venerdì 30 dicembre 2011
Anche loro
Ieri sera ho visto per la prima volta "Marie Antoinette" di Sofia Coppola e mi è piaciuto abbastanza, soprattutto per l'uso assai spregiudicato di pezzi anni ottanta nella colonna sonora che magari non c'azzeccano con la coerenza storica ma sono effettivamente molto efficaci per sottolineare la volontà della Coppola di fare della regina di Francia passata sotto a una ghigliottina un'icona pop. A proposito della colonna sonora poi ho scoperto anche un aneddoto carino. Evidentemente non sono l'unico che non ha digerito la frase sussurrata da Bill Murray a scarlett Johansson in "Lost in translation"; pare che quando Sofia ha chiesto al gruppo The Radio Dept. il permesso per usare tre loro brani nel film le abbiano risposto che l'avrebbero fatto solo se avesse rivelato loro il contenuto di quella frase. I pezzi nel film poi c'erano, ma la frase?
Se ne sono andati
giovedì 29 dicembre 2011
Is there anybody out there?
Kepler 22-B potrebbe essere il primo di una lunga serie di pianeti individuati nella nostra galassia che hanno tutte le carte in regola per ospitare la vita. La notizia ha fatto il giro del mondo nelle settimane scorse con la consueta dabbenaggine tipica dei media generalisti, con titoli sul genere: “Scoperto il gemello della terra” o cose evergreen come, “La NASA scopre ET”. La verità è che Kepler 22-B è un pianeta distante da noi 600 anni luce (in termini astronomici praticamente qui dietro), grosso quasi due volte e mezzo la terra , che orbita attorno alla sua stella, simile al Sole, in una zona nella quale l’acqua potrebbe trovarsi allo stato liquido, con tutte le conseguenze del caso. Ma allo stato attuale delle cose gli scopritori non sono ancora in grado di dire se il pianeta sia prevalentemente roccioso, liquido o allo stato gassoso, anche perchè farlo non è proprio facile, non è che lo vedono come nella fantasiosa immagine qui sopra, tanto accattivante quanto irreale. La notizia comunque è straordinaria e se si considera che sono già centinaia i pianeti giganti simili a Giove e a Saturno scoperti fino adesso, questo significherebbe che l’universo è un posto piuttosto affollato. Intanto il programma SETI, che si occupa della ricerca di vita extraterrestre attraverso l’analisi delle onde radio provenienti dalle stelle ha già annunciato che analizzerà i dati provenienti da Kepler 22-B, non si sa mai.
Il programma di ricerca Kepler, che ha portato nel 2009 al lancio del satellite che sta rivelando questo universo fitto fitto di pianeti era cominciato nel 1996 e per arrivare in porto ha dovuto affrontare ogni tipo di problema dovuto ai periodici tagli di fondi a cui la Nasa è stata sottoposta negli ultimi anni, in particolare negli otto anni di amministrazione Bush che i soldi li ha spesi per fare guerre un po’ dappertutto o anche in altre cazzate, come l'episodio, raccontato in un libro da un astronomo che faceva parte del programma, avvenuto allo US Naval Observatory di Washington, uno degli osservatori più antichi e prestigiosi degli Stati Uniti, dove si trova anche la residenza del vicepresidente. Durante la presidenza Clinton il vice presidente Al Gore spesso si recava all’osservatorio a curiosare, il suo successore, Dick Cheney, non ci è andato mai, ha trasformato il luogo in una fortezza rendendo infernale la vita per gli astronomi che ci lavoravano e per dare un’idea di quanto il suo interesse fosse rivolto alle stelle vi ha fatto costruire un bunker gigantesco. Una notte uno degli astronomi lo incontrò con la sua scorta e non resistette alla tentazione di salutarlo con un dito medio. il giorno dopo venne bandito e mandato forse a lucidare specchi di telescopi in Alaska. L’universo è un posto veramente grande, forse non riusciremo mai veramente a scoprire un granchè di più di quello che sappiamo, ma considerando che questo pianeta dove ci troviamo sta diventando sempre più piccolo io penso che non sarebbe male se si destinassero un po’ risorse in più per vedere dove sono tutti quanti là fuori.
mercoledì 28 dicembre 2011
martedì 27 dicembre 2011
Se ne sono andati
venerdì 23 dicembre 2011
Lovejoy
Tropici padani
Se ne sono andati
domenica 18 dicembre 2011
Gente incollata alla poltrona che pensa in grande
Hai visto mai che questi qui le province le aboliscono davvero. Bisogna cominciare a pensare delle alternative. Il presidente di quella dove abito io si è già messo al lavoro. A padania nazione corrisponde Brescia regione, et voilà!
sabato 17 dicembre 2011
Io li odio i nazisti dell'Illinois (sempre di più)
All’inizio dell’era agropastorale ci fu un piccolo cambiamento biologico che ci crea qualche problema ancora oggi. Quando in Medioriente si diffuse l’agricoltura il grano divenne l’elemento fondamentale della dieta umana. Il grano ha un sacco di proprietà importanti ma non contiene vitamina D e La carenza di vitamina D è una grossa iattura. L’organismo umano però fortunatamente produce un enzima che trasforma in vitamina D uno steroide che sta nel grano. Il problema è che questo enzima è sottocutaneo e viene attivato dai raggi UV; quando la melanina prodotta dall’organismo per proteggerlo dalla radiazione solare filtra i raggi UV per prevenire altri gravi danni alla pelle ne impedisce l’attivazione. Perchè il meccanismo funzioni è necessario che la pelle sia sufficientemente chiara per permettere il passaggio dei raggi UV. Questo è in sintesi il motivo per cui noi oggi, in questa parte del mondo, siamo bianchi. Perchè prima eravamo neri, capito? Neri, tutti, e venivamo dall’Africa.
venerdì 16 dicembre 2011
The time machine
I viaggi nel tempo sono una cosa veramente affascinante. Io per esempio fin da quando ero bambino sono sempre stato veramente rapito da mille emozioni nel guardare la volta celeste stellata pensando che la luce di ogni singola stella che vedo in quel momento è partita centinaia o migliaia di anni fa. Guardare il cielo notturno è l'unico vero modo che abbiamo di viaggiare indietro nel tempo, ogni altra cosa è pura speculazione, buona per la fantascienza o per interessanti teorie formulate dalla fisica moderna. C'è però un modo per provare la sensazione di un viaggio all'indietro nel tempo, a disposizione di chiunque di noi, è molto semplice: basta entrare da un qualunque fotografo, chiedere un rullino di stampe in bianco e nero e osservare la sua espressione.
mercoledì 14 dicembre 2011
Cent’anni oggi
Per fare qualcosa del genere oggi bisognerebbe proprio andare su Marte!
Siesta!
Dormire è un’attività che ci impegna per un terzo della nostra vita e nonostante questo i neuroscienziati non hanno ancora molto chiari i motivi per cui ne abbiamo bisogno; la cosa certa è che il cervello lavora molto anche mentre dormiamo. Gli studi più recenti hanno accertato che sonno e veglia sono regolati da equilibri molto delicati di forze composte da una parte da neuroni, ormoni e altre sostanze che fanno di tutto per tenerci svegli, contrastate da altre che fanno esattamente il contrario. Fortunatamente nessuno vince mai. Oggi molti scienziati sono convinti che l’abbiocco pomeridiano non abbia a che fare con quello che avete mangiato a pranzo, o a ore piccole notturne, ma che risponda ad un momento in cui queste forze opposte si trovano in stallo: questa situazione di stallo richiede molta energia da cui deriverebbe lo stato di sonnolenza. In poche parole il sonnellino pomeridiano risponderebbe ad una reale esigenza del nostro cervello di schiacciare una pennichella.
Oggi la mia compagna si è svegliata molto presto, ha preso un aereo, ed è volata in Spagna, a Madrid. Lì giunta ha noleggiato un’automobile con l’intenzione di andare a Salamanca dove è arrivata intorno alle 4 del pomeriggio per visitare un suo cliente in carcere, cosa che le è stata impedita fino alle 4,30, perchè stavano facendo la siesta. Noi ci trasferiremo laggiù molto presto.
lunedì 12 dicembre 2011
Cose che è meglio tenere a mente (ogni anno di più)
venerdì 9 dicembre 2011
Know your enemy!
Miyamoto Musashi è uno dei personaggi più famosi e celebrati della storia giapponese, vissuto a cavallo fra il XVI e il XVII secolo d.C. combattè, prima di ritirarsi intorno ai quarant’anni ad una vita di studio, più di 60 duelli, vincendoli tutti. Decine di film, romanzi, fumetti e serie tv ne hanno raccontato (esagerandole anche un pochino) le gesta. Le sue tecniche di combattimento hanno esercitato una grande influenza nei secoli che seguirono, in qualche caso anche per la strategia che adottò. All’inizio del ‘600 Musashi si impegnò in una serie di duelli con un clan di famosi spadaccini responsabili forse della morte di suo padre; nei primi due duelli, contro i fratelli a capo del clan, Musashi si presentò sul luogo fissato per il duello sempre in ritardo, quando quelli innervositi non lo aspettavano neppure più; in entrambi i casi colpì di sorpresa senza attardarsi in scuse e spiegazioni e uccise gli avversari con una spada di legno. Successivamente fu sfidato dal figlio di uno dei due capoclan, in quel caso adottò un metodo diverso: si nascose nel luogo del duello prima dell’appuntamento e sbucò fuori all’improvviso quando l’avversario arrivò, uccidendolo all’istante. Questi, insieme ad altri scontri fecero di Musashi una leggenda che dura ancora oggi. due giorni fa si è celebrato l’anniversario dell’attacco di Pearl Harbour, gli americani definirono il 7 dicembre 1941 “il giorno dell’infamia”. Io penso che fu un colpo di genio degli strateghi giapponesi, forse ispirati proprio da Musashi e che, in ogni caso, alla lunga non portò loro bene. Se poi vogliamo parlare di modi scorretti e disonesti di dare inizio ad una guerra possiamo sempre parlare dell’esistenza delle armi di distruzione di massa in Iraq, oppure del golfo del Tonchino in Vietnam.
martedì 6 dicembre 2011
safety car
Se dovessi usare un esempio ispirato alla F1 immagino che le cose potrebbero andare più o meno così: durante un gran premio l'auto che segue arrancando il leader della corsa riesce finalmente a superarlo e a staccarlo involandosi verso la vittoria perchè quello davanti ha parecchi prolemi e fatica a stare in strada; dopo poco però rimane coinvolta in un qualche incidente, mettiamo pure causato da altri, che so, dei doppiati. A quel punto fa il suo ingresso in pista la safety car, grigia e dalla velocità rassicurante; col suo incedere lento questa macchina costringe tutti i piloti a raggrupparsi lentamente in fila dietro di lei annullando tutti i distacchi e rimettendo più o meno tutti alla pari, magari dando anche a chi aveva problemi la possibilità di fermarsi ai box per risolverli. Dopo qualche giro, una volta che sono stati risolti i problemi in pista, la safety car se ne esce dal circuito lasciando che la gara riprenda, a quel punto tutti ripartono dallo stesso punto e così la macchina che aveva un sacco di problemi e li ha risolti fermandosi ai box ritorna in testa alla corsa e quell'altra che aveva già la vittoria in pugno se la prende in quel posto.
lunedì 5 dicembre 2011
domenica 4 dicembre 2011
Eccesso di zuccheri
sabato 3 dicembre 2011
Se ne sono andati
Anni fa a Firenze un ragazzo salì sul campanile di Giotto in pieno giorno e fece chiaramente capire di essere intenzionato a buttarsi di sotto. In pochissimo tempo sotto si radunò una folla composta da poliziotti, vigili del fuoco, ma anche da gente comune. La trattativa andò avanti per ore e così molta gente si organizzò con bibite e panini, qualcuno si portò anche una sedia per godersi comodamente lo spettacolo. Quando alla fine il giovane cedette e rinunciò al suo intento molti nella folla lo fischiarono e insultarono quasi avesse rovinato loro la giornata privandoli di un finale spettacolare. In questa storia la cosa che fa più impressione non è tanto la scelta del ragazzo di anticipare, esercitando il proprio libero arbitrio, il momento della morte, quanto il comportamento della folla che aveva manifestato il lato più bestiale e assurdo dell’essere umano reagendo in modo scomposto di fronte all’intenzione di un suo simile di togliersi la vita. Il suicidio imbarazza i benpensanti della nostra società conformista più dell’omicidio. Società che hanno stabilito che la proprietà della vita appartenga a uno stato o a una divinità trovano questa morte paurosa e inspiegabile e un rischio in quanto sfugge al controllo delle loro autorità. Questa settimana hanno scelto di lasciare la loro vita due persone note molto diverse per età, storia, condizione e chissà per quanto altro ancora. Entrambe le storie mi hanno molto impressionato: quella di Gary Speed, ex calciatore e allenatore del Galles, perchè si trattava di un ragazzo della mia età apparentemente nel pieno del successo e quella di Lucio Magri invece per la lucida determinazione con la quale lo storico fondatore del “Manifesto” ha definito ogni dettaglio della sua scelta. Non intendo entrare nel merito dei motivi che li hanno indotti a questo gesto, rientra nell’esercizio del libero arbitrio che ritengo essere sacrosanto diritto di ogni essere umano. Il suicidio, e mi rendo conto di addentrarmi in un territorio molto delicato, non va visto solo come il semplice desiderio di darsi la morte, ma forse anche come, anticipando un momento al quale in ogni caso nessuno di noi potrà sfuggire, il modo di affrontare un mondo inesplorato, forse attraente come una terra promessa, un ritorno alle origini, a quel nulla da cui noi tutti veniamo.
mercoledì 30 novembre 2011
Papà, ma gli attori del cinema non ce l’hanno mai la pipì?
Degli innumerevoli luoghi comuni cinematografici ce n’è uno in particolare che trovo più improbabile e fastidioso di altri, ma solo perchè la cosa mi tocca direttamente. Si tratta delle scene nelle quali i personaggi devono scavare grosse buche, normalmente senza sudare troppo e con attrezzi ridicoli, per trovare antichi forzieri, riesumare morti o cose così. Lo so perfettamente che i tempi del linguaggio cinematografico non sono sempre coincidenti con quelli della realtà, ho una laurea in storia del cinema. Però conosco anche il tempo e la fatica che ci vogliono per scavare una buca anche piccola, perciò tutte le volte mi scappa un commentino di disappunto. Ma questa, come dicevo, è una questione personale e nel cinema esistono molti altri luoghi comuni anche più assurdi o divertenti, come quello spassoso e ben rappresentato nel poster qui sopra, commissionato dalla HBO in occasione del New York International Latino Film Festival (NYILFF) insieme a molti altri che trovate qui.
sabato 26 novembre 2011
Se ne sono andati
Non ho mangiato carne che non fosse di pesce per una dozzina d'anni, non mi sono mai considerato un vegetariano vero e proprio e anche ora che da qualche anno ho ripreso a mangiar carne la cosa non è diventata un'abitudine: non la compro, non la cucino e tranne rari casi non ne sento la necessità o il desiderio. Condivido un sacco di opinioni con chi ha scelto il vegetarianesimo e quindi a rigor di logica la scena a cui ho assistito avrebbe dovuto sconvolgermi e contrariarmi, ma non è andata così. Questa femmina di circa un anno pesava 190 kg, è stata fatta uscire dalla sua stalla e uccisa con una pugnalata precisa al cuore prima che si rendesse conto di quello che stava succedendo. Un momento dopo era deposta al centro del cortile di una cascina e mentre una donna versava mestoli di acqua bollente sul suo corpo due uomini con dei coltelli toglievano le setole. Attorno tutti gli animali del cortile attendevano il momento in cui avrebbero festeggiato l'evento con qualche avanzo. Tutto si è svolto in modo molto "naturale", pareva di essere in quella famosa scena de "L'albero degli zoccoli", mancava solo il prete per benedire tutti e prendersi il suo pezzo. Questo maiale è stato allevato ed è morto in un modo e con gesti che probabilmente sono gli stessi da secoli, nessuna delle parti del suo corpo andrà sprecata. Nel nostro mondo asettico e globalizzato la scena a cui ho assistito è destinata a scomparire. Probabilmente in un futuro non troppo lontano sarà davvero il caso di ragionare seriamente sull'opportunità di mangiare carne di animali di cui non sapremo mai veramente la provenienza, ma episodi come quello a cui ho assistito personalmente mi fanno pensare che sia esistito un ciclo quasi naturale all'interno del quale le cose dovevano proprio andare così.
lunedì 21 novembre 2011
Governo vs parti sociali
E' cominciata l'era del governo Monti, volti nuovi, altro stile rispetto a ciò a cui eravamo abituati. Il popolo apprezza: al momento le percentuali sulla fiducia verso il nuovo esecutivo sono quelle definite normalmente "bulgare". Per adesso però non è ancora successo nulla, decisioni gravi non sono ancora state prese e gli italiani fanno poi presto a cambiare idea (a parte con Berlusconi). In settimana probabilmente avverrà il primo incontro fra governo e parti sociali per discutere di cose che ad alcuni (molti) spiaceranno. Ho trovato molto intelligente la scelta da parte del Presidente del consiglio di nominare un ministro del welfare donna; in questo modo durante le trattative si incontreranno le sensibilità di tre donne e ciò aiuterà senz'altro a trovare il modo giusto di uscire dalla crisi. Immagino che le cose potrebbero andare più o meno come nella foto sopra.
P.S. Essendo l'accostamento sessista e di assai basso livello umoristico mi aspetto nelle prossime ore di essere contattato dalle redazioni di "Libero" o de "Il giornale" per interessanti offerte di lavoro.
giovedì 17 novembre 2011
C’è posto per tutti?
Il fondo ONU per la popolazione ha stabilito che il mese scorso è nato il bambino numero 7 miliardi. Lungi da me l’idea di mettere in discussione questo fatto, non ho assolutamente idea di come abbiano fatto a calcolare che la nascita sia avvenuta proprio a ottobre, ma immagino che si tratti di gente che sa quello che dice e che basa le sue dichiarazioni su calcoli statistici appropriati. Del resto poco importa se quel bambino deve ancora nascere o più facilmente è nato a settembre (come Enea, nella foto, magari è lui), agosto o l’anno scorso. Resta il fatto che sette miliardi è un numero spaventosamente alto e di questo passo nel 2045 si arriverà a nove miliardi. Sono numeri che si fa fatica a immaginare, per me è già decisamente impressionante pensare che probabilmente la maggior parte delle persone che vivono oggi sono nate dopo di me. Eppure, nonostante queste cifre, lo spazio che occuperebbero tutte le persone del pianeta raggruppate non è poi così grande, oddio, neanche piccolo. Se sette miliardi di persone fossero radunate in un unico posto, lasciando loro più o meno mezzo metro quadrato di spazio per muoversi agevolmente, occuperebbero un’area di 3850 chilometri quadrati. Tutta la popolazione della terra, 7 miliardi di esseri umani, potrebbe stare tranquillamente nella provincia di Siena, 800 milioni, secondo la questura.
mercoledì 16 novembre 2011
L'anima del commercio
Io lo capisco che si avvicina il Natale, c'è la crisi, bisogna vendere a tutti i costi e i giocattoli sono fra i beni che vanno per la maggiore nel periodo. Capisco anche che non deve essere per nulla facile realizzare spot efficaci per la radio; insomma, niente immagini suggestive del prodotto o meglio ancora di qualcosa che non c'entra niente col prodotto ma è molto utile ad attirare l'attenzione dei consumatori/vittime. Io capisco tutte queste cose e anche molte altre, ma lo spot radiofonico che si sente spesso in questi giorni sulle radio pubbliche è qualcosa di delirante: una nota catena di distribuzione che non citerò annuncia trionfale che "di fronte al caro vita risponde in piedi e a testa alta...". Sante parole, dico io mentre cerco di visualizzare un immagine che dia significato a questo annuncio. E già vedo schiere di commessi schiena dritta di fronte al sol dell'avvenire che accolgono i clienti per salvarli dal tracollo economico mentre la voce prosegue, "...ad esempio con Cicciobello cammina e gattona a soli 29,90 euro". Scusate, ma ai creativi danno pure dei soldi per questo?
sabato 12 novembre 2011
Giusto una precisazione
Ieri ho partecipato a questa serata molto carina a cui sono stato indegnamente invitato come "blogger". Ho imparato un sacco di cose e ascoltato persone e storie interessanti. Quando sono stato presentato la mia gentilissima amica Giorgia mi ha introdotto leggendo questo vecchio post che le avevo girato io. E' un post a cui sono molto affezionato, ma è stato letto senza che si vedesse la foto. Non vorrei che chi era là avesse frainteso: vedo la gente morta, ma non sono un serial killer.
venerdì 11 novembre 2011
giovedì 10 novembre 2011
Se ne sono andati
mercoledì 9 novembre 2011
Triste solitario y final
Io non so se questa è veramente la fine di Berlusconi e del berlusconismo, l’uomo è dotato di infinite risorse e non c’è niente di più pericoloso di un animale feroce ferito. Lo spettacolo offerto in questi giorni ha raggiunto dei livelli di tristezza e squallore indescrivibile, una delle cose che ha me ha dato più fastidio però, di fronte allo spettacolo di topi che fuggono dalla nave che affonda e gente che si pugnala alle spalle è stato l’assoluto silenzio del premier o del governo rispetto ai disastri occorsi in Liguria. Quando era utile per la sua immagine o per farsi bello agli occhi del mondo il presdelcons è arrivato perfino ad organizzare un G8 in una città distrutta da un terremoto e successivamente abbandonata al suo destino, adesso è troppo occupato a elaborare strategie per la sua sopravvivenza chiuso nel bunker. Probabilmente questa fase della storia italiana è vicina alla fine anche se lascerà strascichi disastrosi, è durata 17 anni. Mio nipote ne ha quindici e nella sua vita Ha visto quasi sempre solo Berlusconi, anche quando non governava. 17 anni sono un sacco di tempo, volendo trarne una conclusione ci sarebbe la tentazione di andare a cercare qualcosa di positivo; si fa ancora anche con il fascismo, in fondo Quando c’era lui i treni arrivavano in orario. Anche quelli che gettavano monetine a Craxi oggi trovano che: “Sì,dai, in fondo a Sigonella si è messo di traverso agli americani”. Di tutti gli anni di governo di Papi ricorderemo qualcosa di buono? Ieri mattina i conduttori di Caterpillar AM lo chiedevano ai loro ascoltatori: ne sono usciti la legge sul fumo nei locali pubblici, lo stalking, la patente a punti, cose così, io non ci avevo neppure pensato. Tutte iniziative per lo più di singoli ministri comunque. Magari gli storici in futuro ci diranno che qualcosa di buono c’è stato, ora sembra un po’ pochino per uno che nel 1994 aveva promesso la rivoluzione liberale un milione di posti di lavoro e che in tre anni avrebbe sconfitto il cancro.
Bye bye mr. Berlusconi.
martedì 8 novembre 2011
Ai confini della realtà
-Sono io.
-Ehi, allora. L'ha capita?
-Scherzi? Non ci vuol sentire.
-Ma come è possibile? Ma che c'ha in testa?
-Guarda, ho provato a convincerlo in ogni modo, aveva lo sguardo vuoto, assente.
-Ma che gli hai...
-Come eravamo d'accordo. Gli ho detto che ormai lui rappreenta un problema. Ma niente...
-E quindi...
-Come si era detto, gli ho detto che potevo dimostrarglielo. Così ho annunciato le dimissioni...
-E così le borse...
-Hai visto che roba?
-E non è servito...
-No, a questo punto ha deciso di andare a sbattere.
-Secondo me molla prima.
-Sarà una fine spettacolare.
-Non poteva essere che così....e a noi ci toccherà trovarci qualcosa d'altro...
-Che ci vuoi fà...
lunedì 7 novembre 2011
11-11-2011
venerdì 4 novembre 2011
Io sono stato la star degli ultimi vertici internazionali
Che pena, un uomo che ha "significato" tanto per gli equilibri mondiali negli ultimi quindici anni, finire così: imbucarsi nelle foto con gente che non se lo fila neanche di striscio con un sorriso di circostanza per i fotografi che più tirato non si può, essere messo nella pausa pranzo del g 20 al tavolo fra i rappresentanti dell'unione africana e la presidente brasiliana, con tutto il rispetto per loro che magari saranno anche stati in imbarazzo ad averlo lì. Che figura, per uno che aveva promesso che in tre anni avrebbe sconfitto il cancro, come mi dispiace....Ehi! Ma cosa sto dicendo?!
martedì 25 ottobre 2011
Una risata ci seppellirà
Nessuno ci ha pensato, ma forse ridevano perchè stavano ripensando a quella divertentissima barzelletta della mela che lui aveva appena raccontato
domenica 23 ottobre 2011
Se ne sono andati
Night of Hunters
Quando esce il nuovo album della tua cantante preferita e tu te lo trovi inaspettatamente davanti sullo scaffale di una libreria è un momento emozionante e ti viene una gran voglia di ascoltarlo subito, così allora rinunci all’idea di scaricarlo dalla rete quando arrivi a casa e pensi che questa volta sarà una bella cosa prenderlo lì, da quello scaffale e così fai. E poi non c’è niente di meglio di un viaggio notturno in auto della stessa durata del disco per ascoltarlo, e mentre lo ascolti e pensi che è un disco complesso, che andrà riascoltato molte volte, e ti chiedi cosa ne diranno gli esperti che negli ultimi anni hanno volentieri stroncato la tua cantante preferita, ecco, è in quel momento lì che arriva: la canzone che ti ricorda perchè sei innamorato di quella voce.
mal che andassero le Azzorre
sabato 22 ottobre 2011
Dio, Patria, Famiglia
giovedì 20 ottobre 2011
Da grande farò il pompiere
Io proprio non ci posso credere, davvero, ma di cosa stiamo parlando? Di cosa si scandalizza la gente? Veramente nessuno crede a questo ragazzo quando dice che con quell’estintore voleva spegnere un incendio? E perchè aggrottare la fronte quando il padre del giovane dichiara accorato quanto sia bravo il suo ragazzo? Loro hanno semplicemente adottato un sistema che funziona e allora io ci credo, ci credo perchè vivo in Italia e qui da noi funziona così: L’evidenza si nega, sempre, e tutti sono felici e contenti. L’Italia è il paese dove un ministro degli esteri nega decisamente di aver frequentato un losco faccendiere latitante all’estero e quando gli mostrano un sacco di foto con lui e il suddetto losco figuro al massimo si schiarisce un po’ la gola e poi dice che, sì, vabbè, ma non si è mai trattato di incontri ufficiali e comunque nessuno allora sapeva chi fosse realmente il personaggio e chiudiamola qui. L’Italia è il paese dove la maggioranza del parlamento si è bevuta facendo occhiolino la favola della nipote di Mubarak. E poi, per chiudere con l’esempio più “alto”, l’Italia è il paese dove, a fronte di immagini di ragazzotte seminude che si avviano nelle residenze del premier e pacchi di telefonate da divieto ai minori, il suddetto premier continua a raccontare di serate conviviali all’insegna dell’eleganza. Considerato tutto questo, io ci credo. Secondo me er Pelliccia voleva davvero spegnere un incendio con quell’estintore ed è anche un bravo ragazzo.
"Una vera e profonda amicizia"
domenica 16 ottobre 2011
Ai confini della realtà
B- So’ io.
A- Ah ciao, allora?
B- Allora niente, nun se fa niente.
A- Come niente, ma sono giorni che preparano casini, abbiamo, ma, senti…
B- No, guarda, lo so, ma vogliono lasciar fare…
A- Vogliono il casino? Vogliono una cosa come Genova, a Roma?
B- No, no, niente Genova, al contrario. Forze attestate attorno ai palazzi e discreta presenza altrove.
A- Ma come al contrario, sarà un disastro, c’è gente incazzata.
B- Appunto, quindi niente infiltrati, fanno tutto da soli.
A- Ma come è…
B- Senti. io sono d’accordo con te, ma dopo la fiducia al governo vogliono dare un altro bel colpo all’opposizione.
A- Bè, vabbè, ma un po’ me dispiace, ce sò nato a piazza S. Giovanni.
B- Sì, mi, dispiace, sono stati chiari. Lasciate fare. Dillo ai tuoi.
A- D’accordo
B- Magari qualcuno pigliatelo, mi raccomando. Nessuno spari!
A- Qualche manganellata?
B- Bè sì, proprio niente niente no.
A- D’accordo, ciao
B-Ciao
-
mercoledì 12 ottobre 2011
Happy birthday
Ricordo come fosse ieri quando da ragazzino mi portarono a vedere la messa in scena del musical portata in tournee da una troupe di Broadway. Era una tappa eccezionale e fuori programma. Gli attori cantanti non indossavano neppure i costumi di scena, ma fu magnifico. Me lo ricordo perfettamente, anche perchè quella stessa sera l'Inter le prese sonoramente dal Real Madrid in una di quelle maledette semifinali degli anni ottanta, quando ci buttavano sempre fuori.
L’entropia dell’universo
Come dice il mio amico Trivigante Scrivere sui muri è arte sopraffina e dovrebbero farlo solamente coloro che sanno ciò che scrivono. L’ignoto estensore del testo è forse vittima delle lacune del sistema scolastico italiano, ma in questo caso ha dimostrato una certa profondità d’animo e una vaga reminiscenza del sommo bardo inglese. Inoltre ha riportato equilibrio all’universo restituendo un apostrofo che era stato tolto.
martedì 11 ottobre 2011
Adesso ci sta prendendo per il culo
Roma, 08/10/2011. “La insensibilità di Chi pensasse con aprioristici veti di impedire soluzioni utili, reali, definitive ed attese a dimostrare
esclusivamente la insopportabile distanza e la tracotante diffidenza che, purtroppo, insistono tra detentori del potere e rappresentanti dello Stato esclusivamente formale e cittadini comuni facenti parte unicamente dello Stato reale, è a terribilmente dimostrare quanto si pensi di poter calpestare utilità sicure, vantaggi pratici ed attese popolari indilazionabili, coniugando la sussistenza di farraginose, non più tollerabili ed insuperate, sterili pendenze, peraltro costose ed assolutamente carenti di vantaggiosi riscontri, con soluzioni di
immediatezza ed ovvia utilità. Così l’On. Scilipoti, leader del Movimento di responsabilità Nazionale, commentando le ultime dichiarazioni del Ministro dell’Economia e delle Finanze On. Tremonti in tema di condono fiscale. “Con ciò è a significarsi quanto l’essere pateticamente teoretici congiunga e faccia attanagliare il bieco conservatorismo di facciata, privo di efficacia e latitante di praticità, concretezza e sensibilità alle contrastanti esigenze sia di taglio economico e finanziario statuali, – conclude il
deputato MRN – come anche alle attese più sentite di milioni di cittadini indebitati e lacerati nella propria individualità personale e familiare”.
Questo comunicato delirante si riferisce alle dichiarazioni di Tremonti sul condono fiscale ed è preso direttamente dal sito del molto poco onorevole Domenico Scilipoti, non so se sia farina del suo sacco o il prodotto di qualche collaboratore con molto senso dell’umorismo. Magari l’ha scritto a quattro mani con il suo nuovo amico Gaetano Saja, ma non credo perchè non contiene riferimenti a comunisti, omosessuali o potenze straniere giudo-plutocratiche. Se qualcuno capisce quello che c’è scritto sarei lieto me lo spiegasse. Il prezioso documento, esempio di chiarezza e coerenza politica è per me ancora una volta occasione per ricordare che se questo individuo oggi sta dove sta le spiegazioni ce le dovrebbe dare Antonio Di Pietro.
lunedì 10 ottobre 2011
E tu chi cazzo sei!
Enea è venuto al mondo più o meno una decina di giorni fa, è bello, sano e fa molto bene tutte quelle cose che ci si aspettano da lui come dormire, mangiare e cagare; di questo ci complimentiamo con la sua mamma e il suo papà. Oltre al nome importante, da eroe leggendario, altri segni fanno del suo arrivo un evento importante, come per esempio il caldo anomalo di settembre, il crollo delle borse, un paio di sconfitte dell'inter e l'avvicinamento del pianeta Nibiru; ma più che altro il fatto che, nascendo a Parma, abbia aspettato le dimissioni del disastroso sindaco prima di abbandonare il grembo di mammà e poi anche il particolare che condivida il compleanno con il premier non è da sottovalutare per chi vede in lui l’avvento dell’antipremier; per questa cosa naturalmente ci auguriamo non ci sia da aspettare la maggiore età ma che la sua sola presenza basti per generare benefici effetti. In ogni caso il futuro è suo, gli si fa incontro un mondo che forse noi neppure immaginiamo e che possiamo solo augurargli propizio; per il momento però, in attesa di impossessarsene, si limita ad osservare perplesso e un po’ corrucciato (con qualche ragione) quello in cui si è trovato.
giovedì 6 ottobre 2011
Se ne sono andati
"Stay hungry, stay foolish."
L'uomo che probabilmente più di ogni altro negli ultimi trent'anni ha determinato il futuro di ognuno di noi, uomini tecnologici. (chi più chi meno)
mercoledì 5 ottobre 2011
Ma si guardino in casa loro
Non ho seguito mai la vicenda dell’omicidio di Perugia, se non a grandi linee, è roba buona per gli istinti pruriginosi di Vespa o per le squallide trasmissioni create apposta per speculare e fare pornografia sulla cronaca nera. Però in questi due giorni è stato davvero impossibile, voglio dire, quando hai un presidente del consiglio, no, dico, uno che ci rappresenta nel mondo che dice “Amanda sono io”. Comunque, per quel poco che ho capito della vicenda ci sono due ragazzi proclamati innocenti che si sono fatti quattro anni in carcere e uno che c’è ancora per concorso in un omicidio avvenuto in una casa dove pare ci fossero solo lui la vittima e i due innocenti. Allora concorso con chi? Più che un malfunzionamento della giustizia, alla quale in questo caso si può forse imputare solo di avere tempi lunghi, qui mi pare che le cazzate le abbiano fatte gli investigatori che forse si sentivano così tranquilli nella raccolta di prove che non hanno calcolato che un nugolo di avvocati e periti mediamente capaci li avrebbe messi in croce. Innocenti o colpevoli che siano i due ragazzi sono liberi, buon per loro. La cosa che mi ha dato più noia in tutta questa vicenda però è l’atteggiamento da giustizia turca in stile “fuga di mezzanotte” che la stampa americana ha tenuto sul caso, sollevando lo sdegno della loro opinione pubblica. Ma che si guardino in casa, cribbio! Quello è un paese dove due settimane fa hanno giustiziato uno dopo che quasi tutti i testimoni che lo accusavano avevano ritrattato, è un paese dove in questi giorni David Letterman quando cita il numero (enorme) di persone mandate dal boia dal governatore del Texas e candidato presidente Rick Perry aggiunge che pare che qualcuno fosse anche colpevole. E questi qui vengono a dare lezioni a noi? Per non parlare di Guantanamo. Ad ogni modo, per finire, la battuta migliore è ancora di Letterman che ieri sera commentando il rilascio della Knox (fra gli applausi del pubblico) ha scherzato dicendo che la prima telefonata che Amanda aveva ricevuto era quella con le congratulazioni di O.J. Simpson e poi c’era quella di Silvio Berlusconi che voleva sapere come era vestita…. Giusto per quella storia del prestigio internazionale.
mercoledì 28 settembre 2011
cattive compagnie
Mi sento di dover fare qualcosa, di dover intervenire per evitare peggiori conseguenze. Quest'uomo, così elegante e sobrio nel portare questa divisa che non saprei bene, ma mi pare di aver già visto qualcosa di simile in passato. Quest'uomo, dicevo, è Gaetano Saya, leader di un movimento di moderato amore patriottico, in passato fondatore di uno delle mie associazioni di volontariato preferite per la sicurezza che sfortunantamente per qualche motivo che non mi è chiaro non è mai divenuta operativa. Quest'uomo domani potrebbe fare uno degli errori più grossi della sua vita (specie se ci va con quel vestito lì), incontrando in conferenza stampa uno dei più pericolosi estremisti del panorama politico italiano, una subdola volpe, una faina dell'emiciclo, un fine e opportunista analista politico: il diabolico Domenico Scilipoti.
Ecco. Io l'ho messo in guardia.
martedì 27 settembre 2011
I grandi misteri dell’umanità
In una lista di film che mi porterei su un’isola deserta ci metterei senza dubbio anche “Lost in translation”; certo non dovrebbe essere una lista di cinque o dieci film, diciamo che cinquanta potrebbe essere un numero accettabile. In fondo su una chiavetta USB uno oggidì si può portare dovunque un’intera cineteca. Il film di Sofia Coppola è uno di quelli da cui ogni volta non posso fare a meno di essere rapito: il senso di estraniazione trasmesso da un mondo così affascinante e incredibilmente lontano da noi come il Giappone è reso fantasticamente da ogni espressione di Bill Murray e poi c’è l’incontro delicato e romantico di due solitudini alla deriva. Insomma, è uno di quei film che mette in moto meccanismi profondi nella percezione di chi lo guarda. E sarà per questo che c’è questa cosa che ogni volta mi fa impazzire. Mi rendo conto che è perfetto che sia così, ma tutte le volte che vedo la scena finale in cui Bill Murray raggiunge Scarlett Johansson l’abbraccia, le sussurra alcune parole e poi si baciano e si lasciano con una luce nuova e diversa sul volto non sopporto di non aver potuto sentire quello che lui le dice. Cioè, immagino che non sia una cosa insipida come: “ti chiamo quando arrivo”, oppure, “fatti viva appena torni”. Deve essere senz’altro la trasmissione di un concetto inesprimibile a parole e questo è molto zen, lo capisco e mi piace, ma che noia. In ogni caso la Coppola ha sempre dichiarato di non aver mai dato indicazioni agli attori: quello che si sono detti lo sanno solo loro. Magari lui le ha solo soffiato in un orecchio.
sabato 24 settembre 2011
Magari è un buon momento per rileggersi questo
“Non trovo altro nome con cui chiamarlo. Una cosa pericolosamente simile a un essere umano, una cosa che dà feste, organizza orge e comanda in un paese chiamato Italia. Questa cosa, questa malattia, questo virus minaccia di essere la causa della morte morale del paese di Verdi se un profondo rigurgito non dovesse strapparlo dalla coscienza degli italiani prima che il veleno finisca per corrodergli le vene distruggendo il cuore di una delle più ricche culture europee. I valori fondanti dell’umana convivenza vengono calpestati ogni giorno dalle viscide zampe della cosa Berlusconi che, tra i suoi vari talenti, possiede anche la funambolica abilità di abusare delle parole, stravolgendone l’intenzione e il significato, come nel caso del Polo della Libertà, nome del partito attraverso cui ha raggiunto il potere. L’ho chiamato delinquente e di questo non mi pento. Per ragioni di carattere semantico e sociale che altri potranno spiegare meglio di me, il termine delinquente in Italia possiede una carica più negativa che in qualsiasi altra lingua parlata in Europa. È stato per rendere in modo chiaro ed efficace quello che penso della cosa Berlusconi che ho utilizzato il termine nell’accezione che la lingua di Dante gli ha attribuito nel corso del tempo, nonostante mi sembri molto improbabile che Dante l’abbia mai utilizzato. Delinquenza, nel mio portoghese, significa, in accordo con i dizionari e la pratica quotidiana della comunicazione, “atto di commettere delitti, disobbedire alle leggi o a dettami morali”. La definizione calza senza fare una piega alla cosa Belusconi, a tal punto che sembra essere più la sua seconda pelle che qualcosa che si indossa per l’occasione. È da tanti anni che la cosa Belusconi commette crimini di variabile ma sempre dimostrata gravità. Al di là di questo, non solo ha disobbedito alle leggi ma, peggio ancora, se ne è costruite altre su misura per salvaguardare i suoi interessi pubblici e privati, di politico, imprenditore e accompagnatore di minorenni, per quanto riguarda i dettami morali invece, non vale neanche la pena parlarne, tutti sanno in Italia e nel mondo che la cosa Belusconi è oramai da molto tempo caduto nella più assoluta abiezione. Questo è il primo ministro italiano, questa è la cosa che il popolo italiano ha eletto due volte affinché gli potesse servire da modello, questo è il cammino verso la rovina a cui stanno trascinando i valori di libertà e dignità di cui erano pregne la musica di Verdi e le gesta di Garibaldi, coloro che fecero dell’Italia del secolo XIX, durante la lotta per l’unità, una guida spirituale per l’Europa e gli europei. È questo che la cosa Berlusconi vuole buttare nel sacco dell’ immondizia della Storia. Gli italiani glielo permetteranno?”.
J. Saramago, “L’ultimo quaderno”, feltrinelli, 2010. Già pubblicato sul quotidiano spagnolo El Pais nel 2009