
A volte penso che in fondo Lombroso un po' ci aveva preso.
Degli innumerevoli luoghi comuni cinematografici ce n’è uno in particolare che trovo più improbabile e fastidioso di altri, ma solo perchè la cosa mi tocca direttamente. Si tratta delle scene nelle quali i personaggi devono scavare grosse buche, normalmente senza sudare troppo e con attrezzi ridicoli, per trovare antichi forzieri, riesumare morti o cose così. Lo so perfettamente che i tempi del linguaggio cinematografico non sono sempre coincidenti con quelli della realtà, ho una laurea in storia del cinema. Però conosco anche il tempo e la fatica che ci vogliono per scavare una buca anche piccola, perciò tutte le volte mi scappa un commentino di disappunto. Ma questa, come dicevo, è una questione personale e nel cinema esistono molti altri luoghi comuni anche più assurdi o divertenti, come quello spassoso e ben rappresentato nel poster qui sopra, commissionato dalla HBO in occasione del New York International Latino Film Festival (NYILFF) insieme a molti altri che trovate qui.
Il fondo ONU per la popolazione ha stabilito che il mese scorso è nato il bambino numero 7 miliardi. Lungi da me l’idea di mettere in discussione questo fatto, non ho assolutamente idea di come abbiano fatto a calcolare che la nascita sia avvenuta proprio a ottobre, ma immagino che si tratti di gente che sa quello che dice e che basa le sue dichiarazioni su calcoli statistici appropriati. Del resto poco importa se quel bambino deve ancora nascere o più facilmente è nato a settembre (come Enea, nella foto, magari è lui), agosto o l’anno scorso. Resta il fatto che sette miliardi è un numero spaventosamente alto e di questo passo nel 2045 si arriverà a nove miliardi. Sono numeri che si fa fatica a immaginare, per me è già decisamente impressionante pensare che probabilmente la maggior parte delle persone che vivono oggi sono nate dopo di me. Eppure, nonostante queste cifre, lo spazio che occuperebbero tutte le persone del pianeta raggruppate non è poi così grande, oddio, neanche piccolo. Se sette miliardi di persone fossero radunate in un unico posto, lasciando loro più o meno mezzo metro quadrato di spazio per muoversi agevolmente, occuperebbero un’area di 3850 chilometri quadrati. Tutta la popolazione della terra, 7 miliardi di esseri umani, potrebbe stare tranquillamente nella provincia di Siena, 800 milioni, secondo la questura.
Io non so se questa è veramente la fine di Berlusconi e del berlusconismo, l’uomo è dotato di infinite risorse e non c’è niente di più pericoloso di un animale feroce ferito. Lo spettacolo offerto in questi giorni ha raggiunto dei livelli di tristezza e squallore indescrivibile, una delle cose che ha me ha dato più fastidio però, di fronte allo spettacolo di topi che fuggono dalla nave che affonda e gente che si pugnala alle spalle è stato l’assoluto silenzio del premier o del governo rispetto ai disastri occorsi in Liguria. Quando era utile per la sua immagine o per farsi bello agli occhi del mondo il presdelcons è arrivato perfino ad organizzare un G8 in una città distrutta da un terremoto e successivamente abbandonata al suo destino, adesso è troppo occupato a elaborare strategie per la sua sopravvivenza chiuso nel bunker. Probabilmente questa fase della storia italiana è vicina alla fine anche se lascerà strascichi disastrosi, è durata 17 anni. Mio nipote ne ha quindici e nella sua vita Ha visto quasi sempre solo Berlusconi, anche quando non governava. 17 anni sono un sacco di tempo, volendo trarne una conclusione ci sarebbe la tentazione di andare a cercare qualcosa di positivo; si fa ancora anche con il fascismo, in fondo Quando c’era lui i treni arrivavano in orario. Anche quelli che gettavano monetine a Craxi oggi trovano che: “Sì,dai, in fondo a Sigonella si è messo di traverso agli americani”. Di tutti gli anni di governo di Papi ricorderemo qualcosa di buono? Ieri mattina i conduttori di Caterpillar AM lo chiedevano ai loro ascoltatori: ne sono usciti la legge sul fumo nei locali pubblici, lo stalking, la patente a punti, cose così, io non ci avevo neppure pensato. Tutte iniziative per lo più di singoli ministri comunque. Magari gli storici in futuro ci diranno che qualcosa di buono c’è stato, ora sembra un po’ pochino per uno che nel 1994 aveva promesso la rivoluzione liberale un milione di posti di lavoro e che in tre anni avrebbe sconfitto il cancro.
Bye bye mr. Berlusconi.