sabato 31 gennaio 2009

Si salvi chi può



Ieri sera ho visto qualche minuto la trasmissione “Malpensa Italia” su rai 2, solo qualche minuto Perché certe cose vanno assunte con moderazione. Il programma in generale non lo commento, non l'avevo visto prima e cercherò di guardarlo poco anche prossimamente, ho solo avuto l'impressione che si trattasse di una filiale di telepadania sulla tv di stato. Quanto meno la rai ha avuto il pudore di collocarlo in una fascia di orario tarda. Nello spezzone che ho guardato ho avuto modo di individuare, a parte il conduttore (già direttore della padania): il ministro degli interni, il direttore di un giornale (Il giorno) e un paio di sindaci, l'argomento mi è parso di capire che fosse la sicurezza nelle città. Uno dei due sindaci è quello che dalla primavera scorsa governa o dovrebbe governare la mia città. In un minuto ha detto delle cose scandalose; forse passa troppo tempo a Roma a scaldare la sua poltrona di parlamentare e la sua inconsistente giunta, a partire dal vicesindaco, non lo informa adeguatamente o forse è solo in malafede. A proposito, qualcuno mi dovrebbe dire se ha notato dei cambiamenti da quando è cambiato il governo della città, anzi qualcuno mi dovrebbe dire se ha notato qualsiasi cosa. Io per la verità una cosa devo dire che è cambiata: adesso la ZTL è diventata un vero casino con le luci di ingresso dei varchi che cambiano dal rosso al verde come quelle di un albero di Natale. Comunque, in quel minuto che l'ho ascoltato, l'on. Paroli ha detto che uno dei quartieri storici più centrali della città è off limits per i bresciani. OFF LIMITS? Non è vero, caro sindaco, la sua campagna elettorale è finita, non c'è più bisogno di spaventare la gente. Il quartiere di cui si parla è effettivamente quello con la più alta densità abitativa di stranieri, chieda il perché a tutti quei proprietari di appartamenti che ci hanno allegramente speculato per anni. Dire che è off limits significa solo dipingere tutti quelli che ci abitano come delinquenti e questo non è vero. Io abito in centro e non mi sento proprio preoccupato a girare per quelle strade, non mi sembrano proprio il bronx. Tutto ciò che non si conosce rischia sempre di diventare pauroso se chi ne ha il potere lo dipinge come tale. Questo è un gioco sporco.

venerdì 30 gennaio 2009

Giudeo mavamaldo

La scena si svolge a New York, di questi tempi; un rabbino ed un prete cattolico, Solomon, originario della Polonia, e Henry, si incontrano casualmente dopo qualche tempo che non si vedono e si ragguagliano sulle novità. Entrambi in particolare seguono ed hanno a cuore due giovani coetanei che stanno diventando adulti: per il prete si tratta del nipote mentre per il rabbino il più giovane dei figli. La conversazione si svolge più o meno così: -Caro Solomon, allora che ne è del tuo Daniel, diventerà un grande rabbino come te? Seguirà le tue orme?- E il rabbino un po' sconsolato: -No, no, vedi caro Henry, il ragazzo ce l'ha un talento bestiale per l'informatica, e allora cosa vuoi, farà l'informatico, con l'aiuto del Signore. Ma comunqve è un custode del precetto, tutti i sabati è il primo in sinagoga, insomma è bravo.- -Ma che carriera lo aspetta?- -Bè, vedi, ora lui va al college ma qvelo ce l'ha un cervello come un vagone, il college per lui tre mesi maximo, Perché lui già discute qvestioni teoriche con professori.- -E poi?- Chiede incuriosito il prete. -Lo manderemo al MIT o a Princeton come Einstein.- -Sì, ma come prosegue la sua carriera?- Insiste. -Bè- risponde il rabbino, -prenderà un dottorato in informatica e poi sicuramente diventerà un grande professore.- -Bello, avremo un dottore in informatica, un ottimo docente, proprio una bella carriera.- -Ma aspetta, non finisce qvi- prosegue con malcelato orgoglio il rabbino, -Siccome ragazzo ce l'ha qvesto cervello come grattacielo, noi ci abbiamo confidenza che potrà diventare consigliere della casa bianca.- -Fantastico!- Dice il prete sinceramente impressionato, -Mi sembra la conclusione di una carriera straordinaria, fra l'altro direi che hanno anche bisogno ora di buoni consiglieri.--Aspetta momento- prosegue un po' piccato il rabbino, -noi ci abbiamo anche speranza che un giorno lui potrà prendere premio Nobel. Ma tu invece, cosa mi racconti di tuo giovane nipote che tanto ami?- A questo punto tocca al prete inorgoglirsi, -Ah, Francesco, dovresti vederlo, ora è in seminario, tutto suo zio: solo fede e spirito.- -Bello, bello, ma dimmi cosa sarà di lui poi?- -Ecco, prenderà i voti e diventerà sacerdote....- -Bello, così avremo un sacerdote.- -No scusa- prosegue il sacerdote, - dopo lui senz'altro avrà la sua parrocchia e sarà pastore di anime.- -Pastore di anime? Bello. Scalda il cuore sentire che ce l'avremo pastore di anime.- -Aspetta, non finisce qui- il prete a questo punto diventa incontenibile, -Siccome lui è già un esempio per tutti in seminario, speriamo che un giorno possa diventare vescovo.- -Davvero?- il rabbino comincia ad essere colpito, -Franceschino vescovo?- -Certo e aspetta, siccome il ragazzo è anche molto colto, parla sei o sette lingue, noi pensiamo che un giorno potrebbe diventare....Cardinale.- -Franceschino? Cardinale? A Roma magari con qvelo vestito color porpora?- Il rabbino ora è veramente molto molto impressionato. -Certo, è possibile.- Insiste il prete. -Ma a qvesto punto sua carriera finisce no? Il prete lo guarda, poi guarda verso il cielo e con voce ispirata dice: - Ma ci pensi, se fosse lui l'uomo su cui il Signore ha posato gli occhi, potrebbe anche diventare....PAPA!- Il rabbino a questo punto è annichilito: -Ma chi, Franceschino? Qvesto Franceschino che coreva fra mie gambe? Papa? Capo di più grande fede religiosa di mondo? Non posso credere qvesto- -Sì, è possibile.- Aggiunge trionfante il prete. Il rabbino sta per salutare e andarsene, ma in un sussulto di petulanza chiede: -Però Henry, ammetti, qvi carriera è finita.- Il prete lo guarda incredulo e con tono un po' infastidito gli chiede: - Bè, cosa vuoi che diventi, Dio?- -Amico mio, non ti scaldare, che c'è di strano? Uno dei nostri ragazzi ce l'ha fatta.-(Questa la racconta Moni Ovadia nel suo spettacolo Oylem Goylem)

Il lato oscuro


Un paio di giorni fa ero in macchina e come faccio spesso scorrevo distrattamente le stazioni radio alla ricerca di qualcosa di interessante da ascoltare. Ad un certo punto mi sono puntato su radio Maria, qualche volta lo faccio, qualche volta ascolto anche radio padania (p minuscola voluta), penso che sia importante e a volte anche divertente ascoltare opinioni molto diverse dalle proprie; dunque, stava parlando il direttore, padre Livio qualche cosa e mentre lo ascoltavo (basito) ho fatto alcune considerazioni: permettetemi di condividerle. Il sacerdote in questione stava conversando con un un altra persona e il succo del discorso in sintesi era che noi, tutti, viviamo in un mondo dominato dal demonio; vero che c'è stato Cristo che ci ha aperto la porta verso la salvezza indicandoci la via e la verità, ma in sostanza siamo senza speranza, condannati ad una vita di miseria, disperazione e sofferenza dal momento che Adamo ed Eva sono stati cacciati dal Paradiso (con buona pace degli evoluzionisti, ormai ci sono anche antropologi che escludono che noi siamo eredi genetici degli “scimmioni”). Unica possibilità di salvezza, mettersi sotto l'ombrello della santa chiesa cattolica romana pregare e sperare. In quel momento per un attimo mi è parso di vedere Galileo, Giordano Bruno, Darwin e altri scomparire sotto la frusta di un demonio sghignazzante. Bella prospettiva di vita ci dipinge la religione che va per la maggiore, perché non dovrei voler essere buddista?. Quello che parlava era uno che un'altra volta avevo sentito dire con orgoglio che lo stesso sommo pontefice (questo corrente) lo aveva spronato a continuare nella sua difficile missione, lodandolo per l'ottimo lavoro svolto. Insomma, è spalleggiato direttamente dal pezzo più grosso, lo stesso che adesso nicchia mentre stanno rialzando la testa le frange più estremiste dell'ortodossia cattolica: un prete cattolico (anzi 2, per adesso e uno si chiama addirittura Abramovitz) che dice nel 2008: “Le camere a gas non esistevano o tuttalpiù servivano a disinfettare”, è paragonabile a quelli che in tempi più bui dicevano: “uccideteli tutti, Dio riconosce i suoi”. Che differenza c'è fra questi qui e chi sogna la scomparsa di Israele? Sono schifato; sono stato battezzato, comunicato, cresimato, rispetto il lavoro e la vocazione di un sacco di preti che senz'altro non condividono le dichiarazioni di certi loro colleghi e l'atteggiamento di chi li condanna, sì, ma non troppo. Se potessi restituire battesimo, comunione e cresima, grazie, mi potreste indicare dove?

Senza parole.


Semplicemente geniale.

Passato per il camino


Questa foto fu scattata mercoledì 23 agosto 1944 alle 11 del mattino da un ricognitore inglese. Mostra una limpida vista del campo di Auschwitz come molte altre erano state scattate fino ad allora, con un particolare in più: in alto a sinistra si scorge chiaramente un'alta colonna di fumo.Dalle ricostruzioni basate su documenti e testimonianze (i nazisti erano molto meticolosi) sappiamo che quel giorno ad Auschwitz erano in funzione cinque installazioni di morte: quattro grandi crematori, ognuno dotato di diverse camere a gas annesse e anche una camera a gas precedentemente dismessa a cui erano collegate delle fosse comuni di cremazione a cielo aperto. In una giornata mediamente venivano uccise 4000 persone, i forni in uso non erano in grado di “smaltire” tutti i corpi, così vennero scavate ulteriori fosse di cremazione. Il fumo visibile nella foto proviene appunto da queste fosse. In quei giorni era in corso l'eliminazione degli ebrei ungheresi (400000 persone) e di quelli provenienti dall'ultimo ghetto che ancora esisteva in Polonia, a Lodz. Il fumo della foto probabilmente è prodotto dai corpi di quest'ultimi. La ricostruzione (sempre molto particolareggiata alla faccia dei negazionisti) dice che il 21 agosto era arrivato al campo un convoglio da Lodz (40 vagoni) e che solo 131 uomini erano stati selezionati per il lavoro. Lo stesso capitò il giorno seguente, ma passarono solo 64 uomini e 2 donne. La foto passò allora innosservata, ancora nessuno infatti si rendeva conto pienamente di quello che capitava in Europa orientale. Certo col senno di poi potremmo dire che avrebbero potuto guardare meglio, il campo era sorvolato già da mesi, inoltre, proprio in quei giorni alcuni appartenenti ai “sonderkommando” (le squadre destinate all'eliminazione dei deportati) erano miracolosamente riusciti a far uscire dal campo tre fotografie scattate durante le operazioni; due sconvolgenti in particolare mostrano una distesa di corpi fumanti accatastati. In un altro punto della foto è visibile, fra le baracche, una fila di persone incolonnate, forse donne ungheresi, molti erano ancora in vita laggiù. Il campo continuò a produrre morte fino al novembre di quell'anno.

I see dead people


Tempo addietro ho passato con questa "ragazza" un paio di giorni (non chiedetemi perchè penso che sia una ragazza: forma del cranio, bacino, blah blah blah , penso che lo sia e basta), è stata un'esperienza interessante, abbiamo anche conversato. Oddio, conversazione abbastanza a senso unico in realtà, ma ugualmente interessante; naturalmente l'argomento aveva a che fare con la sua attuale condizione e quel suo particolare sguardo che ripeteva continuamente: "Io sono ciò che tu sarai".La Morte è un tema sul quale la società contemporanea ha steso un velo allontanandola dalla vista e facendole perdere quindi il senso di quello che è: una cosa normale, ineluttabile, ineludibile, qualcosa su cui converrebbe ragionare un pò di più forse, non foss'altro che per esorcizzarla. Gassmann verso la fine della sua vita ne parlava sempre: la odiava, ne era atterrito, ma parlarne per lui aveva una funzione apotropaica, la allontanava. Quindi parliamone, quello che mi interessa non è solo l'aspetto trascendentale ma il destino del corpo, carne e sangue. La "ragazza" qui fu inumata nella nuda terra, senza nessuna cassa e per questo motivo il suo scheletro era bellissimo, perfettamente composto, tenuto insieme dalla terra che teneva compattato il corpo, corpo che aveva seguito il suo destino: era semplicemente tornato a ciò a cui apparteniamo, ciò da cui veniamo, la terra, fertilizzandola, arricchendola, proseguendo il ciclo naturale di ciò che muore e poi rinasce in forma diversa. Tutto questo a noi oggi non è più consentito, le leggi prevedono che noi si finisca sigillati dentro casse perfettamente stagne dove la sorte del corpo è quella di marcire senza alcuna utilità. Non sono d'accordo, personalmente intendo sfruttare l'alternativa che ci si offre. Quando capiterà (conto non troppo presto) bruciatemi, crematemi e che quel pugnetto di cenere che rimarrà sia sparso nella terra o nel mare. Quel poco che sarà rimasto di me tornerà dove è giusto che stia e in più avrò evitato che in futuro qualcuno con cazzuola bisturi e pennellino (o peggio con una ruspa) venga a ravanare nelle mie ossa...

Il presidente archeologo


(ANSA) - ABBASANTA (ORISTANO), 17 GEN - Silvio Berlusconi sveste i panni di presidente del Consiglio per indossare scherzosamente quelli di archeologo. Durante una visita al Nuraghe Losa (in provincia di Oristano), il Cavaliere ha detto ''Avevo gia' visitato un nuraghe e, a mio parere, erano edifici fatti per custodire prodotti, soprattutto prodotti importanti, per evitare furti''. A questo, ha proseguito, servivano le differenti camere tuttora visibili. ''Non mi sembrano individuabili funzioni diverse''

Search and destroy


Ecco alcuni pericolosi terroristi di Hamas...Gli Israeliani vanno dicendo che stanno colpendo solo obiettivi militari, ma naturalmente non aggiungono che, visto che le postazioni dei mortai o di lancio dei missili sono mobili, ogni centimetro quadrato della striscia è un potenziale obiettivo....la seguente agenzia dell'AGI chiarisce il risultato di questa condotta:
(AGI) - Gaza, 7 gen. - Quasi un terzo dei 689 morti causati dall'offensiva israeliana sulla Striscia di Gaza dono bambini.Lo hanno riferito fonti mediche. Il numero di morti civili e' salito drammaticamente da sabato scorso, giorno in cui e' iniziato l'attacco di terra dell'esercito dello Stato ebraico.Dall'inizio dell'operazione, il 27 dicembre scorso, sono rimasti uccisi 220 bambini. Le organizzazioni umanitarie temono che il numero subisca una nuova impennata se la battaglia si estendera' alle zone piu' densamente popolate di Gaza, dove i giovanissmi costituiscono il 56% della popolazione. nella Strisci Gaza non ci sono spazi sicuri e la chiusura dei confini non consente ai cittadini di fuggire dalle zone del conflitto.
P.S. a fronte di quattro israeliani morti per i missili?....Ma non c'è un altro modo?
Col senno di poi sembra proprio di no, nel frattempo gli israeliani hanno dimostrato che la loro preoccupazione più grossa era quella di presentarsi col vestito buono all'insediamento di BHO. (Leggi Obama)

Lei non sa chi sono io!


I viaggetti del Ministro della programmazione Economica Quando era Ministro dell' interno l'Alitalia istituì un volo direttoAlbenga-Roma Fiumicino, che - ovviamente - fu immediatamente cancellato,alle dimissioni di Scajola dal Viminale; il volo ha registrato un quantitativo max di passeggeri pari a 18(diciotto!) con un passeggero fisso: il ministro Scajola Claudio. Col governo Berlusconi-3 il volo è stato immediatamente ripristinato( grazie a un finanziamento - straordinario - di un milione di euro )all'aeroporto di Albenga (che è minuscolo e sta a ben 50 km da quello diGenova! ). Ora l'aereo è un Atr 47 e tre giorni a settimana sta fermo sulla pista; i passeggeri sono otto nella migliore delle ipotesi e il passeggero fissoè - sempre - Scajola Claudio. L'ATR 47 costa all'Alitalia (all'incirca) 100.000 (centomila) euro asettimana . Così il fatto che a Scajola non piaccia andare in macchina daAlbenga a Genova , per quest'anno, costa agli italiani (dato che tutti idebiti dell' azienda Alitalia sono stati accollati alla popolazione) lanotevole cifra di EUR 6.200.000 (sei milioni e duecentomila euro). E questo qui è il Ministro della Programmazione Economica !!!

Into the wild


Ieri Alex Bellini è arrivato a destinazione(www.alexbellini.it) : dopo quasi 300 giorni ha attraversato il Pacifico dal Perù all'Australia remando da solo su una specie di guscio. Non posso fare a meno di associare questa piena immersione nella “natura selvaggia” con quella di Chris McCandless, avendo da poco visto il film e letto il libro che ne raccontano la breve vita. Non avevo ancora deciso se il ragazzo era una specie di tragico eroe che aveva capito cose che ai più sono sconosciute o un incosciente incapace di valutare il rischio che correva e assolutamente impreparato ad affrontare un”ritorno nel grembo della natura”. Alla fine penso fosse un po' entrambe le cose; Alex Bellini ha dimostrato (ma altri come lui) che un solitario confronto con la natura è possibile se ben preparato ma soprattutto se non si perde di vista che l'uomo non è del tutto un animale solitario e che un contatto anche minimo e a distanza, con qualcuno che ti supporti è indispensabile per superare un sacco di difficoltà e non perdere la ragione. Ben arrivato Alex.
P.S. Anche in questo caso è passato un po' di tempo da quando ho scritto quanto sopra: ho trovato scandaloso il modo in cui molta stampa, o televisione ha trattato l'impresa di Alex, come se non aver fatto le ultime 60 miglia a fronte di 9 mesi (9!) di barca a remi annullasse in qualche modo il senso o il valore dell'impresa. Ad ogni modo lui ,molto saggiamente, ha tagliato la testa al toro dicendo che si è trattato del più bel fallimento della sua vita. Bravo! io so che ci vedrei bene un bel po' di gente che parla a sproposito a remare in mezzo all'oceano.

Vola vola l'ape Maia

Pare che Einstein abbia detto che se dovessero sparire le api all'umanità resterebbero solo quattro anni...Forse è una previsione eccessivamente catastrofica, ma nel frattempo le api stanno sparendo, avvelenate da prodotti chimici che dovrebbero eliminare parassiti che invece pare non ne risentano. La legge sta cercando di metterci un tappo ma le multinazionali scalpitano e il prezzo dei prodotti agricoli non lo possono fare i produttori. Così cose semplici, come la rotazione delle colture che permetterebbe alla terra di riposare, non sono praticabili. La terra viene dopata, drogata per produrre sempre di più e questo innesca meccanismi che porteranno un bel pò di problemi in un futuro mica troppo lontano. Stasera è finita questa stagione di Report e così notizie interessanti come queste e altre sentite stasera per un pò la televisione non ce le darà. Peccato!Ad ogni modo, meglio farsi un orto... (p.s. Naturalmente non è più stasera, Report è finito da un po', per tutto il resto il ragionamento rimane valido)

Nip&Tuc


Talmente assurdo da essere fantastico. Il culto del corpo (il proprio) elevato all'enesima potenza. Il mondo è diventato così piccolo da non andare oltre la punta del naso (o le tette, o il culo). Arrivati a questo punto c'è da attendere solo la fine della civiltà. Come l'esplosione di una supernova. Uno dei prodotti televisivi che meglio dipingono la decadenza del mondo occidentale...

Rccolta differenziata


E' carino Wall e. Un'idea piuttosto preoccupante del mondo come potremmo lasciarlo (vedi Napoli) e ancora più preoccupante dell'evoluzione della razza umana. Certo i dialoghi sono per la maggior parte sul genere:" EEEVEEEE", "WALLEEEE"; opppure "WALLEEEE", "EVEEEEE", ma il film si lascia vedere con piacere e si inserisce nel filone del rapporto uomo macchina e intelligenza artificiale con citazione colte finamai a 2001. Ma la cosa più bellina è la sigla finale, con quel viaggio nella storia dell'arte che percorre la riconquista della terra e del corpo

Il trionfo della volontà


Vorrei tornare un momento sulla "abbronzatura" di Obama e spezzare una lancia in favore del nostro presidente. Io non credo che alla base della battuta ci sia del razzismo, in qualsiasi forma. Credo si tratti di enorme superficialità. Il nostro non ha visto l'eccezionalità epocale della cosa perchè ancora una volta si è fermato all'esteriorità: Bello, giovane, abbronzato. L'aspetto estetico, l'immagine. Tutto ciò insomma che è necessario anche per governare un paese e il resto sono particolari. Ma bisogna stare attenti: qualcun altro in passato ha curato molto l'immagine...
Avendo scritto questa cosa un pò di tempo fa ora potrei aggiungere un ragionamento simile per la battuta sui militari e le belle donne italiane, ragionamento un po' sempliciotto, come chi lo ha fatto, come quelli a cui era destinato