
Le regole che determinano l'ammissione delle liste elettorali e dei candidati alle elezioni non le hanno inventate ieri, sono le stesse da un bel po'. Ogni anno (perchè in questo paese si vota quasi ogni anno e quindi non è che ci si possa dimenticare come si fa tanto facilmente) succede che per qualche magagna qualcuno venga escluso, di solito capita a liste o candidati sconosciuti, improbabili o comunque inesperti. Non mi risulta che simili incidenti siano mai occorsi alle grandi formazioni politiche. E così invece ora succede che la principale forza di governo del paese veda saltare la sua candidata presidente nella regione della capitale perchè uno era uscito a mangiarsi un panino. Candidata che ricordo essere stata per anni segretario del principale sindacato di destra vicino all'ex partito del presidente della camera. Curiosamente pochi giorni dopo questi fatti, per banali questioni di irregolarità delle firme necessarie per la presentazione delle liste rischia di saltare l'eterno governatore della Lombardia, misteriosamente eleggibile per la terza volta pur in presenza di una legge che glielo impedirebbe e da sempre fedelissimo del presdelcons con addirittura qualche segreta (più o meno) vocazione a succedergli. Comunque, abituati come siamo a vedere penosamente gente che si scanna a sinistra, per una volta godiamoci lo spettacolo.
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