sabato 30 gennaio 2010

Io non voglio essere il prodotto del mio ambiente... Voglio che il mio ambiente sia il mio prodotto


Attenzione, piccolo avvertimento, questo post contiene degli spoiler sul film "the departed", chi non l'avesse visto e avesse intenzione di farlo, cosa che consiglio decisamente, farebbe meglio a non proseguirne la lettura.

Detto questo riassumo brevemente la vicenda: nel bellissimo film di Scorsese un pericoloso gangster irlandese, Frank Costello (Jack Nicholson) si "prende cura" fin da ragazzino del giovane Colin Sullivan (Matt Damon), fino a vederlo entrare con ottimi presupposti di carriera nel corpo di polizia di Boston. Colin è una creatura di Costello, lo scopo della sua presenza nella polizia è quello di favorire i suoi affari criminali. Ma la vicenda principale del film tratta il tentativo incrociato da parte di polizia e criminali di scoprire i rispettivi elementi infiltrati, così che una delle attività principali di Colin diventa quella di scoprire l'identità dell'agente infiltrato nella banda di Costello, Billy Costigan (Leonardo di Caprio). Verso la fine del film, in un susseguirsi di colpi di scena, Colin Sullivan si trova di fronte al suo padrino, durante un'azione di polizia, da lui condotta. A quel punto del film si trova in una situazione delicata, corre davvero il rischio che la sua posizione si comprometta e il suo legame col malavitoso venga scoperto, così, trovandosi in una posizione di vantaggio decide di uccidere Costello, riuscendo ad uscire da tutti gli impicci in cui si trovava senza scoprirsi e passando da eroe. Il film poi prosegue con altri colpi di scena inaspettati che non rivelerò.
Io non so perchè, non c'entra assolutamente niente, ma tutta questa storia mi è venuta in mente l'altro giorno guardando il nostro capo del governo a Reggio Calabria, circondato dai sui ministri che programmava la sconfitta della mafia elencando i suoi innumerevoli successi nella lotta alla stessa.

mercoledì 27 gennaio 2010

Io mi ricordo

Chelmno fu la prima località polacca dove iniziò lo sterminio degli ebrei con il gas, l'operazione ebbe inizio il 7 dicembre 1941, lo stesso giorno dell'attacco giapponese a Pearl Harbour. Complessivamente a Chelmno furono uccisi 400000 ebrei sempre con il sistema dei camion a gas. Delle 400000 persone che arrivarono a Chelmno se ne salvarono solo due, Michael Podchlebnik e Simon Srebnik. Quest'ultimo aveva poco più di tredici anni, suo padre era stato ucciso sotto i suoi occhi nel ghetto di Lodz e sua madre asfissiata nei camion del gas, lui fu arruolato dalle Ss in un reparto di “ebrei di lavoro”, incaricato di curare la manutenzione dei campi. Gli appartenenti a questi reparti erano anch'essi destinati a morire ma Simon grazie alla sua agilità riuscì sempre a vincere le gare di salto e corsa con le caviglie incatenate che le SS organizzavano per fare le selezioni. Anche la sua voce lo aiutò a salvarsi: quando si doveva dar da mangiare ai conigli dell'allevamento SS il ragazzo risaliva il fiume vicino al campo su una barca con una guardia, fino ad un campo di erba medica e durante il tragitto cantava arie del folklore polacco, il guardiano in cambio gli insegnava inni militari prussiani. A Chelmno tutti conoscevano Simon, i contadini polacchi e i civili tedeschi arrivati come coloni. Nella notte del gennaio 1945, due giorni prima dell'arrivo dei sovietici i tedeschi uccisero con una pallottola alla nuca gli ultimi “ebrei del lavoro”, anche Simon fu abbattuto, ma sopravvisse , fu raccolto da un contadino polacco e salvato da un medico dell'armata rossa. In seguito emigrò in Israele. Simon Srebnik tornò in Polonia solo molti anni dopo, a 47 anni. L'immagine di lui che risale lo stesso fiume che aveva percorso tante volte in quegli anni atroci apre il film “Shoa” del francese Claude Lanzmann: nove ore di racconti di testimoni della più grande strage di innocenti che la storia ricordi, alla quale il regista lavorò per dodici lunghissimi anni. Storie che varrebbe la pena ascoltare.



Complimenti!

martedì 26 gennaio 2010

Secondo me...


Allora, oggi leggo che il premier lo avrebbe sgridato, ieri lo aveva già fatto il ministro degli esteri dissociandosi dalle sue dichiarazioni e poi tutti giù a genuflettersi di fronte al potente alleato americano. Però stamattina "Il giornale" scriveva che aveva ragione lui quando ha definito patetico l'intervento degli americani e ha criticato ferocemente la gestione degli aiuti ad Haiti. Io domenica l'ho vista l'intervista dell'Annunziata mentre lui si autoincensava dicendo che è un uomo controcorrente abituato a gestire emergenze e operare in situazioni estremamente delicate senza perdere tempo a farsi bello, e per tutto il tempo ho pensato, "quest'uomo ha un piano, o qualcuno ce l'ha per lui". Pensateci, qual'è un italiano oggi estremamente popolare, capace di raccogliere consensi bipartisan, ma molto vicino al presdelcons e non legato al "teatrino della politica"?
Esatto Guido Bertolaso, l'uomo giusto su cui punterei se fossi alla ricerca di un successore alla presidenza del consiglio e dovessi liberarmi di concorrenti scomodi che mi vogliono fare le scarpe.

Se ne sono andati


Per anni andando a lavorare la mattina ho ascoltato il GR2, edizione delle 7,30. Per anni alla fine del notiziario ho anche ascoltato questa signora che molto sinteticamente leggeva l'oroscopo del giorno. Non me ne frega niente degli oroscopi, non ci credo, ma la voce di Linda Wolf l'ho sempre trovata affascinante, esattamente come immaginavo potesse essere quella di una non più giovane signora colta d'altri tempi. E così ascoltavo sempre affascinato i suoi oroscopi dimenticandoli un istante esatto dopo che lei aveva finito di elencare il destino dei vari segni per la giornata. Ho sempre cercato di immaginare che viso potesse avere questa donna che ho ascoltato per anni e ora che lei se ne è andata sono andato a cercare una sua foto e ho visto una signora dai tratti gentili che corrisponde abbastanza a come mi ero immaginato potesse essere.
La stessa cosa non l'ha fatta chi ha scritto questo articolo, andando a prendere la prima foto che appare facendo una ricerca con "google immagini" e senza verificare l'identità della persona nella foto. Superficiali.

sabato 23 gennaio 2010

Help is on the way

Ho fatto il mio compitino, ho preso il mio cellulare e ho digitato il numero a cui inviare 2 euro destinati ad aiutare le popolazioni terremotate di Haiti. E' il minimo che posso fare, mi sono detto, una delle pochissime azioni utili possibili dal calduccio dei nostri salotti, la valvola di sfogo della coscienza del mondo ricco per mettersi il cuore in pace e poter dire: ho fatto il mio dovere, ho contribuito a salvare delle vite. Poi, sempre dal calduccio del mio salotto, guardo i notiziari in tv e vedo immagini spaventose, ascolto servizi che raccontano storie terribili di sofferenza e disperazione di un'intera nazione, apprendo della confusione e della difficoltà di gestire gli aiuti; notizie che con il passare dei giorni scivolano sempre più indietro nei titoli e mentre guardo tutto questo penso ai miei due euro. Sono sicuro che tutto il mondo ha fatto grande esercizio di solidarietà, i miei modesti due euro contribuiranno in piccolissima parte a creare una ricchezza enorme destinata a portare aiuto e speranza ad Haiti, ma quando? Mi risulta che la gente ne abbia parecchio bisogno adesso e da quello che sento c'è qualcosa che non funziona. Ho visto aerei che scaricavano enormi quantità di generi di prima necessità, cibo e medicinali con i paracadute, senza nessuna possibilità di controllo sulla loro destinazione, ho sentito interviste a responsabili di associazioni umanitarie che sono sul posto e non hanno idea di come fare a distribuire gli aiuti e intanto i bambini cominciano a sparire, le organizzazioni criminali si stanno impadronendo di grandi quantità di scorte di cibo e medicine che distribuiranno con il contagocce facendosi pagare da gente senza più nulla e tutto questo sempre più lontano dai nostri occhi e dalle nostre orecchie.

sabato 16 gennaio 2010

Se ne sono andati


Il 6 agosto 1945 Tsutomo Yamaguchi si trovava a Hiroshima per un viaggio di lavoro. Quando "Fat boy", la prima bomba atomica usata dagli americani lanciata dal bombardiere "Enola Gay" distrusse la citta, tsutomo era su un autobus a 3 km dall'esplosione. Miracolosamente riuscì a sopravvivere pur riportando numerose ferite e ustioni. Pochi giorni dopo rientrò nella sua città, Nagasaki, dove sopravvisse anche allo scoppio della seconda bomba atomica mentre stava raccontando la sua esperienza ai colleghi. Pochi giorni fa quest'uomo incredibilmente fortunato e testimone delle due più spaventose distruzioni operate dall'uomo se ne è andato dopo una vita dedicata a combattere la follia nucleare.

Altai

"...Dovete sapere che le case di Costantinopoli sono costruite da maestranze miste. Il motivo è presto detto. I carpentieri turchi sono molto bravi a lavorare e segare il legno, ma non sanno tagliare la pietra. E una casa senza fondamenta di pietra è una casa instabile. Ecco perchè si ricorre agli scalpellini armeni, greci e arabi. Così gli uni gettano il basamento, gli altri costruiscono i piani superiori e il tetto.
L'ambasciatore francese approfittò della pausa per ribattere.
-Non vedo che c'entrino i muratori con la tolleranza.
-Oh, c'entrano eccome eccellenza...Voi conoscerete senz'altro l'episodio biblico della Torre di Babele. Ebbene, molti credono che il Signore disperse le lingue degli uomini per punirli, ma è l'esatto contrario. Egli vide che l'uniformità li rendeva superbi, dediti a imprese tanto eccessive quanto inutili. Allora si rese conto che l'umanità aveva bisogno di un correttivo e ci fece dono delle differenze. Così i muratori, di costumi e fedi diversi, devono trovare un modus vivendi che consenta di portare a termine l'edificio e per questo non serve una tolleranza concessa, ostentata, com'è quella che viene dal potente, bensì una tolleranza esperita, vissuta ogni giorno, con la consapevolezza che se essa venisse meno, la casa crollerebbe e si rimarrebbe senza riparo...".

Questo è un libro scritto bene, da gente che sa scrivere bene e che ha qualcosa da dire.

giovedì 14 gennaio 2010

Parolaio

Ieri il presdelcons ha potuto permettersi di spendere personalmente la sua persona per dichiarare che, visto lo stato attuale di crisi (quale crisi, quella che era un'invenzione dei disfattisti? Quella che, vabbè ma l'Italia è il paese che l'ha affrontata meglio e ne uscira prima?), non è attualmente possibile un abbassamento delle tasse. Il fatto che gli occhi di tutti in quel momento fossero rivolti al disastro di Haiti ha contribuito a far sì che se ne sia parlato poco, l'ulteriore contributo di telegiornali amici (studio aperto delle 12 non ha minimamente trattato l'argomento) da l'impressione che la tempistica del governo nel trattare la questione si profili come un discreto caso di sciacallaggio politico mediatico.

mercoledì 13 gennaio 2010

Se ne sono andati


Centomila haitiani, almeno, cittadini del mondo di serie C o ancora meno, gente per cui non ci sarà nessun governante dell'amore pronto a fare miracoli e scusate se non me ne frega niente che fra i morti forse ci sia anche un italiano, vedrete che quando si saprà il suo nome ci sarà il corteo di microfoni e telecamere fuori dalla casa dei suoi parenti che oscurerà la vera proporzione di una tragedia immane. Certamente il mondo intero ora si muoverà verso Haiti, gli aiuti già in partenza arriveranno e faranno il possibile e l'impossibile, ma fra pochi giorni il sipario calerà sulla notizia e come tutte le altre volte che questa cosa è successa in passato, Haiti sarà riposta in un angolino dell'interesse del resto del mondo e tutti continueremo nella normalità delle nostre esistenze, impotenti e inconsapevoli

un mondo migliore (sarebb)è possibile


Non c'è molto che si possa fare, se la Terra decide di darsi una scrollatina noi altri siamo destinati a soccombere, sempre, o quasi. Terremoti, eruzioni vulcaniche, uragani, maremoti, sono manifestazioni di forze troppo enormi perchè si possa pensare di dominarle o anche solo controllarle. La millenaria presunzione dell'uomo di poter regolare le forze della natura non ha mai portato a grandi risultati. Su questo pianeta siamo ospiti ma ci comportiamo come se fossimo i proprietari. Solo perchè abbiamo avuto qualche botta di culo evolutiva siamo convinti di poter trattare ogni altra forma di vita come ci pare e di poter trasformare ogni tipo di ambiente per adattarlo alle nostre esigenze. La terra ha impiegato miliardi di anni per raggiungere l'equilibrio che ha portato allo sviluppo della vita e noi solo qualche decennio per combinare un casino irreparabile.
Essere ottimisti con le prospettive che ci sono per il futuro non è facile, ma alcune persone hanno percorso una via a cui varrebbe la pena dare attenzione per creare un futuro migliore: persone come Cesar Manrique, artista spagnolo nativo di Lanzarote e morto nel 1992, che con la sua opera ha contribuito a promuovere un modello di intervento in chiave di sostenibilità che ha lo scopo di tutelare il patrimonio culturale e naturale del territorio e lo ha fatto realizzando strutture, a partire dalla sua stessa casa fino ai luoghi di maggior attrattiva turistica, che si integrano perfettamente nella particolare conformazione di origine vulcanica dell'isola senza risultare minimamente aggressivi.
Adattare l'intervento dell'uomo alle caratteristiche del territorio e non violentarlo mutandone forzatamente la natura, questa dovrebbe essere la ricetta.

domenica 3 gennaio 2010

Cominciamo bene


L'art. 231 del testo unico di pubblica sicurezza specifica: "Sotto la denominazione di mestiere di ciarlatano si comprende ogni attività diretta a speculare sull'altrui credulità o a sfruttare o alimentare l'altrui pregiudizio, come gli indovini, gli interpreti di sogni, i cartomanti, coloro che esercitano giochi di sortilegio, esorcismi o millantano o affettano in pubblico grande valentia nella propria arte o professione...". Il 29 dicembre raidue, canale televisivo del servizio pubblico di stato di cui da poco è diventato vice direttore il valente Roberto Giacobbo, ha mandato in onda in prima serata una lunghissima trasmissione dedicata all'oroscopo del 2010 di Paolo Fox. Grandi contenuti, grandi ospiti e grandi giramenti di palle miei per l'ennesima presa per il culo. Dare un occhio all'oroscopo può essere anche un'attività divertente la mattina per farsi quattro risate tra amici, ma dargli l'importanza e la rilevanza di una prima serata di fine anno è criminale perchè, come giustamente fa rilevare il CNU (consiglio nazionale utenti), il rischio è che si sfrutti la superstizione, la credulità o la paura, in particolare delle categorie di utenti psicologicamente più vulnerabili. Ad ogni modo invito a dare un'occhiata al sito del cicap che ogni anno pubblica l'esito delle grandi previsioni degli astrologi per l'anno precedente.
Se poi vi sentite influenzati dal transito di qualche pianeta nel vostro segno, tenete conto che esiste una cosa che si chiama precessione degli equinozi che in soldoni significa che la terra si muove nello spazio e la sua posizione rispetto alle stelle e alle costellazioni si modifica nel tempo, cosa della quale la maggior parte degli oroscopi non tengono conto, continuando a tenere buone carte del cielo vecchie più di mille anni. In pratica la reale posizione dei pianeti e della luna nel cielo è completamente differente da quella annunciata dagli astrologi.