mercoledì 4 febbraio 2009

La donna che non poteva morire


I sostenitori della vita a tutti i costi dicono, parlando di Eluana Englaro, che non esiste alcuna prova materiale che lei abbia mai espresso la volontà di essere lasciata morire se si fosse trovata nelle condizioni in cui è ora. Inoltre citando amici e testimoni vari ne parlano come di una ragazza solare, felice e piena di vita, cosa che, vista l'età, era senz'altro. Io penso che questa gente dimostra di non aver nessun tipo di rispetto e comprensione per il dolore e la volontà dei genitori ed in più non pensa che, proprio per il fatto che Eluana era tanto viva e consapevole, il suo stato attuale nulla ha a che fare con quello che lei era e quello che avrebbe voluto essere, ma mi rendo conto che si tratta di un argomento difficile. È solo che il Vespa di porta a porta ieri sera mi ha fatto rimpiangere i modellini di Cogne ed ho trovato tutto quanto molto fastidioso. Ad ogni modo, visto che si tratta di esprimere chiaramente la propria volontà io approfitto di questa piazza che più pubblica non potrebbe essere per dichiarare quanto segue: Io sottoscritto Marco Sanfelici, nato a Brescia il 21/7/1969 dichiaro, nel pieno delle mie facoltà mentali, perfettamente consapevole ed informato di tutte le conseguenze che se mai (scusate ora mi tocco a scopo apotropaico) mi dovessi trovare in condizione di stato vegetativo permanente, autorizzo chi di dovere a mettere in atto tutte le procedure per lasciarmi andare a vedere cosa c'è dall'altra parte.

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