lunedì 22 marzo 2010
Imbarazzo in questura
Vorrei sempre cercare di evitare di occuparmi o di commentare faccende che riguardino la nostra triste politica interna, ferma da quindici anni, visto che il premier ha ritenuto opportuno ritirare fuori il suo famoso discorso della "discesa in campo" solo sabato scorso. Però ci sono un paio di cose che mi danno proprio noia, come la questione dei numeri in piazza per esempio. Lo so che sono futili discorsi e che comunque la cosa non si risolve mai. Però un paio di grosse manifestazioni a Roma le ho fatte e la questura ci ha sempre messo un nanosecondo per dire che la gente era intorno a un decimo di quella dichiarata dagli organizzatori. Questa volta ci hanno messo due ore o più, l'imbarazzo era palpabile e quegli insensibili del governo hanno avuto pure il coraggio di dire che la questura non è attendibile. Lo è solo quando a manifestare sono quegli altri.
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