lunedì 2 febbraio 2009

Non passa lo straniero!


Nel passato anno scolastico, per un paio di mesi, ho sostenuto una supplenza in un istituto superiore della provincia. Nella classe, una seconda, dove seguivo un alunno per un sostegno, c'erano tre ragazzini stranieri, uno in particolare, albanese, era decisamente uno degli elementi migliori di una classe che in generale era abbastanza disastrata. Questo ragazzo appartiene a quella categoria di stranieri immigrati che definiamo, “di seconda generazione”: nati in Italia, cresciuti qui, scolarizzati e molto spesso perfettamente integrati nel contesto sociale a cui appartengono. In qualche caso i loro genitori vivono e lavorano in Italia da Più di vent'anni. In poche parole sono praticamente italiani, eppure, nel nostro paese continuano ad essere considerati qualche cosa di diverso. A me piacciono le società multi etniche, vado matto per i bambini che parlano la mia lingua, magari con un accento locale molto marcato e che spesso fanno da supporto linguistico ai loro genitori. Mi piacciono anche le coppie miste, insomma, la biologia e la genetica ci insegnano che dalla mescolanza genetica nasce un arricchimento delle specie (magari a radio maria e radio padania non saranno d'accordo). I vantaggi non sono solo culturali, è tutta la razza umana a beneficiarne.
Tempo fa vidi un documentario su Alma Ata, capitale del Kazakistan, una città che in passato e per secoli è stata crocevia per i traffici fra Europa, Africa e Asia. Di lì ci sono passati uomini e donne di tutti i colori e tutti si sono incrociati; risultato, pare che Alma Ata sia una delle città al mondo dove ci sono i tipi umani più belli, un motivo ci sarà.
Ieri sera è cominciata la nuova trasmissione di Riccardo Iacona, spero l'abbiano vista in tanti. Ancora una volta un ottimo esempio di giornalismo d'inchiesta: telecamere dove i fatti succedono e non poltroncine in un salotto. Peccato solo per i dialoghi doppiati da attori che fanno tutto un po' fiction, personalmente avrei preferito i sottotitoli, ma va bene lo stesso pur che cose così si facciano. Gli intolleranti e gli xenofobi di casa nostra si mettano il cuore in pace, la natura dell'uomo è quella di muoversi, migrare, lo ha fatto fin dalle sue origini e ai ragazzini in cerca di emozioni forti suggerirei di darsi fuoco loro, magari gettandosi da un cavalcavia, quello sì che sarebbe uno spettacolo.

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