mercoledì 1 giugno 2011

Ci risiamo

Partigiani_sfilano_per_le_strade_di_milano

Periodicamente qualcuno ci riprova: fa tutto parte di quell’opera di revisionismo che serve a dare una bella ripulita alla lavagna della storia per far piazza pulita di quello che è stato e ricominciare a scriverci sopra con tanta fuffa nuova nuova e mettere tutti sullo stesso piano, buoni e cattivi, vincitori e vinti. D’accordo, i morti sono morti e tutti quei ragazzi giovani e idealisti caduti nel tentativo di far vincere la loro parte vanno quantomeno compresi. Ma alla fine della storia una parte ha vinto, ed era quella buona. La parte cattiva, quella che ha perso, non era “cattiva” perchè lo dice qualcuno che oggi non siede sui banchi di quelli che comandano, quella parte era cattiva perchè ha scelto di seguire le idee portate avanti da alcuni degli uomini più condannati dalla storia per le loro azioni. La nostra Repubblica e la nostra costituzione (finchè durano così) nascono dagli eventi che videro vincere gli uomini che stavano dalla parte giusta contro quelli che difendevano l’ideale che aveva condotto alla rovina della guerra l’Italia dopo vent’anni di dittatura. Per cui non ce n’è. Non se ne parla proprio. In nessun modo, mai, le associazioni di combattenti che radunano gli ex republichini potranno mai essere considerate alla pari di quelle che rappresentano chi combattè per la libertà di tutti.

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