venerdì 30 gennaio 2009

Into the wild


Ieri Alex Bellini è arrivato a destinazione(www.alexbellini.it) : dopo quasi 300 giorni ha attraversato il Pacifico dal Perù all'Australia remando da solo su una specie di guscio. Non posso fare a meno di associare questa piena immersione nella “natura selvaggia” con quella di Chris McCandless, avendo da poco visto il film e letto il libro che ne raccontano la breve vita. Non avevo ancora deciso se il ragazzo era una specie di tragico eroe che aveva capito cose che ai più sono sconosciute o un incosciente incapace di valutare il rischio che correva e assolutamente impreparato ad affrontare un”ritorno nel grembo della natura”. Alla fine penso fosse un po' entrambe le cose; Alex Bellini ha dimostrato (ma altri come lui) che un solitario confronto con la natura è possibile se ben preparato ma soprattutto se non si perde di vista che l'uomo non è del tutto un animale solitario e che un contatto anche minimo e a distanza, con qualcuno che ti supporti è indispensabile per superare un sacco di difficoltà e non perdere la ragione. Ben arrivato Alex.
P.S. Anche in questo caso è passato un po' di tempo da quando ho scritto quanto sopra: ho trovato scandaloso il modo in cui molta stampa, o televisione ha trattato l'impresa di Alex, come se non aver fatto le ultime 60 miglia a fronte di 9 mesi (9!) di barca a remi annullasse in qualche modo il senso o il valore dell'impresa. Ad ogni modo lui ,molto saggiamente, ha tagliato la testa al toro dicendo che si è trattato del più bel fallimento della sua vita. Bravo! io so che ci vedrei bene un bel po' di gente che parla a sproposito a remare in mezzo all'oceano.

1 commento:

  1. sono con alex e sanfello! se non sbaglio si collegava con radio2, una sera tornando a casa l'ho sentito e molto ammirato! il film tragicamente poetico..

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