martedì 13 luglio 2010
Le grandi menti non dormono mai
L'incessante lotta per la sicurezza dei cittadini ha compiuto un altro grande e fondamentale passo verso la sconfitta della "micro"criminalità. E di micro si può a buona ragione parlare in questo caso. Sono già disponibili, gratuitamente, sui mezzi pubblici della mia democratica città dei praticissimi guanti monouso biodegradabili che permetteranno al viaggiatore di poter mettere le mani sugli appositi sostegni senza tema di contrarre germi, batteri e quant'altro. Brescia ancora una volta all'avanguardia, al momento la sperimentazione è in corso su una sola linea cittadina, la 3. A chi dovesse farvi notare che è una delle linee maggiormente frequentate da stranieri potete dire che è un caso. Qualcuno, sconsideratamente, potrebbe anche pensare che questa iniziativa abbia un vago sapore di razzismo. Ebbene, non è così, anzi, il comune e l'azienda dei trasporti municipali hanno a cuore la salute dei preziosi cittadini immigrati, tanto utili alla nostra economia. Proprio per questo sono allo studio nuove iniziative, fra le quali l'introduzione di speciali tappi per il naso per evitare malesseri dovuti ai miasmi di cipolla, fritto e sgradevoli spezie varie e anche speciali cuffie per preservare le orecchie dai fastidiosi suoni di strane e sgradevoli musiche.
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La cosa è a dir poco tragica.
RispondiEliminaMa c'è un aspetto ancor più tragico, secondo me, cito: "L'idea del "guanto da viaggio" è venuta ad alcuni docenti dell'Istituto di design "Machina" e dell'Accademia di Belle Arti di Santa Giulia ed è stata realizzata con il contributo degli studenti, che ne hanno curato la grafica". Ossia, alcuni docenti, evidentemente profondamente consci della propria funzione, hanno stimolato degli studenti a lavorare sul guanto per non toccare le cose che gli immigrati toccano.
Nessuno tra quei docenti, dunque, ha colto il significato e la portata del progetto e, peggio, non si è chiesto se, in virtù del proprio ruolo, fosse quella la cosa giusta da fare. E stiamo parlando di insegnamenti a livello para-universitario.
Questa cosa mi fa schifo e mi dà, tristemente, molto da pensare.
Per preservare i cervelli di questa banda, accademica trasportistica e amministrativa, che per tasso d'imbecillità si fatica persino a credere che esista davvero (dubbio peraltro quotidiano, nell'Italia attuale) basterebbe invece un ditale.
RispondiEliminaDella Barbie.