Vere o non vere che siano le voci sulle possibili candidature di veline, letterine e patatine varie alle prossime europee la questione non cambia. Che il premier abbia avuto sempre un occhio di riguardo per il gentil sesso sapendo premiare le qualità delle più meritevoli è un fatto, controllare la lista dei ministri per verificare. La cosa preoccupante è che da noi le elezioni per Strasburgo non interessano a nessuno, un po' come la coppa Italia per le società di calcio. Tanto in Europa i nostri parlamentari ci vanno pochissimo (tutta gente che lavora, mica possono perdere tempo a fare i politici), senza pensare che l'80% della politica di un paese oggi è decisa da regole varate dal parlamento europeo. La verità l'ha detta stasera Alemanno a Ballarò (magari non se ne è reso conto): da noi le europee sono elezioni politiche, hanno valore, aggiungo io, solo per stabilire gli equilibri di potere interni alla politichina nazionale. Il premier si candida solo perchè sa che il suo nome "tira" e dopo di lui a tirare c'è solo il "pelo". Altro che metterci la faccia, è solo marketing. Vincerà, ma sarà una grandissima fregatura per tutti e noi conteremo sempre meno in Europa.
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