giovedì 18 febbraio 2010

Se ne sono andati


Abdulhakim Ismailov è stato un uomo fortunato. Nato in Dagestan nel 1916 fu arruolato nell'esercito sovietico fin dal 1939 e attraversò sopravvivendo tutta la guerra passando anche per Stalingrado. Fu ferito due volte e arrivò infine a Berlino dove il 2 maggio del 1945, due giorni dopo la caduta della città, fu fotografato da Yevgeny Khaldei mentre issava la bandiera rossa (che in realtà era una tovaglia rossa con stella falce e martello di cartone) sul Reichstag. Abdulhakim dopo la guerra tornò nel suo paese dove visse tranquillamente il resto della sua vita. La foto è diventata un simbolo che ha attraversato i decenni fino a noi, come molti scatti costruiti un po' artificiosamente è stata oggetto di polemiche e speculazioni compresa la vera identità del soldato ritratto con la bandiera che ottenne il suo primo vero riconoscimento solo nel 1996.

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