mercoledì 23 dicembre 2009
Dilemmi natalizi
Ci risiamo, come tutti gli anni il Natale è arrivato e non c'è niente da fare: per quanto tutte le volte ci si impegni a risolvere la pratica "doni natalizi" in anticipo, magari già a novembre, il Natale è sempre più veloce e ce lo troviamo fra capo e collo in mezzo secondo, assolutamente impreparati. Fra adulti non c'è neppure la possibilità di servirsi dell'intermediazione di Babbo Natale che è un bel sistema per risolvere il problema dell' assimetria informativa (definizione da economisti per spiegare la mancanza di dialogo, in questo caso tra grandi e piccini) e così ogni volta al ripresentarsi della ricorrenza la scelta dei regali rappresenta uno dei più grossi dilemmi dell'umanità. Il dono è di regola un grande indicatore di compatibilità fra le persone, spesso da più soddisfazione a chi lo fa che a chi lo riceve e ha la funzione di segnalare i gusti di una persona ad un'altra creando qualche volta anche situazioni piuttosto imbarazzanti, pensateci, è successo a tutti. Poi c'è il problema dello scambio di cortesie: "Oddio, mi farà un regalo, devo farglielo anche io" e cose di questo genere. Insomma il Natale non più è questa bella festa che dovrebbe essere, si è trasformato in un terribile momento di esercizio di obblighi sociali. Per conto mio intendo liberarmene, eserciterò la mia naturale avarizia diventando adepto della scroogenomics, disciplina che si fonda sulla semplice idea che i regali di Natale sono una grande dissipazione di ricchezza tenuto conto che ogni anno la maggior parte dei doni ricevuti dalla gente vengono successivamente archiviati, reciclati o utilizzati una sola volta nella vita; meglio piuttosto donare buone azioni o quel genere di cose che hanno una qualche utilità sociale, insomma, vedete voi.
Buon Natale.
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