mercoledì 13 gennaio 2010

un mondo migliore (sarebb)è possibile


Non c'è molto che si possa fare, se la Terra decide di darsi una scrollatina noi altri siamo destinati a soccombere, sempre, o quasi. Terremoti, eruzioni vulcaniche, uragani, maremoti, sono manifestazioni di forze troppo enormi perchè si possa pensare di dominarle o anche solo controllarle. La millenaria presunzione dell'uomo di poter regolare le forze della natura non ha mai portato a grandi risultati. Su questo pianeta siamo ospiti ma ci comportiamo come se fossimo i proprietari. Solo perchè abbiamo avuto qualche botta di culo evolutiva siamo convinti di poter trattare ogni altra forma di vita come ci pare e di poter trasformare ogni tipo di ambiente per adattarlo alle nostre esigenze. La terra ha impiegato miliardi di anni per raggiungere l'equilibrio che ha portato allo sviluppo della vita e noi solo qualche decennio per combinare un casino irreparabile.
Essere ottimisti con le prospettive che ci sono per il futuro non è facile, ma alcune persone hanno percorso una via a cui varrebbe la pena dare attenzione per creare un futuro migliore: persone come Cesar Manrique, artista spagnolo nativo di Lanzarote e morto nel 1992, che con la sua opera ha contribuito a promuovere un modello di intervento in chiave di sostenibilità che ha lo scopo di tutelare il patrimonio culturale e naturale del territorio e lo ha fatto realizzando strutture, a partire dalla sua stessa casa fino ai luoghi di maggior attrattiva turistica, che si integrano perfettamente nella particolare conformazione di origine vulcanica dell'isola senza risultare minimamente aggressivi.
Adattare l'intervento dell'uomo alle caratteristiche del territorio e non violentarlo mutandone forzatamente la natura, questa dovrebbe essere la ricetta.

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