"...Dovete sapere che le case di Costantinopoli sono costruite da maestranze miste. Il motivo è presto detto. I carpentieri turchi sono molto bravi a lavorare e segare il legno, ma non sanno tagliare la pietra. E una casa senza fondamenta di pietra è una casa instabile. Ecco perchè si ricorre agli scalpellini armeni, greci e arabi. Così gli uni gettano il basamento, gli altri costruiscono i piani superiori e il tetto.
L'ambasciatore francese approfittò della pausa per ribattere.
-Non vedo che c'entrino i muratori con la tolleranza.
-Oh, c'entrano eccome eccellenza...Voi conoscerete senz'altro l'episodio biblico della Torre di Babele. Ebbene, molti credono che il Signore disperse le lingue degli uomini per punirli, ma è l'esatto contrario. Egli vide che l'uniformità li rendeva superbi, dediti a imprese tanto eccessive quanto inutili. Allora si rese conto che l'umanità aveva bisogno di un correttivo e ci fece dono delle differenze. Così i muratori, di costumi e fedi diversi, devono trovare un modus vivendi che consenta di portare a termine l'edificio e per questo non serve una tolleranza concessa, ostentata, com'è quella che viene dal potente, bensì una tolleranza esperita, vissuta ogni giorno, con la consapevolezza che se essa venisse meno, la casa crollerebbe e si rimarrebbe senza riparo...".
Questo è un libro scritto bene, da gente che sa scrivere bene e che ha qualcosa da dire.
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