. Secondo Charms la fede peserebbe circa 3 chili e 628 grammi, più o meno, un sacco. Questo perchè lo sappiate, e a beneficio di padre Livio di Radio Maria.
La foto, carinissima l'ho presa da qui non me ne voglia neppure l'autore.

mercoledì 28 novembre 2012

Free Time



Leggo su un vecchio numero dell'inserto domenicale del Sole che viviamo nell'epoca del tempo libero. Vero, io oggi non ho potuto lavorare causa pioggia e ne ho un sacco, e di questi tempi c'è un mucchio di gente in giro che questo problema non ce l'ha solo quando piove, e probabilmente farebbe volentieri a meno di tutta questa libertà. Il tempo libero in questione comunque pare sia a prescindere dal lavoro. Per la durata di una vita media cominciamo a lavorare a vent'anni, lo facciamo fino a sessanta e viviamo fino a ottanta. Quindi fa quaranta e quaranta. Nei quaranta lavorativi poi, se non lavorate in un centro commerciale aperto anche di notte e nel fine settimana, lavoriamo di solito fino al venerdì che farebbe altri 104 giorni liberi all'anno (11,3 anni sui 40 lavorativi circa), poi ci possiamo mettere un anno e rotti di giorni festivi ed infine le ferie, che mediamente in Europa pesano circa altri tre anni nell'arco della vita lavorativa. Alla fine viene fuori che più o meno 55 anni della nostra vita (ripeto, è una media così, un tanto al braccio) li passiamo a farci gli affari nostri, dormire principalmente, ma anche mangiare, giocare ai videogiochi, guardare film sul divano (dormire sul divano), fare sport, shopping, sesso, la guerra, viaggiare, parlare, pregare, perdere tempo utile per fare altro su facebook, insomma tutto quello che vi pare. Il tempo libero è la grande conquista della civiltà contemporanea, quando vi sembra di non averne guardate la cosa da questo punto di vista e se pensate che giocare col computer, navigare in Internet o andare al cinema e guardare la tv siano attività inutili e pericolose considerate che può essere un atteggiamento indotto e sentite anche questa cosa curiosa. Nel 1883 un funzionario svizzero che si occupava dei pericoli indotti dalla letteratura in un'epoca nella quale la lettura cominciava ad essere alla portata di una quantità sempre più vasta di persone che dovevano lavorare per far girare l'economia, raccontava cose tremende su di essa e portava gli esempi di onesti lavoratori che scoprendo il gusto della lettura e indugiando in essa erano poi stanchi e poco produttivi al lavoro fino a perderlo, rovinare il matrimonio, perdere i figli e sprofondare nell'alcolismo. Punti di vista.

martedì 27 novembre 2012

Ai confini della realtà

-Pronto?
-Sono io
-Ah ciao, ancora niente...
-Come niente?! Ma quando si decide? Qui è un casino, va tutto in vacca
-Senti, lo so...
-Un cazzo...Ma si rende conto? Si sono aperti i cancelli della stalla, stanno scappando tutti, deve decidersi. O dentro o fuori.
-Sì, glielo dico continuamente..Mi ha garantito la certezza per questi giorni...
-Ne sono passati troppi di giorni...
-Senti, ti dirò la verità, non lo dice apertamente, ma aspetta domenica..
-Come domenica, ma allora..
-Se vince il segretario si butta, campagna vecchio stile, i comunisti, la lotta contro i vecchi apparati, il nuovo sogno, quella roba lì...
-Ma è...
-Se vince il giovane mi sa che molla, troppo simile a quello che vorrebbe fare lui, pochi appigli...
-Siamo nella merda...
-Dai...
-Siamo nella merda, ti richiamo.
-Ciao

venerdì 23 novembre 2012

Ai confini della realtà



-Pronto?
-Avvocato?, sono il ragioniere
-Ah, ciao, che succede? Hai una voce..
-Sì, ecco, ci sarebbe un problemino..
-Ah, e cosa...
-Senti, è una cosa...devo parlare con lui...Ci sono delle persone...
-Ma di che...
-(Rumori di fondo, voci concitate, interviene un terzo soggetto) Lascia qui, adesso parlo io...
-Ma, pronto, chi parla, cosa succede?
-Pronto avvocato..
-Chi è lei scusi?
-Senta, abbiamo il ragioniere e sua moglie...
-Ma cosa...chi....
-Mi lasci parlare.
-Certo, dica
-Abbiamo delle richieste e un'offerta.
-Non capisco
-Parli con il presidente, lui capirà.
-Ma di che?
-Vogliamo una certa cifra in cambio del rilascio e di alcune informazioni
-Che informazioni?
-Ci sono dei video e delle foto di certe serate...
-Non è...
-E', E', leassicuro..
-Ma non possiamo, senta, mi dia un po' di tempo.
-Non ce n'è di tempo, lo chiami. Adesso metto giù, richiamo io fra dieci minuti. Niente scherzi!
-Certo, Stia calmo.
-Non si preoccupi e faccia presto.
(la linea cade)

venerdì 16 novembre 2012

Lettera a Ridley Scott

Caro Ridley, sono un tuo grande ammiratore. Penso che film come "I duellanti", "Alien" e "Blade Runner" siano capolavori assoluti della cinematografia mondiale e che poi ti sia un po' perso e, insomma, non è di questo che volevo parlare però. Ieri sera ho visto il tuo "Robin Hood", non l'avevo visto prima perchè non ne avevo ancora avuto l'occasione e perchè, ti dirò la verità, dopo "Il gladiatore" e "Le crociate" ero un po' restio ad affrontare un altro tuo film in costume. Certo, tu mi dirai che questo non era un soggetto storico e quindi c'erano comunque meno appunti da sollevare sulla coerenza di certe scelte, d'accordo. Fatto sta che fino a ieri non l'avevo ancora visto. Ma oggi posso dirti che mi è piaciuto, caspita, è proprio bello, non un capolavoro come quelli che ti ho citato prima, quelli, non so perchè, non ti riescono più, ma un ottimo film: scritto bene, con degli attori convincenti, belle ambientazioni, insomma, bello. Mi è piaciuta l'idea di giocare con il mito del personaggio nella sua formazione cercando di estrarlo da un contesto storico: sono cose che la narrativa consente, manipolando la realtà per adattarla a personaggi di fantasia che appartengono al patrimonio di conoscenza dell'umanità, a qualcuno può piacere, a qualcuno meno, ma si può fare. La cosa era molto meno riuscita con "il gladiatore" e "Le crociate", in quel caso si trattava solo di personaggi di fantasia calati come determinanti all'interno di contesti storici un po' troppo stravolti. Mi è piaciuta l'idea di inserire quella frase alla fine: "Così è nata la leggenda", l'ho apprezzata e improvvisamente in quel momento ho pensato che in fondo, se ti era riuscito di trattare così bene una leggenda assolutamente codificata, in modo così originale, non avrebbe dovuto essere tanto difficile per te creare qualcosa di altrettanto riuscito e originale per il seguito/antefatto di "Alien". Perchè hai rovinato tutto con Prometheus Ridley? Perchè?

giovedì 15 novembre 2012

La Cina che verrà, forse

Oggi i cinesi hanno finalmente annunciato ufficialmente il nome dell'uomo che guiderà la Repubblica Popolare per i prossimi dieci anni. Ieri si erano chiusi i lavori del congresso del Partito Comunista durante il quale più di duemila delegati provenienti da tutto il paese si erano riuniti per determinare la futura classe dirigente. Naturalmente non è vero niente, i nomi dei futuri governanti erano già stati decisi da quattro o cinque persone molto tempo prima e i nomi circolavano da un po'; ma i cinesi sono particolarmente appassionati dalle grandi coreografie, e uno spettacolo come quello del grande palazzo del popolo infarcito di fiori, bandiere e persone plaudenti ricorda ai cinesi stessi e al mondo tutto che il comunismo della Repubblica Popolare è vivo e vegeto e intende condizionare il mondo per lungo tempo ancora dando l'impressione di granitica e immutabile solidità e continuità. La Cina moderna non è più neppure parente di quella di Mao, a dispetto della sua immagine onnipresente. Le riforme economiche ne hanno fatto un paese moderno che si trova nella singolare posizione di dover far convivere il più selvaggio sviluppo economico con un sistema politico monolitico e repressivo nei confronti di qualsiasi tipo di dissenso. La nuova dirigenza cinese rappresenta una novità anche in campo generazionale e forse saprà portare sviluppi e novità in direzione di una maggiore libertà politica. Io penso che la Cina cambierà in questo, e probabilmente lo farà molto lentamente, alla cinese. Fatti come quelli di Tien An Men non sono più neppure immaginabili nella Cina moderna: Pechino è una città nella quale si respira una grande aria di libertà ma anche di estremo controllo, la repressione è dietro l'angolo, ma qualcosa sta cambiando. L'artista iraniana Soody Sharifi (che di governo repressivo se ne intende) sostiene che “quando un governo reprime il popolo, l'arte si fa espressione di dissenso”, a volte sotto gli stessi occhi del potere. Succedeva anche da noi durante il fascismo e la stessa cosa ho avuto la sensazione di coglierla in Cina. A Pechino e a Shangai i quartieri degli artisti sono dei piccoli ghetti dove i mercanti d'arte hanno trovato il modo di fare business ma dove fra le righe si legge il germe di una voglia di nuovo che sta coinvolgendo una nuova generazione di giovani cinesi che saranno i veri portatori del cambiamento.

mercoledì 14 novembre 2012

Non hanno capito mica niente


Sono passati undici anni dallosciagurato G8 di Genova. Uno si immagina che nel frattempo al ministero dell'interno abbiano un poco affinato i criteri di selezione degli agenti e dei quadri dirigenti e che magari abbiano dedicato maggior attenzione alla preparazione delle strategie da adottare nelle piazze durante eventi di protesta di massa. Ecco, giusto per non fare figure di merda ed evitare che troppa gente si faccia male.
Uno si immagina tutto questo e poi gli tocca di vedere roba così

martedì 13 novembre 2012

Smartphone

Ecco, mi sono reso conto che da quando mi sono attrezzato di uno di questi ne sono diventato un po' schiavo. Ho scoperto che twitter sembra fatto apposta per essere usato così e mi sono imbattuto in Instagram. Così ho un po' trascurato questo spazio. Magari è meglio così, in fondo non è che brilli per originalità e poi pare che il mondo dei blog vecchia maniera sia in estinzione. Però mi dispiace, ci sono affezionato, non vorrei lasciarlo perdere.

mercoledì 7 novembre 2012

Cos'è l'archeologia

Capita alle volte che trovandomi in certe occasioni conviviali con persone che non conosco si finisca col parlare di mestieri: cosa faccio io, cosa fai tu, roba così. Se la media delle professioni è abbastanza ordinaria quando salta fuori che faccio l'archeologo (che faccio, non che lo sono) le reazioni sono spesso del tipo, "wow! che bello, fai un mestiere bellissimo". Vero, ma non per l'idea che se ne fa generalmente la gente, è vero solo perchè chi lo fa ha una tara mentale fin da bambino che non gli permette di vedere l'assurdità di certe situazioni con la razionalità necessaria. Come quella roba nella foto, che è merda, liquame per concimare campi sparato da un contadino con il suo mezzo agricolo nel campo in cui si trovava lo scavo dove lavoravo pochi giorni fa. Il concime, il cui odore nauseabondo potete solo immaginarlo, ad un certo punto non ha trovato ostacoli ed ha cominciato ad entrare nello scavo allagandolo. Il risultato è stato che per quattro ore mi sono trovato a pochi metri da questo acquitrino insieme ad una decina di ragazzi più giovani di me occupati a confrontare i rispettivi brillanti curricula universitari mentre pulivano sassi immersi in un fetido odore di merda e la cosa assumeva man mano sempre di più un che di surreale. L'archeologia in questo paese può essere un lavoro di merda.