lunedì 7 maggio 2012

Se la protesta è di moda

Ci sono alcune cose in certe manifestazioni che mi fanno proprio incazzare e alcune volte la cosa mi dispiace molto perchè sul merito potrei anche essere d'accordo con il motivo per cui si manifesta mentre invece ho l'impressione che spesso si facciano cortei o si arrivi in luoghi dove si apriranno cantieri così, perchè in quel momento "va di moda" fare così. Io non ho nulla da eccepire sulla protesta no TAV in Val di Susa per esempio; penso che se la popolazione del luogo la ferrovia lì non ce la vuole e ha dei fondati motivi per non volercela ha il sacrosanto diritto di manifestare in ogni modo la propria contrarietà, caso mai a  volte si può discutere il metodo della protesta o le infiltrazioni di elementi esterni che non si sa mai bene neppure da che parte vengano e chi abbia veramente interesse a metterli lì. Però manifestare contro è un diritto. Quello che non mi va giù nello specifico sono manifestazioni come quella organizzata oggi contro l'inaugurazione di un cantiere di campo base della TAV nella tratta da Brescia a Milano. Io non so quante persone c'erano o in che modo si sia sostanziata la manifestazione, quello che mi da fastidio è che chi protesta si sia mosso oggi contestando contro la devastazione di un territorio da parte dei cantieri TAV quando questi cantieri non sono praticamente ancora cominciati e nel frattempo questo territorio è già stato martoriato da due anni dai cantieri ben più grandi di un'autostrada a cui la TAV correrà di fianco. Io ci ho lavorato per due anni su quei cantieri e a parte comitati spontanei di cittadini del territorio o contadini armati di doppietta e falcetto che si mettevano di traverso alle ruspe non ho mai visto delle gran proteste. Dov'erano tutti?

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