mercoledì 26 novembre 2014

Cose meravigliose

26 novembre 1922

Le prime parole che howard Carter pronunciò dopo aver dato una sbirciatina all'interno della tomba di re Tut

martedì 18 novembre 2014

Alcune cose che penso di Interstellar (senza spoiler)


2001 Odissea nello Spazio è la pietra di paragone per qualsiasi cosa sia venuto dopo, non potrebbe essere diversamente. Non che la fantascienza mancasse nel cinema anche prima del 1968, ma il film di Kubrick cambiò ogni cosa, chiunque abbia affrontato il genere in seguito non ha potuto non tenerne conto e ogni film che trattasse la conquista dello spazio da allora ha dovuto pagare il prezzo del confronto con un capolavoro irraggiungibile. Ma la fantascienza è la fantascienza, e Kubrick è Kubrick; la fantascienza fatta da Kubrick (oltretutto spalleggiato da Arthur C. Clarke) gioca un altro sport, tutti gli altri sono destinati ad arrivare dietro. Questo è il punto e questo è il destino anche di Cristopher Nolan, per quanto il suo Interstellar sia, a mio parere un ottimo film, destinato a occupare un posto molto alto nella classifica del genere. Il fatto è che nessuno è mai stato capace di prevedere il futuro così bene come Kubrick nella rappresentazione della conquista spaziale. Solo un anno dopo l'uscita di 2001 l'uomo sbarcò sulla Luna e l'effetto di verosimiglianza del film con la realtà fu tale che ancora oggi complottisti e trasmissioni tv (vedi Mistero) ci propinano la storia che in realtà lo sbarco sulla Luna fu tutta una finzione e il regista delle false scene dell'allunaggio fu forse proprio lo stesso Stanley Kubrick. Kubrick aveva posto la sua missione su Giove poco più di 30 anni avanti a se. Nolan non ci dice quanto avanti nel futuro si svolga la sua storia, possiamo immaginare non molti decenni, entro questo secolo probabilmente. Non ci dice neppure cosa sia successo nel mondo arrivato sull'orlo del collasso con un'umanità prossima all'estinzione, lascia spazio all'immaginazione, e sapete che c'è? Va benissimo così, perchè ogni ipotesi è plausibile per spiegare alcune cose non dette, dalla guerra globale ai disastri e collassi ambientali. La fantascienza mi piace perchè non mi costringe a pensare troppo in termini di verosimiglianza e coerenza, al cinema c'è bisogno anche di questo. Quando la fantascienza parte da presupposti scientifici è anche meglio, ma rimane pur sempre fantascienza e non starò a fare troppo il polemico se alcune cose non vanno assolutamente. Alcune volte la quantità di informazioni scientificamente plausibili e sensate distribuite da un film del genere sono più di quelle che molte persone comuni apprenderanno in una vita intera (specie se guarda servizi giornalistici come quello che il tg4 ha recentemente mostrato sulla missione Rosetta), quindi va bene così. Se posso imputare qualcosa al film di Nolan forse è la lunghezza, quasi tre ore per lasciare anche alcune cose in sospeso sono forse troppe, ma personalmente non mi sono annoiato e alcune scene le ho trovate incantevoli. Inoltre mettete in un film concetti come singolarità e orizzonte degli eventi e farete di me un bambino felice. Credo che Interstellar sarebbe materia eccezionale per una miniserie televisiva, genere che sta sempre più entrando in competizione con il cinema tradizionale. Una versione della storia spalmata su una dozzina di episodi (pensate a True Detective per esempio) consentirebbe di non preoccuparsi più dei limiti di tempo imposti dalla durata di un film al cinema e al contempo permetterebbe una maggior descrizione dei personaggi e anche una miglior spiegazione di alcune situazioni che hanno dato noia a molti a cui il film non è piaciuto. L'unico difetto della televisione è che non potrebbe mai sostituire la gioia per gli occhi che solo uno schermo cinematografico può offrire.

sabato 8 novembre 2014

Lucy



Il cervello umano è un organo veramente straordinario, giunto all'attuale livello di perfezione grazie a milioni di anni di evoluzione. Nonostante rappresenti soltanto il 2% di tutto il corpo umano, per funzionare correttamente al meglio delle sue possibilità il cervello necessita del 20% del complessivo fabbisogno energetico dell'organismo. Al più alto livello delle sue potenzialità un cervello normale sviluppa una quantità di energia pari a quella di un quadricipite al massimo dello sforzo o, come nel caso di alcuni, di un dito medio. Nonostante questo enorme dispendio di risorse il cervello umano non è mai in grado di far funzionare più del 2% dei suoi neuroni contemporaneamente, altrimenti la quantità di glucosio necessaria si esurirebbe in modo da mandare in collasso il corpo e ci farebbe svenire. In alcuni casi si attivano nel cervello aree che di solito non sono utilizzate, questo succede nei soggetti affetti di "Sindrome del savant" per esempio, capaci di attività spesso eccezionali, al limite del miracoloso ma al prezzo di notevoli difficoltà che rendono loro pressochè impossibile un'esistenza normale. Luc Besson nel suo ultimo film, interpretato da Scarlett Johansson, parte dall'ipotetico ma generalmente conosciuto assunto per il quale ognuno di noi userebbe solo una minima parte delle proprie capacità cerebrali. In realtà ognuno di noi usa esattamente la parte di cervello che gli è possibile, no, questo non è vero, molti ne usano meno. Comunque, il film di Besson è una travolgente corsa di un'ora e mezza, corredata di grande quantità di violenza sanguinaria, inseguimenti spettacolari e immagini di una natura meravigliosa sparse qua e là che sono forse il vero senso di quello che Besson vuole dire allo spettatore. La storia non è fondamentale, godetevi lo spettacolo, non fatevi troppe domande di carattere eminentemente scientifico, neppure la Lucy preistorica che si vede ad un certo punto è veramente la prima donna, in realtà appartiene ad un ramo evolutivo che non ha portato a Sapiens. Besson usa strumenti tipici del cinema d'azione che gli appartengono e usa sapientemente perchè gli interessa dirci che in fondo non siamo altro che una piccola cosa in questo universo che è immenso, meraviglioso e non riusciremo mai a comprendere del tutto. Questo dovremmo tenerlo sempre presente.

venerdì 7 novembre 2014

Riaprire quella porta


Ieri ho scritto un post qui dopo un sacco di tempo che non lo facevo e che addirittura non aprivo la pagina del blog. Ecco, devo dire che mi sono sentito un po' in colpa: è stato come aprire la porta di una stanza abbandonata nella quale sono custodite cose alle quali sono piuttosto affezionato e che stavo quasi dimenticando. Così ho pensato di dare un po' di aria alla stanza, perchè ha un qual certo aroma di chiuso e ammuffito e magari lascio la porta aperta, così ogni tanto mi ricordo di entrarci

giovedì 6 novembre 2014

"O'calippo il mio Filippo mi accontenta e me lo da"


Solo poche righe per commentare il servizio fotografico pubblicato da "Chi", noto prestigioso settimanale di opinione, sulle abitudini alimentari del ministro Madia, servizio di cui ieri si è molto discusso sul Twitter. Premetto che le battute volgari e sessiste sono squallide e fuori luogo, e lo sono anche quando vengono fatte nei confronti dell'attuale fidanzata dell'anziano ex leader a cui non si può certo imputare la giovanile e innocente partecipazione ad un video musicale di noto cantante partenopeo la cui canzone densa di contenuti è citata in parte nel titolo di questo post. Premesso questo il punto è un altro e riguarda il modo con il quale le notizie vengono costruite e diffuse, che è tipico di una certa categoria di presunti giornalisti specializzati in fango. In questo caso la cosa che veramente ho trovato quantomeno in malafede è stata la reazione alle critiche del responsabile del noto settimanale, che su twitter ha commentato con l'hashtag #duepesiduemisure  le fotografie colte di rapina del ministro Madia intenta a mangiare un gelato all'interno della propria auto con il video di cui sopra nel quale la fidanzata di Papi si destreggiava (non da sola) con un Calippo. Adesso qualcuno di quelli (compreso il signor Cruciani) che ieri hanno notato che c'era un sacco di gente che si scandalizzava per le foto alla Madia mentre invece  magari non aveva nulla da ridire sul fare battute becere sulla Pascale mi fa il favore di spiegarmi come è possibile paragonare le due cose, premettendo, lo ripeto che le battute e i commenti sessisti sono sempre un'idiozia. Resto in attesa, grazie.