lunedì 6 luglio 2009

Contrordine camerati


Parlando di una delle mie associazioni preferite (www.guardianazionaleitaliana.org), di cui da tempo seguo rapito le evoluzioni di stile nell'abbigliamento, il vicesindaco di Milano De Corato aveva definito a giugno, dopo la presentazione pubblica dell'associazione, «aberrante» l' iniziativa. «Queste ronde di partito - diceva De Corato - sono una cosa molto diversa dalle associazioni sane che operano per la sicurezza». L'associazione “sana” a cui si riferiva il vice della Moratti si chiama “Blue Berets”, è presente in molti paesi e se ne è parlato parecchio una decina di giorni fa quando alcuni volontari in divisa regolamentare blu ed in compagnia dello stesso De Corato avevano iniziato un servizio di pattugliamento disarmato nei vagoni della metropolitana, naturalmente per garantire sicurezza agli insicuri e spaventati utenti del mezzo. Per il servizio, vinto con regolare gara d'appalto e con la benedizione della prefettura, l'associazione si mette in saccoccia 220mila (!) euro presi dal bilancio ATM. Oggi si è scoperto che Vincenzo Scavo, presidente dei Blue Berets, è il tesserato numero 090203 del partito Destra nazionale Msi, la stessa formazione politica che organizza le "ronde nere" di cui sopra. Con un certo imbarazzo e motivando con altri argomenti il comune di Milano ha sospeso le attività dei blue berets «in attesa di sapere se rispetti o meno le condizioni di legge». Io non so come la pensiate, quello che so è che pensare alle strade della mia città percorse da squadracce in divisa, libere di interpretare a loro piacimento le recenti disposizioni in materia di sicurezza, mi inquieta un pochino. Roba così non si vedeva neppure in Sud America qualche anno fa: poliziotti brutti e cattivi magari sì, militari per le strade pure; ma roba così girava solo in Europa ai tempi dei tizi nella foto.

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