mercoledì 22 dicembre 2010

Suggerimenti scemi

Genitori, tenete a casa i vostri figli che le manifestazioni sono frequentate da potenziali assassini. D'accordo. A parte che si potrebbe dire qualcosa sul fatto che alcuni di quei potenziali assassini portano una divisa. Ma come la mettiamo poi con gli zii e le cugine potenziali assassini in casa?

martedì 21 dicembre 2010

martedì 14 dicembre 2010

E adesso date un’occhiata anche a Keith Richards

Celebrity-Image-Ozzy-Osbourne-250331 Magari sarà una di quelle  cose che servono ad alimentare il mito, oppure no. Guardandolo bene in effetti qualche pensiero viene. Ma pare che ci sia dello straordinario nel fatto che Ozzie Osbourne sia ancora al mondo nonostante la condotta di vita sostenuta  per olte 60 anni. Lo dice lui stesso: “ Considerando la piscina di alcolici che ho ingollato nel corso degli anni, per non dire della cocaina, morfina, sonniferi, LSD e sciroppi per la tosse, non c’è davvero alcuna ragione plausibile per cui io debba essere ancora vivo”. La stessa cosa devono averla pensata anche alcuni ricercatori di società private che lo hanno convinto a sottoporsi ad un esame completo del suo DNA, nella speranza di scoprire il segreto della sua sopravvivenza, magari trovando qualcosa di non umano. E la sorpresa è arrivata, almeno in parte: pare che nel patrimonio genetico della rock star sia stato rinvenuto una piccola porzione di un cromosoma che sarebbe di origine neanderthaliana. Ora riguardate attentamente le immagini di Ozzie, valutatene le caratteristiche morfologiche e correte a procurarvi un volume di antropologia. Somiglia vero? In realtà le cose stanno un po’ diversamente. Pare che gli stessi ricercatori che hanno effettuato le analisi siano scettici di fronte al risultato. In effetti la traccia genetica in comune con il nostro cugino preistorico rinvenuta non è necessariamente dovuta a qualche tipo di, diciamo così, licenziosità di qualche antico Sapiens-Sapiens annoiato alla ricerca di nuovi eccitanti stimoli erotici. La cosa più probabile è l’origine del cromosoma sia da cercare ancora più lontano, forse in un ominide antenato comune di Sapiens e Neanderthal. Tutto molto affascinante. Comunque stiano le cose, magari Ozzie ha solo avuto un gran culo.

lunedì 13 dicembre 2010

Polvere di stelle

peekskill_thomas

Il mio amico Antonio manifesta sempre vistosi segni di inquietudine ogni qualvolta, durante una conversazione, viene affrontato un argomento che abbia a che fare con la possibilità di impatti fra la terra e altri corpi celesti. Voglio subito tranquillizzarlo: è stato calcolato che la dimensione limite di un oggetto che potrebbe “sterilizzare” definitivamente la terra è di oltre 100 km. Oggetti del genere sono abbastanza visibili e le probabilità di incrociarne uno nei prossimi 20 miliardi di anni sono piuttosto remote. Detto questo, in effetti qualche problemino potrebbe esserci. Ogni giorno ci piovono sulla testa un centinaio di tonnellate di detriti; ogni ora un sasso di un metro entra nell’atmosfera e più o meno una volta al mese incocciamo in una roccia di cinque metri che libera negli strati alti dell’atmosfera più o meno l’energia dell’atomica di Nagasaki. Nel 1908 un “sassolino” di trenta metri esplose 8 km sopra una foresta siberiana polverizzando 80 milioni di alberi. Fortunatamente colpì un’area disabitata e ben prima della guerra fredda se no sai che casino. Un impatto dalla portata sufficientemente devastante per causare un’estinzione (come quello che fece fuori i dinosauri per intenderci) capita una volta ogni 100 milioni di anni. L’ultimo avvenne 65 milioni di anni fa quindi dovremmo star tranquilli per i prossimi 35. Ma la statistica non è una scienza esatta. Nel frattempo dovremo solo stare attenti a schivare i sassolini, come quello che colpì ad una coscia una signora mentre era sdraiata in soggiorno o quello che “tamponò” una Chevrolet Malibu. Non è il caso di essere pessimisti, basta prendere qualche piccola precauzione, come per esempio abitare ai piani più bassi di un edificio oppure cercare di stare più tempo possibile in piedi, per ridurre la superficie esposta. In ogni caso le probabilità di morire colpiti da un asteroide sono più o meno 1 su 700000, qualsiasi altra cosa è più pericolosa. Se volete divertirvi a fare dei calcoli esiste on line il “catastrophe calculator”, scegliete tutti i parametri di un impatto e godetevi il risultato.